Abusi nella Chiesa, Ratzinger si scusa: “Esprimo alle vittime di abusi la mia vergogna”

Benedetto XVI ha chiesto perdono alle vittime di abusi sessuali da parte del clero in una lettera, dopo che un rapporto lo accusa di aver coperto gli abusivi da parte dei preti quando era arcivescovo di Monaco

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Abusi nella Chiesa. Benedetto XVI ha chiesto perdono alle vittime di abusi sessuali da parte del clero dopo che un rapporto incolpava la sua gestione dei preti abusivi quando era arcivescovo di Monaco.  

Abusi nella Chiesa: Benedetto XVI si scusa in una lettera destinata alle vittime

Abusi nella Chiesa, arrivano le scuse di Benedetto XVI, 94 anni, in una lettera in cui Ratzinger si rivolge direttamente alle vittime di abusi sessuali da parte dei preti. Abusi che Ratzinger avrebbe coperto quando era arcivescovo della diocesi di Monaco.

“Posso solo esprimere a tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio profondo dolore e la mia accorata richiesta di perdono” – ha scritto il Papa in pensione in una lettera, che continua – Ho avuto grandi responsabilità nella Chiesa cattolica. 

Grande è il mio dolore per gli abusi e gli errori avvenuti in quei diversi luoghi durante il periodo del mio mandato. Ogni singolo caso di abuso sessuale è spaventoso e irreparabile. Le vittime di abusi sessuali nutrono la mia più profonda solidarietà e provo grande dolore per ogni singolo caso”.

Benedetto XVI, nella lettera in cui si scusa per gli abusi nella Chiesa, ha aggiunto:

“Vorrei ringraziare in particolare il piccolo gruppo di amici che hanno disinteressatamente compilato per mio conto la mia testimonianza di 82 pagine per lo studio legale di Monaco, che non avrei potuto scrivere da solo”.

Benedetto XVI è stato arcivescovo di Monaco dal 1977 al 1982, periodo in cui la Chiesa, insieme ad organizzazioni, è spesso stata al centro di casi di abuso. 

Insieme alla sua lettera in cui si scusa per gli abusi nella chiesa, è stato pubblicato anche un documento separato intitolato “analisi dei fatti” scritto dai consiglieri di Benedetto XVI in cui contestano le conclusioni del rapporto tedesco

Sebbene accettino che il papa in pensione fosse presente all’incontro del gennaio 1980 in cui si discuteva di un prete violento, sottolineano che Ratzinger non era a conoscenza che il chierico fosse un molestatore né decise di affidare il prete al lavoro pastorale. 

Il sacerdote in discussione è stato trasferito nell’arcidiocesi di Monaco di Baviera per ricevere la terapia. Negli altri tre casi citati nel rapporto, i suoi consiglieri sottolineano ancora una volta che Benedetto non era a conoscenza che i sacerdoti avessero commesso abusi o fossero sospettati di aver commesso atti di abuso e negano qualsiasi accusa di insabbiamento

Leggi anche: Abusi nella Chiesa francese: il rapporto Sauvé segnala 3.000 preti dal 1950 al 2020

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