Chi è Alice Rohrwacher, candidata all’Oscar 2023 con il corto Le Pupille

Alice Rohrwacher con il suo corto Le Pupille ha ottenuto la candidatura all'Oscar 2023. Conosciamo meglio la sua figura e la brillante carriera.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Sono state annunciate le nomination agli Oscar 2023 dall’attrice Allison Williams e dall’attore inglese di origini pachistane Riz Ahmed. Tra queste compare anche il corto Le Pupille, di Alice Rohrwacher, giovane regista impegnata molto apprezzata nel suo lavoro. Commentando la sua candidatura la Rohrwacher ha dichiarato, come riportato da Ansa:

Dedico la nomination all’Oscar alle ‘bambine cattive’ che cattive non sono affatto e che sono in lotta ovunque nel mondo. Auguro che, come nel mio cortometraggio Le Pupille, possano rompere la torta e condividerla tra loro.

Le bambine e le donne in Iran, in Afghanistan ma ovunque anche in Svezia e in Umbria.

Alice Rohrwacher, da scrittrice e musicista teatrale a regista cinematografica

Alice Rohrwacher

Alice Rohrwacher è nata a Fiesole nel 1981 da madre italiana e padre tedesco, ed è la sorella dell’attrice Alba Rohrwacher. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia, consegue due Master, uno a Lisbona in sceneggiatura e linguaggio documentario e uno a Torino, in tecniche narrative, sceneggiatura e drammaturgia. Inizia a scrivere per il teatro, e prima di avvicinarsi al cinema come montatrice di documentari, lavora come musicista con molti registi teatrali.

Il suo esordio come regista arriva nel 2006 con la direzione de “La Fiumara, episodio del documentario collettivo Checosamanca, prodotto da Carlo Cresto-Dina e presentato alla I edizione di Cinema – Festa Internazionale di Roma, nella sezione Extra.

Del 2011 è il suo primo lungometraggio, Corpo Celeste”, presentato al festival di Cannes, che le vale il conferimento del Nastro d’argento come miglior regista esordiente e la candidatura del premio David di Donatello.

Con il suo secondo film, “Le Meraviglie, in cui si racconta l’estate di quattro sorelle capeggiata dalla primogenita, vince il Grand Prix al Festival di Cannes nel 2014. Mentre il terzo film “Lazzaro Felice”, nella stessa cornice di Cannes, vince il premio per la migliore sceneggiatura e ottiene importanti consensi internazionali. La pellicola narra la storia di un’amicizia vera nel contesto di un’ambientazione rurale. Nel 2015 Alice Rohrwacher dirige un cortometraggio della serie Miu Miu Women’s Tale, “The Djess” e nel 2016 al Teatro Valli di Reggio Emilia mette in scena “La Traviata” di Giuseppe Verdi.

Dove e quando è possibile vedere il corto

Le Pupille è un piccolo film presentato al festival di Cannes e disponibile su Disney+ dal 16 dicembre. Il corto, prodotto da Alfonso Cuarón per tempesta ed Esperanto Filmoj, è stato girato in pellicola Super 16 e 35mm.

Si tratta di una favola natalizia ispirata da una lettera che la scrittrice Elsa Morante ha inviato a un suo amico, Goffredo Fofia, in cui si racconta una giornata molto speciale nella vita di un gruppo di ragazzine, ambientata in Italia nel periodo fascista. Ecco quanto dichiarato da Alice Rohrwacher nelle sue note di regia in merito alla missiva che ha ispirato l’intero progetto:

La splendida lettera raccontava le sorti di una zuppa inglese capitata in un collegio religioso durante le festività, tanto tempo prima.

Immaginando i destini intrecciati in quel collegio, l’avvicinarsi del Natale nei pensieri e nei gesti delle piccole orfanelle rimaste sole con quattro suore, durante un tempo di carestia e di guerra, è nato il film Le pupille.

Un film sui desideri puri e su quelli interessati, sulla libertà e sulla devozione, sull’anarchia che all’interno del rigido collegio può fiorire nella mente di ognuno.

Le bambine obbedienti non possono muoversi, ma le loro pupille possono ballare la danza scatenata della libertà.

Leggi anche: Chi è Antonella Lualdi, acclamata star negli anni ’50 al pari della Lollobrigida

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