C’è chi a soli 20 anni scommette sulla musica: “Tutti i nostri risparmi su un’azienda per scovare talenti”

Nicola Bigoni e Paolo Lussignoli sono due giovani bergamaschi diventati da poco proprietari di una società discografica: "Invitiamo tutti i nostri coetanei con progetti di business a buttarsi. Puntiamo a traguardi sempre più ambiziosi nel mondo della musica, senza mai scoraggiarci".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Cosa significa lavorare nella musica al giorno d’oggi? Si tratta di un percorso appassionato, spesso difficile e tortuoso, ma dopo tanta gavetta, ecco che arriva il risultato cui tanto si auspicava. Si pensi solo agli artisti che riescono ad emergere grazie ai talent e competizioni canore come Sanremo Giovani.

La musica, infatti specialmente quando è una passione viscerale, coltivata fin dai primi passi nell’infanzia, non è mai un lavoro, bensì una realizzazione di un percorso interiore che finalmente è fuoriuscito tra le pieghe dell’anima.

Questa sensazione l’hanno provata sulla loro pelle Nicola Bigoni, in arte TBO, cantautore e polistrumentista, classe 2000, e Paolo Lussignoli, tecnico del suono e classe 2001, proprietari e soci di una giovane realtà discografica nel bergamasco. Nicola e Paolo hanno rilevato l’azienda Asux Records Srl ― di cui il primo è direttore artistico dal 2018 ― nel dicembre 2023, quando entrambi avevano rispettivamente 23 e 22 anni.

Fare della propria passione un lavoro è possibile

Sviluppatori fullstack e migliori amici nella vita, i due giovanissimi si trovano a essere ora a capo di una realtà che va a caccia di giovani talenti, offrendo servizi di produzione, arrangiamento, mixing e mastering di brani.

Non solo, Asux Records Srl si occupa anche dell’organizzazione di eventi sia dal vivo sia in streaming, realizzando il sogno musicale degli artisti che rappresentano. Seppur attivi da poco, Nicola e Paolo hanno già le idee chiare per il loro futuro nel mondo della musica, dando vita a TBO&Friends: Il concerto, che avrà luogo martedì 30 aprile alle ore 21:00 presso il Cineteatro dell’Oratorio di Ardesio (BG).

Nicola, in veste di TBO, si esibirà con la sua band e con ospiti live tra cui Claudio Sirigu, Gren_, Carlo Banchelli, membro della band pop rock monzese Cartapesta, e Stefano Locati. Da sempre attenti allo sviluppo artistico del loro territorio, i due giovanissimi hanno già collaborato al progetto Resilienza, al musical omaggio a Dante L’amor che move il sole e le altre stelle, ai recital di clarinetto del Maestro A. Serratore e all’Asux Summerend Festival

Imprenditori nella musica a soli 20 anni. L’intervista a Nicola e Paolo

La redazione de “ildigitale.it” ha avuto modo di dialogare faccia a faccia con i due giovanissimi soci di Asux Records. 

Chi sono Nicola Bigoni in arte TBO e Paolo Lussignoli?

N: Ho iniziato il mio viaggio musicale a 7 anni, intraprendendo lo studio del sassofono. Con il passare degli anni ho iniziato pian piano ad avvicinarmi ad altri strumenti come le tastiere, la chitarra e le percussioni.

Durante l’adolescenza ho capito che fare musica sarebbe stata la mia strada, e ho iniziato anche a scrivere le prime canzoni. Tali scelte mi hanno portato, oltre che a iscrivermi in conservatorio, anche a pubblicare il mio primo disco grazie all’aiuto di Simone Bergamini, un mio grande amico, in primis mio Maestro per anni presso la Banda di Ardesio.

La musica ha poi influenzato anche la mia scelta di carriera universitaria, dal momento che ho scelto la facoltà di Informatica Musicale presso l’Università degli Studi di Milano, dove poi mi sono laureato nel 2023.

P: Nella vita mi occupo di sviluppo di software, ma da qualche anno mi sono avvicinato alla musica, collaborando con Nicola già dal suo primo disco, In principio, uscito nel 2018 e ho iniziato a occuparmi della regia audio di TBO, della band TBO&Co, di altri artisti in contesti live come Gren_ e della banda musicale ‘Alto Serio’ di Gandellino, e di quella di Ardesio.

Perché avete deciso di comprare l’azienda Asux Records Srl? Da dove è nata l’idea e quali sono i vostri obiettivi?

