La casa girasole, un’abitazione a impronta positiva

Una casa che segue il sole, come fa il caratteristico fiore delle campagne italiane: ecco il progetto per un'architettura viva e naturale.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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“La forma segue la natura”: questa frase dal sapore orientale ha guidato l’ispirazione dell’architetto Koichi Takada, artefice del progetto futuristico della Sunflower House, la Casa Girasole.

Un’abitazione su tre piani con altrettanti appartamenti, pensata appositamente per la regione italiana dell’Umbria, patria dei campi di girasole, della natura e dei paesaggi indimenticabili su commissione della Bloomberg Green che ha chiesto ai più prestigiosi studi di architettura internazionali di immaginare per l’Europa le case del domani, esteticamente belle, energeticamente indipendenti e a impatto positivo sulla natura, nell’ottica di annientare quell’impronta ecologica di cui è primariamente responsabile l’uomo.

Le architetture cinetiche

Ormai da qualche anno nel mondo dell’architettura ecosostenibile sta prendendo piede una nuova disciplina, che studia come realizzare abitazioni cinetiche, in grado cioè di muoversi grazie ad appositi meccanismi.

L’obiettivo è quello di creare un vero e proprio “organismo”, prendendo ispirazione dalla natura, che riesca a spostarsi per creare le condizioni più favorevoli di vivibilità al suo interno, rispettando i ritmi e i cicli dell’ambiente.

Abbandonare le vecchie strutture, responsabili di oltre il 30% delle emissioni di gas serra nell’atmosfera, ripensare le modalità di vivere la propria casa, costruire nuovi edifici nel rispetto della natura sono tutte prerogative dell’Europa e del mondo intero in vista della decarbonizzazione entro il 2050.

Leggi anche: Giornata mondiale dell’ambiente: salviamolo con il fotovoltaico

Copiare la natura, inventarne una nuova

Casa girasole

Come si deduce dal nome del progetto, la Casa Girasole imita il fiore giallo dalla caratteristica attitudine di seguire l’arco del sole nel cielo, per beneficiare il più possibile dei suoi raggi.

Così, lo studio Takada ha elaborato un tetto coperto da pannelli fotovoltaici capace di azionarsi, grazie ad appositi sensori, e ruotare in funzione dell’irraggiamento, esponendosi sempre alla migliore radiazione possibile. Massimizzando l’esposizione della superficie solare durante il giorno, secondo i calcoli del progetto, farebbe ottenere fino al 40% in più di produzione di energia elettrica, con la possibilità di incamerare l’eccedenza in appositi impianti di accumulo o cedendola alla rete nazionale dei servizi.

Casa Girasole, un concentrato di tecnologie antiche e nuove

Anche i piani della Casa Girasole possono ruotare su se stessi, per garantire ai suoi abitanti il miglior confort di temperatura e arieggiamento in ogni momento.

Gli sprechi legati all’accensione di impianti di riscaldamento o di raffrescamento sono ridotti al minimo perché la casa sarà naturalmente condizionata da un ingegnoso sistema di tubature di ascendenza romana. Mentre l’aria calda all’interno della casa tende a salire attraverso i comignoli, quella fredda proveniente dal sottosuolo rinfresca gli ambienti, in un circolo virtuoso senza bisogno di dispendi energetici.

Acqua dal tetto e terra libera

Il tetto della Casa Girasole è progettato anche per raccogliere l’acqua piovana, da usare per gli scarichi delle abitazioni e per l’irrigazione dei giardini e degli orti. L’inclinazione della copertura, poi, fa ombra agli ambienti sottostanti, migliorandone la ventilazione.

Vetri e finestre dispongono di un meccanismo di rotazione anch’essi che garantisce la schermatura dalle radiazioni ultraviolette.

Infine, per non occupare il prezioso terreno agricolo dell’Umbria, Takada ha pensato di ridurre al minimo le dimensioni del pilastro di fondazione della sua Casa Girasole e sviluppare l’edificio in altezza, verso il sole, esattamente come un fiore dallo stelo sottile ma dalla grande corolla.

La creazione di un ambiente positivo

Secondo Takada non basta rendere un edificio simile alla natura, ma è necessario creare un vero e proprio ambiente “a impatto positivo”, producendo un cambiamento nel modo e nel mondo in cui viviamo.

Nella sua immaginazione, le Case Girasole sono dei catalizzatori di una svolta naturale che permetterà all’uomo di uscire dall’era industriale e di riappropriarsi delle risorse di cui ha intimamente bisogno.

Un precedente portoghese

Sebbene la Casa Girasole, nella sua poetica architettura viva, costituisca un unicum nel suo genere, già nel 2018 un team di progettisti portoghesi aveva proposto le Casas em Movimiento, strutture in grado a loro volta di ruotare su se stesse per assicurare alla copertura fotovoltaica l’esposizione migliore al sole tutto il giorno e in ogni periodo dell’anno.

In termini di produzione, queste abitazioni sarebbero in grado di generare 25mila kWh all’anno, abbastanza per mettere in moto il meccanismo rotante dell’ormai non più immobile, raffreddare gli ambienti e supplire al fabbisogno energetico dei suoi abitanti.

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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