Andrea Troise raccoglie 8mila euro per studiare alla Nasa: “Tutta l’Italia mi ha aiutato”

Andrea Troise, il giovane ingegnere italiano lancia una raccolta fondi per partecipare a un corso organizzato dalla Nasa: "Non mi aspettavo tanto sostegno".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Andrea Troise, ingegnere italiano di 25 anni, ha raccolto 8.000 euro in due giorni dopo aver indetto una campagna di crowdfunding su Go Fund Me. Il motivo? Il giovanissimo Andrea si è laureato a Bari in Ingegneria Meccatronica, per poi continuare gli studi presso l’Università di Torino e attualmente è impegnato in un dottorato di ricerca al Politecnico di Bari.

Da sempre appassionato al mondo dello Spazio, Andrea Troise ha inviato la domanda per partecipare a un corso di approfondimento che si tiene al Nasa Johnson’s Space Center di Houston in Texas. Ha vinto una borsa di studio di 12.000 euro, ma gliene mancavano ancora 8.000 per poter pagare la retta.

Invece di abbandonare per sempre quel sogno, si è iscritto su Go Fund Me e moltissimi lo hanno aiutato a raggiungere la somma complessiva. Racconta così al “Corriere della Sera”: “Non me lo aspettavo”.

Cosa ha rivelato Andrea Troise dopo aver raggiunto la cifra prevista?

Andrea Troise, originario di un paese in provincia di Bari, non pensava che sarebbe riuscito a raccogliere 8.000 euro in così poco tempo: “Non ho nessuna esperienza. È la mia prima raccolta fondi, ho solo provato. L’ho fatta partire a due mesi dalla data del pagamento, perché immaginavo che ci sarebbe voluto molto più tempo. Sono immensamente grato a tutte le donazioni arrivate da tutta Italia, specialmente nei confronti della comunità barese e di Casamassima, che è il paese in cui vivo”.

Non pensava che avrebbe avuto il sostegno di chi non lo conosce affatto, non immaginando che questa richiesta sarebbe stata virale: Mi hanno aiutato amici e parenti, ma non pensavo di ricevere aiuti da tutta Italia. Però, lo stupore è molto nostrano. Sapevo di altre persone che hanno pagato percorsi di studi attraverso la raccolta fondi, ma si tratta di un programma che ha un sacco di partecipanti negli Stati Uniti, dove queste iniziative sono più comuni che da noi. La paura di dover rinunciare a questa occasione mi ha spinto a cimentarmi“.

Qual è l’obiettivo principale di Andrea e quali i progetti per il futuro?

Andrea Troise ha svelato qual è il suo prossimo obiettivo: “Penso da sempre che i soldi siano un mezzo, non un fine. Non ambisco a una remunerazione alta quanto a qualcosa che mi dia un po’ di più nella vita, ma soprattutto voglio provare a restituire con le competenze che spero di acquisire la fiducia che mi hanno dato tutti i donatori“.

Riguardo al suo futuro, invece, Andrea Troise ha dichiarato qual è il suo sogno e dove spera di lavorare una volta terminato il corso al Nasa Johnson’s Space Center di Houston in Texas:

Vorrei vedere la Puglia e tutto il nostro territorio crescere.

Sinceramente nel mio ambito posso farlo, in materia di spazio ci sono dei percorsi vincenti anche nei nostri atenei.

E da un punto di vista accademico il Politecnico di Bari sta facendo tantissimo, sia per il territorio che per i ragazzi, soprattutto nell’ambito aereospaziale, il rettore Francesco Cupertino ha molto a cuore queste tematiche.

In Puglia poi sono nate tante realtà di successo, Rea Space di Fasano ha realizzato la tuta spaziale per l’astronauta Walter Villadei.

Spero di farne parte dopo essere tornato dal Texas.

Leggi anche: Addio Marta Roncoroni per un aneurisma, il papà lancia una raccolta fondi: “Non può finire tutto così”

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