N: L’uscita del mio primo disco In Principio è stata proprio l’occasione in cui venne fondata Asux Records Srl, insieme a Emma Taddei e Simone Bergamini. All’epoca ero minorenne, perciò non potevo far parte dell’organico ufficiale nonostante il mio ruolo di direttore artistico oltre che artista in sé.

L’anno scorso è sorta l’occasione di diventare presidente e amministratore di Asux, così l’ho colta, e ho coinvolto Paolo, che oltre ad essere amico, condivide la passione per l’audio e tutto ciò che riguarda studi di registrazione, service ed eventi, che è alla fine il core business di Asux con gli anni oltre all’esperienza abbiamo accumulato un gran numero di attrezzatura che ci permette di essere completamente indipendenti nell’organizzazione degli stessi .

P: Ho deciso di acquisire Asux Records dopo l’invito di Nicola, perché è una realtà in cui ho sempre creduto e con cui ho collaborato in passato. Per me è stato un piacere poter contribuire ancora di più a questo progetto. Inoltre, ho sempre avuto una predilezione per la musica e sono molto felice che ora sia parte integrante della mia vita.

Asux Records si occupa di produzione musicale, di mix e mastering, organizzazione di eventi live e noleggio attrezzatura audio e luci. Abbiamo appena iniziato il nostro percorso, ma vogliamo continuare a crescere come azienda e aiutare gli artisti che si rivolgono a noi, per realizzare insieme il loro progetto musicale.

Cosa vuol dire essere un giovane musicista oggi?

N: Fare musica oggi è decisamente più facile rispetto a 20 anni fa. Abbiamo a disposizione tecnologie di altissimo livello a prezzi accessibili. Internet e i servizi streaming consentono a tutti di condividere le proprie opere a un pubblico vastissimo.

Tuttavia, il rovescio della medaglia è che con così tanta musica prodotta può essere difficile farsi notare tra tutti, soprattutto perché può accadere che la musica diventi oggetto di mero consumo. Ci vuole fatica per fare un bel pezzo o per avere un buon progetto dal vivo, che viene ripagata con la gavetta e con i messaggi sinceri veicolati nelle parole delle proprie canzoni.

P: La professione del musicista in Italia è molto evoluta negli ultimi anni, perché l’avvento delle nuove tecnologie ha reso possibile la realizzazione di una canzone con strumentazioni alla portata di tutti, come uno smartphone, un tablet o un PC.

L’altro sostanziale cambiamento è la modalità di diffusione dei brani. Ormai la presenza social di un artista impatta molto sulle possibilità di diffusione di una canzone, creando così un ambiente in cui, talvolta, è difficile emergere.

Al giorno d’oggi è, quindi, necessario che un artista non sia più solo competente nell’ambito musicale. Serve che abbia delle competenze social, che sappia gestire il suo personaggio in autonomia, trovando una strategia per far sì che la sua arte possa essere notata in mezzo alla moltitudine di pubblicazioni sulle piattaforme di ascolto musicale.

Qual è la vostra idea di Sanremo?

N: Ho avuto la fortuna di partecipare alle selezioni di Sanremo Giovani e Area Sanremo più di una volta, ed è sempre un’esperienza un po’ magica! Sanremo emana un’aria che sa di Festival tutto l’anno, tuttavia rimango spesso deluso, non perché vengo rifiutato — quella è la realtà per alcuni talenti—.

Vedo, purtroppo, tantissimi artisti validi venire scartati, in quanto non hanno ancora abbastanza visibilità, o semplicemente poiché il loro stile o messaggio non viene pienamente compreso nel contesto del Festival ed è davvero un peccato. Abbiamo tantissimi talenti validi in Italia e Sanremo deve essere una vetrina per tutti coloro che iniziano a fare musica fin da giovanissimi.

P: Sanremo è la più grande manifestazione musicale italiana, ogni anno ottiene numeri incredibili, quindi, non si può negare che per ogni artista sia un punto di arrivo e un trampolino di lancio. Purtroppo, però, proprio per questo motivo, accedere al Festival è spesso un lusso riservato a pochi.

Comunque, è impossibile non notare la crescita del Festival nelle scorse edizioni, dove oltre a registrare picchi di share — Amadeus nella finale di quest’anno ha totalizzato il 74,1% di share — sono aumentati anche i generi musicali, rendendo la proposta musicale più variegata. Da qualche anno anche il pubblico giovane si è interessato alla kermesse musicale e molti artisti hanno portato sul palco dell’Ariston la loro proposta e idea di musica, talvolta alternativa.

