Alessia Piperno, 30enne romana, due giorni fa ha contattato i familiari con una telefonata dal carcere dove si trovava, a Teheran. La ragazza era in viaggio in Iran ed è stata arrestata insieme ad alcuni amici, tutti stranieri tranne una ragazza iraniana, mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Di fatto però si si sarebbero perse sue notizie da quattro giorni.
Il ministro degli Esteri sta seguendo il caso e da parte della Farnesina sarebbero in corso tutte le verifiche del caso.
Alessia Piperno, l’appello del padre
Alberto Piperno, il padre di Alessia, titolare di una libreria al Tuscolano, si è subito rivolto alla Farnesina e ha chiesto aiuto sui social dove ha lanciato un appello: “Questa ragazza è Alessia Piperno, ed è mia figlia. È una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popolo“.
Ecco invece quanto dichiarato all’Ansa:
Siamo molto preoccupati, dopo la telefonata di ieri dal carcere, non abbiamo più avuto sue notizie.
Siamo contatto con Unità di Crisi della Farnesina che ha attivato tutte le procedure del caso.
Chi è Alessia Piperno
Alessia Piperno ha da poco compiuto i trent’anni, di cui gli ultimi sette trascorsi in viaggio per il mondo. Sul suo profilo Instagram si definisce viaggiatrice solitaria.
Dal 2013 ha attraversato Pakistan, India, Messico, Islanda, Australia, Samoa, Indonesia, Islanda e Iran, tutto mentre lavorava da remoto come freelance, segretaria e organizzatrice di viaggi utilizzando una piattaforma americana. Inoltre è anche una blogger di viaggi, condividendo sui social le sue esperienze.
La decisione di iniziare un percorso di vita itinerante sarebbe nata per la necessità di voler provare qualcosa di nuovo dalla solita routine di tutti i giorni. Ecco cosa aveva raccontato al blogger Gianluca Gotto:
Vivevo la classica vita monotona fatta di lavoro, ragazzo, qualche uscita con gli amici e poi di nuovo lavoro, lavoro, lavoro… ho deciso di partire innanzitutto perché volevo provare qualcosa di diverso.
Ma volevo anche affrontare quella paura che un po’ tutti noi abbiamo: la solitudine. Volevo non aver paura di essere da sola, volevo far crescere la mia autostima e volevo dimostrare a me stessa che ce l’avrei fatta in qualunque situazione.
Alla fine, l’ho fatto davvero: a settembre del 2016 sono partita da sola con un biglietto solo andata per Melbourne.
Il viaggio in Iran
In uno degli ultimi post pubblicati dall’Iran, facendo riferimento alla situazione attuale, Alessia Piperno spiegava che la scelta più saggia era quella di lasciare il Paese, ma di non riuscire a farlo:
Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. E non lo faccio per sfidare la sorte ma perché anche io ora sono parte di tutto questo.
Alessia si trovava in Iran da tre mesi, in attesa di tornare in Pakistan. Nel Paese da 18 giorni, dopo la morte di Mahsa Amini a 22 anni solo perché il velo non le copriva i capelli, è in corso una vera e propria rivolta, tra spari, tensione e arresti nella zona intorno all’università. Non solo in Iran ma in tutto il mondo c’è una mobilitazione globale per i diritti. A Roma già ci sono state due manifestazione e se ne attende una terza per mercoledì, organizzata da Amnesty International.
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