“Cooperare per fermare la crisi climatica”: ecco cosa prevede l’accordo USA-Cina

USA e Cina d'accordo sul cooperare per la questione crisi climatica. L’accordo è stato raggiunto dopo i colloqui di Shangai del 15 e 16 aprile tra i due inviati speciali dei due Paesi.

Vittoria Lolli
Vittoria Lolli
In Brasile per i primi anni di vita, al sesto vola in Italia. Poliglotta, ora studia giornalismo, e nel mentre divora i libri dell’Oriana. Ottimista anche quando non c’è nulla per cui esserlo.
spot_img

Un accordo USA-Cina per il cambiamento climatico: questa la cooperazione tra le due potenze per fermare la crisi climatica. In attesa del summit virtuale dei leader sul clima ospitato dagli Stati Uniti e previsto per il 22 e 23 aprile, l’inviato speciale degli USA per il clima, John Kerry, e l’inviato speciale cinese per i cambiamenti climatici, Xie Zhenhua, si sono incontrati a Shangai per raggiungere un accordo ufficiale tra le due potenze.

Accordo USA-Cina per il cambiamento climatico: le scelte green dei due Paesi

Accordo USA-Cina per il cambiamento climatico

I due inviati speciali di USA e Cina, John Kerry e Xie Zhenhua, si sono incontrati per stabilire l’accordo contro il cambiamento climatico, in particolare per il contenimento del riscaldamento globale, prima che la conferenza sui cambiamenti climatici (COP 26) di Glasgow, prevista per il prossimo novembre, inizi.

Nell’incontro è stato deciso che entrambe le potenze si impegneranno a “cooperare tra loro e con altri Paesi per affrontare la crisi climatica”, continuando a discutere e mettere in atto, per tutti gli anni del 2020, azioni concrete per ridurre le emissioni, con l’obiettivo di mantenere la temperatura globale entro i limiti stabiliti dagli accordi di Parigi – ossia sotto i 2C°.

Secondo quanto riportato dall’AGI, USA e Cina – oggi responsabili rispettivamente del 15% e del 28% delle emissioni di anidride carbonica di tutto il mondo – intendono attuare strategie a lungo termine che prevedono di raggiungere la neutralità carbonica prima dell’inizio del COP 26 di Glasgow.

La transizione energetica e la scelta di energie rinnovabili rientrano, poi, nel piano delle due potenze, intenzionate a rafforzare gli investimenti e i finanziamenti internazionali ai Paesi in via di sviluppo. Anche l’eliminazione graduale dei gas inquinanti impiegati nell’industria della refrigerazione – i cosiddetti idrofluorocarburi – vede i due Paesi di comune accordo.

Leggi anche: Cos’è il cambiamento climatico e come influenzerà la nostra e le future generazioni

Biden, un mandato incentrato sulle questioni ambientali

Ad appoggiare le scelte ambientali sancite dal nuovo accordo USA-Cina per il cambiamento climatico è l’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha incentrato il proprio mandato sulle problematiche ambientali, facendo della lotta al riscaldamento globale la sua priorità.

Una priorità intenzionata a rispettare le politiche ambientali istituite dagli accordi di Parigi del 2015 – che l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva deciso di abbandonare – e che vede il ritorno di Washington in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico.

Il presidente americano spera che l’incontro tra John Kerry e Xie Zhenhua sia servito a porre le basi per un piano più grande, che sorvoli le numerose tensioni attualmente esistenti tra USA e Cina. Sul fronte del clima, infatti, il presidente americano risulta essere fortemente fiducioso, tanto da aver invitato oltre 40 capi di Stato al summit virtuale del 22-23 aprile.

In attesa del COP 26 di Glasgow

A spianare la strada al COP 26 di Glasgow previsto per novembre 2021, sarà il summit virtuale dell’amministrazione Biden, previsto per giovedì 22 e venerdì 23 aprile. L’incontro, pensato in occasione della Giornata della Terra, vedrà il presidente americano confrontarsi con quello cinese, Xi Jinping, e quello russo, Vladimir Putin, sulle questioni climatiche.

Come riportato da RaiNews, il presidente cinese Xi Jinping ha ufficialmente confermato la propria presenza, inizialmente incerta. Lo ha riferito il ministero degli esteri cinese, sottolineando, inoltre, che per l’occasione il leader della Cina terrà un importante discorso sul clima.

In un momento cruciale in cui le tensioni tra le due potenze sono ancora alte, senza ombra di dubbio, una mossa diplomatica, che sancisce l’importanza e il bisogno impellente di iniziare a cooperare per fermare la crisi climatica.

Leggi anche: Le foto della drammatica situazione dei migranti lungo il confine USA-Messico imbarazzano Joe Biden

spot_img

Correlati

Alternativa plastic free per assorbenti e pannolini: ecco la spugna riciclabile

Spugna riciclabile per assorbenti e pannolini: migliorare la qualità di accessori così indispensabili nella...

Salviamo l’acqua: 5 soluzioni a portata di mano per non sprecarla

Salviamo l'acqua: oggi è la Giornata mondiale dedicata al bene prezioso e indispensabile alla...

Riciclo della plastica: 5 soluzioni innovative per liberarsene

Riciclo della plastica: un'esigenza sempre più pressante e impellente, che va affrontata con soluzioni...
Vittoria Lolli
Vittoria Lolli
In Brasile per i primi anni di vita, al sesto vola in Italia. Poliglotta, ora studia giornalismo, e nel mentre divora i libri dell’Oriana. Ottimista anche quando non c’è nulla per cui esserlo.
spot_img