Che vuol dire avere un’azienda a 22 e 23 anni?

N: Sicuramente è un po’ un impresa, perché vi è molta burocrazia e pratiche da sbrigare, ma se hai un’idea la devi portare a termine fine in fondo, specialmente se si tratta di una passione. Noi abbiamo investito tutti i nostri risparmi su un’azienda per scovare talenti e invitiamo tutti i giovani con progetti di business a buttarsi.

È pur vero che il supporto di chi ti è vicino è fondamentale. Tutte le persone che ci conoscono e che hanno saputo della nostra intenzione di rilevare Asux Records ci hanno manifestato il loro appoggio.

Tuttavia, ora dovremo dimostrare di riuscire portare avanti il tutto, nonostante le varie difficoltà che potrebbero sollevarsi in corso d’opera. Ma con Paolo sapremo affrontarle, senza mai abbatterci.

P: Avere un’azienda a poco più di vent’anni per me e Nicola significa avere l’opportunità di metterci in gioco con impegno e dedizione in un’attività in cui crediamo molto, con l’intento di far emergere artisti che si approcciano ora al mondo della musica.

La maggior parte delle persone a noi vicino ci ha sostenuto e la nostra passione per questo progetto ci ha aiutato e ci aiuta a continuare a crederci. Siamo solo all’inizio.

Avete organizzato il TBO&Friends: Il concerto. Cosa rappresenta per voi e per Asux Records questo traguardo?

N: Il concerto è un’idea che ho da molti anni, suono dal 2018 con la mia band — formata inizialmente da 4 elementi e lentamente ingrandita fino a contarne oggi 8 ufficiali — e nonostante svariati concerti ed eventi, non abbiamo mai avuto modo di dimostrare il nostro potenziale completo ed essere al centro di un evento tutto nostro.

Quindi, è per noi un’occasione per celebrare questi anni di musica insieme, anche con altri artisti che mi hanno accompagnato in questo viaggio musicale — che compariranno sul palco come ospiti —, oltre che avere un evento con cui inaugurare questa ripartenza di Asux Records con una nuova direzione artistica. Inoltre, il 26 aprile esce il mio nuovo singolo, Polvere, con Gren_che sarà presente al TBO&Friends, su tutte le piattaforme online di streaming.

P: Abbiamo organizzato questo evento per far sì che la musica emergente sia valorizzata, dando spazio ad artisti giovani e meritevoli, ma non solo. Inoltre, abbiamo pensato di celebrare l’inizio di questa nuova avventura con Asux Records, e ho aiutato Nicola a concretizzare quest’idea che progettava da tempo.

Abbiamo invitato alcuni ospiti della scena musicale lombarda. Oltre a Gren_ ci saranno Claudio Sirigu, i Cartapesta, Stefano Locati. Siamo molto contenti di poter ospitare all’interno del nostro evento degli artisti a nostro parere molto talentuosi, ma prima di tutto degli amici, proprio per questo motivo ci terrei a ringraziarli per aver accettato il nostro invito.

Che eventi volete organizzare in futuro? Come vi vedete da qui a 10 anni?

N: In futuro vogliamo organizzare altri concerti e festival, sia nostri che di artisti esterni, oltre che service e serate musicali di vario tipo. Al momento non ho idea di dove sarò fra 10 anni, poiché ogni volta che ho fatto una predizione, mi sono ritrovato in una situazione completamente diversa. Posso solo dire che ovunque saremo, saremo grati e fieri di quello che abbiamo fatto. 

P: Da qui a 10 anni vorrei che Asux Records diventasse una realtà sempre più importante nell’ambito musicale. Stiamo lavorando per organizzare nuovi eventi musicali dall’estate a seguire, con l’obiettivo di diffondere la nostra musica e quella degli artisti di cui ci occupiamo tra cui Claudio Sirigu, MHRI, Gren_, Just a Brass Quintet, e TBO, ovviamente, in contesti sempre diversi.

Cerchiamo di soddisfare i nostri obiettivi pian piano, non abbassando mai la guardia, e puntando a traguardi sempre più ambiziosi e stimolanti.

Leggi anche: Sanremo, tutti i brani in gara: da Mahmood a Loredana Bertè, dai Negramaro a Fiorella Mannoia e Annalisa

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