Colesterolo cattivo, approvato primo farmaco biologico che lo dimezza. Ecco come agisce

Un nuovo farmaco biologico contro il colesterolo potrebbe fare davvero la differenza rispetto agli altri presenti sul mercato. Vediamo perché.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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L’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha approvato il primo farmaco biologico contro il colesterolo. Si chiama Inclisiran, (il cui nome commerciale è Leqvio) è rimborsabile e si inietta due volte l’anno.

Il nuovo farmaco sarebbe in grado di svolgere un lavoro di pulizia nel sangue, dimezzando i livelli di colesterolo cattivo, causa delle principali malattie cardiovascolari.

La notizia è stata data in occasione della conferenza stampa organizzata a Roma da Novartis Italia.

Farmaco biologico contro il colesterolo: perché è innovativo

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I medici vedono questo nuovo farmaco per il colesterolo come un importante passo avanti perché andrebbe ad agire sulla causa del problema, aumentando “gli spazzini” che si occupano della pulizia del sangue.

Valentino Confalone, amministratore delegato di Novartis Italia, riguardo all’innovativo meccanismo di azione di Inclisiran, ha detto:

Il farmaco è basato sui siRNA che sono in grado di agire a monte, interferendo cioè con la produzione di proteine che causano le malattie.

Oggi questa tecnologia è applicata all’ipercolesterolemia, ma prevediamo in futuro di impiegarla anche nel trattamento di altre malattie.

Colesterolo, le novità: azione e posologia

L’entusiasmo dei medici dipende da due importanti caratteristiche che questo farmaco ha rispetto agli altri presenti sul mercato: il meccanismo d’azione e la posologia. Riguardo al primo Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della Società Italiana di Cardiologia, ha dichiarato:

Questa molecola è capostipite di una nuova classe di farmaci altamente innovativi che mirano direttamente alla radice della malattia aterosclerotica piuttosto che ai suoi sintomi, grazie a un meccanismo d’azione che permette di ridurre i livelli di colesterolo Ldl o cattivo non solo in maniera efficace, ma anche sostenuta nel tempo.

Sul secondo aspetto Furio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco), ha detto:

L’altra novità è la posologia. Per noi cardiologi è innovazione straordinaria che può cambiare i percorsi di cura perché con solo due somministrazioni l’anno permette di assicurare quell’aderenza alla prescrizione che, per chi assume molte terapie e per tanti anni, è molto difficile da mantenere.

Considerato che i livelli di colesterolo ldl sono direttamente collegati al rischio di andare incontro a infarti e ictus, pensiamo possa cambiare il destino di molti pazienti.

Leggi anche: Alzheimer: la molecola che può bloccare la malattia è una scoperta italiana

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