Armi termobariche: perché non sono vietate dai trattati internazionali

Le armi termobarico, usate anche dai russi, sono armi dal potenziale distruttivo enorme. Perché fino ad ora non sono state oggetto di una legislazione?

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La Russia, dopo essere stata accusata di usare armi termobariche nella guerra in Ucraina ne ha ammesso l’uso. A dichiarare l’uso dei tos-1 in Ucraina è stato il Ministero della Difesa russo.

Si tratta di ordigni molto più distruttivi rispetto alle bombe convenzionali. Considerate inefficaci contro obiettivi corazzati sono in grado di colpire distruggendo terreni, infrastrutture, truppe e civili.

Pur trattandosi di armi pericolose, formalmente non sono ancora vietate da trattati internazionali, anche se un loro uso indiscriminato può portare a crimini contro l’umanità.

Armi termobariche: che cosa sono e come funzionano

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La prima a segnalare l’uso di armi termobariche da parte dei russi è stata l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova, da come riferisce Reuters, agenzia di stampa britannica. La conferma è avvenuta sia da parte dei giornalisti della Cnn, i quali hanno riferito di aver avvistato lanciarazzi termobarici, che da video del giornale The Drive, che si occupa dell’analisi di veicoli civili e militari. Anche il sindaco di Akhtyrka, una cittadina ucraina al confine con la Russia, aveva dichiarato che bombe termobariche erano state lanciate sulla città.

Le armi termobariche sono delle bombe a vuoto. Il nome deriva dal greco e sta a significare le due caratteristiche principali: calore e pressione. Si tratta di armi che risucchiando l’ossigeno circostante portando alla loro deflagrazione. Il loro funzionamento avviene in due momenti distinti tramite due cariche esplosive separate:

  • la prima carica sprigiona nell’aria una nube di combustibile, sotto forma di goccioline e composta da carbonio e particelle di metallo
  • la seconda carica accende la nube di combustibile, creando una palla di fuoco dall’enorme onda d’urto, per via dell’ossigeno circostante risucchiato. Questo è il motivo per cui vengono chiamate vacuum bomb o bombe sottovuoto

Le alte temperature provocate dall’onda d’urto sono capaci di vaporizzare i corpi umani che si trovano nelle vicinanze.

La Russia le aveva già utilizzate nella guerra in Cecenia nel 1999.

Armi termobariche: perché non sono vietate?

Le armi termobariche non sono state oggetto di una legislazione. Si tratta ancora di armi che non vengono vietate, e ciò è stato spesso al centro di dibattito, e lo è ancor di più adesso in cui pare che i russi le stiano utilizzando nella guerra in Ucraina.

Sono armi da un potenziale distruttivo enorme, che se usate in modo sbagliato possono radere al suolo interi quartieri, fino a raggiungere grotte o bunker segreti. La Russia, per l’uso che ne sta facendo, potrebbe essere accusata di crimini contro l’umanità.

Leggi anche: Cresce l’elenco delle multinazionali che lasciano la Russia

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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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