Michele Zarrillo e Stadio ad Arena Suzuki: chi vince tra Una rosa blu e Grande figlio di pu***na?

Michele Zarrillo e gli Stadio tornano stasera ad Arena Suzuki: "Una rosa blu" o "Grande figlio di pu***na"?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Arena Suzuki, oggi l’ultimo appuntamento con Amadeus. Stasera varcheranno il palco anche Michele Zarrillo con il suo brano del 1982, “Una rosa blu”, e gli Stadio, con il singolo “Grande figlio di puttana”, del medesimo anno, facente parte della colonna sonora del film Borotalco.

Ma ci saranno anche altri grandissimi artisti che hanno dominato la scena musicale degli anni ’60, ’70, ’80, ’90 e 2000. Dopo il successo delle prime due puntate, andate in onda il 23 e 27 settembre, si torna a ballare all’Arena di Verona con tanti ospiti e grandi successi del passato.

Michele Zarrillo e gli Stadio ad Arena Suzuki, quali sono gli altri artisti che si esibiranno?

Ecco gli artisti che saranno presenti questa sera nell’ultima puntata di Arena Suzuki:

  • Eiffel 65 con “Blue (Da Ba Dee)”
  • Kool & The Gang con “Get down on it” e “Ladies Night”
  • Cecilia Gayle con “El Pam Pam”
  • Mal con “Furia”
  • Ivana Spagna con “Call me”
  • Howard Jones con “What Is Love”
  • Valeria Rossi con “Tre parole”
  • The Show con “Mamma mia”
  • Madcon con “Beggin’”
  • George McCrae con “Rock Your Baby”
  • Pino D’Angiò con “Ma quale idea”
  • Natalie Imbruglia con “Torn e “Shiver”.

Ci saranno anche Michele Zarrillo e gli Stadio. “Una rosa blu” o “Grande figlio di puttana”?

Michele Zarrillo ad Arena Suzuki con “Una rosa blu”: “Non mi accorgo che vuol dire ti amo”

“Una rosa blu” è un brano scritto da Paolo Amerigo Cassella con la musica di Michele Zarrillo e Totò Savio, venne presentata al Festival di Sanremo del 1982, ma era stata scartata durante le prime fasi. Ha ottenuto un enorme successo solo dopo la nuova versione composta alcuni anni dopo, nel 1997.

Ma di cosa parla la canzone? “Una rosa blu” è ricca di simbolismi, a partire proprio dal titolo. La rosa blu è un fiore che in natura non si esiste, e proprio per questo si intuisce subito che Michele Zarrillo ci parla di un amore che nella realtà non si è concretizzato. Ci racconta di un desiderio che lo fa impazzire, un amore platonico, o un amore inarrivabile e non corrisposto.

Michele Zarrillo canta di una donna tenace, coraggiosa, raffinata, “Dolce e un po’ perversa come un po’ diversa è la tua fantasia”. Preso dall’impeto, non si accorge nemmeno di dire “ti amo”. Pensa a cosa sarebbe successo se quella relazione fosse cominciata.

E nonostante tutto, quel pensiero arrovellante continua a farlo pensare, rimuginare, disperare. L’amore è come un tatuaggio che non va più via: “Se fossi mia ti legherei ma un laccio al cuore non ci sei, Al mare o dove c’eri tu mi punge la tua rosa blu”.

Stadio ad Arena Suzuki con “Grande figlio di puttana”: “Guarda come suona la chitarra”

Grande figlio di puttana” è uno dei brani d’esordio degli Stadio, firmato dal frontman Gaetano Curreri e dal mitico Lucio Dalla. Non a caso, sebbene fosse un brano molto azzardato per debuttare come gruppo, la canzone è dedicata a Ricky Portera, storico collaboratore e chitarrista sia di Dalla sia degli Stadio.

Nel brano si sente fortissima l’impronta di Lucio, e anche se conosciamo il referente diretto cui è dedicata, “Grande figlio di puttana” parla in modo ironico di un amico, di un grande amico, che farebbe di tutto a quelli a cui vuole bene.

Anche se ha un carattere un po’ difficile, che “Non ti fa capire mai, Se tira fuori il suo coltello, O ti chiede come stai”. Un amico che ha successo in amore, un latin lover, ma che alla fine spezza il cuore a tutte le ragazze. Ed è ricercato anche dalla polizia.

E il finale è un tutto un programma: “La gente tutto ti perdona (Perché dicono), ‘Guarda come suona la chitarra’, Quel grande figlio di puttana”.

Michele Zarrillo e Stadio ad Arena Suzuki: “Una rosa blu” o “Grande figlio di puttana”?

“Una rosa blu” o “Grande figlio di puttana”, chi vince? Una ballad intensa e romantica, che parla di un amore impossibile e rasenta i limiti dell’irreale, o un brano pop ironico sull’amicizia, che parla di un amico dal carattere difficile e scostante, ma ti aiuterebbe in qualsiasi momento di difficoltà? Michele Zarrillo, gli Stadio e tutti gli altri artisti si stanno esibendo stasera ad Arena Suzuki.

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