Sanremo promette grande spettacolo, ma delude il pubblico. Meglio il Fantasanremo

La platea vuota, anche se riempita di palloncini, non allontana il pensiero dalla desolazione e amarezza dell'ultimo anno. Sanremo non regala spensieratezza, ma Fantasanremo sì.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Sanremo, prima edizione senza pubblico in sala, ma pubblico virtuale.

La pandemia non ha concesso deroghe neanche al più importante e rinomato festival della musica italiana. Che si trattassero di spettatori vaccinati o figuranti, Franceschini è stato chiaro: “Niente pubblico, non si potevano fare eccezioni”.

Malgrado la promessa fosse quella di un “grandissimo spettacolo” e di “serate di spensieratezza”, i dati delle prime due serate mostrano ascolti in calo rispetto alle passate edizioni.

Eppure, di fronte a un festival che sembra già in partenza sconfitto, un’iniziativa sembra aver già vinto: Made in Marche, il Fantasanremo con quasi 50mila iscrizioni conquista tutti.

Sanremo, prima edizione senza pubblico ma con la promessa di “un grandissimo spettacolo”

Sanremo, prima edizione senza pubblico ma con la promessa di "un grandissimo spettacolo".

Il ministro della Cultura Dario Franceschini si è mostrato sin da subito intransigente:

Mi sembra corretta la scelta di fare Sanremo ugualmente, senza pubblico.

Bisogna adattarsi quest’anno. Dà un segnale di normalità.

Naturalmente non si poteva fare eccezione, le regole sono uguali per tutti.

Inevitabile insomma che anche il Festival di Sanremo quest’anno fosse anomalo. D’altronde, come si è ben visto nell’ultimo anno, la pandemia non ha davvero risparmiato niente e nessuno.

Eppure, il direttore di Rai 1 Stefano Coletta, alla conferenza stampa di presentazione del Festival, assicurava agli spettatori, anche se solo virtuali, “una quota di leggerezza”. Lo stesso commentava:

Farlo con Amadeus e Fiorello ha proprio questo senso.

La loro narrazione va verso il pubblico. Sarà un Sanremo contemporaneo. Nella consapevolezza del momento che stiamo vivendo, ci regaleranno un grandissimo spettacolo.

Leggi anche: Sanremo, Ibrahimovic: “Se Amadeus mi ha chiamato è perché vuole spaccare tutti i record”

Sanremo e le promesse deluse

Sanremo e le promesse deluse.

Forse definirlo “contemporaneo” suona un tantino ironico, sa di innovazione, di progresso, quando è piuttosto di fronte a limitazioni e costrizioni che ci si trova di fronte. Gli spettatori mancano.

La platea vuota della prima serata, che forse si sarebbe potuto evitare di inquadrare, mette malinconia, schiaffa diritto in faccia, anche in quella promessa di spensieratezza, che invece di pensieri, da un anno a questa parte, se ne hanno a palate.

È un pensiero dove ci si siede, con chi si parla e persino che aria si respira. E neanche in un evento così grande e importante si è riusciti in qualche modo a rimediare.

“È passato solo un anno, ma sembra che ne siano passati quattro o cinque”, così il direttore artistico Amadeus apre la conferenza stampa di presentazione del festival.

E la verità è che, almeno in due serate, tutto si è dimenticato tranne che l’amarezza, la desolazione e il vuoto dell’ultimo anno.

I palloncini tra gli spalti della seconda serata, ancora più deprimenti. A destare riso, o piuttosto derisione, un palloncino dalla forma fallica intravisto la pubblico social, motivo di beffa, più che di svago.

Dove non riesce Sanremo, vince il Fantasanremo

Dove non riesce Sanremo, vince il Fantasanremo.

È tutta marchigiana l’iniziativa che proprio intorno Sanremo riesce a regalare un po’ di leggerezza. Forse l’unica davvero riuscita nell’intento di offrire qualche ora di divertimento: è il Fantasanremo.

L’idea, frutto di lavoratori dello spettacolo, nasce in un bar di Porto Sant’Elpidio, Bar Corva, ed è molto semplice, ricalcando quella del Fantacalcio: “Un team, cinque artisti, un capitano”.

Ci si poteva iscrivere prima dell’inizio della kermesse al portale www.fantasaremo.app e la partecipazione era possibile attraverso una quotazione del massimo di 100 “Baudi”, la speciale moneta sanremese.

Ogni giocatore era chiamato a creare una squadra di cantanti tra quelli pronti ad esibirsi alla 71edizione.

Vince chi totalizza più punti in base ai bonus e malus previsti dal regolamento.

Leggi anche: Sanremo 2021, il primo senza pubblico. Ecco come sarà

Il successo del FantaSanremo

La FIF, Federazione Italiana Fantasanremo, con la creazione del sito web sbarca il lunario. A parlarne molti tra i cantanti del Festival di Sanremo nonché noti influencer, Fedez, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, L’Estetista Cinica, solo per dirne alcuni.

Si superano le 45mila iscrizione e le visualizzazioni del sito arrivano fino in Sud Africa, in Asia e in America Latina.

Non era previsto questo successo.

Il Festival comincerà domani sera e stiamo vivendo momenti di estrema preoccupazione mista ad emozione: rispetto alla prima edizione siamo cresciuti molto e molto in fretta, speriamo che il pubblico da casa vedendoci si diverta quanto noi.

Aveva commentato Giacomo Piccinini, uno dei fondatori, prima dell’apertura delle ‘danze’.

Il bar di Porto Sant’Elpidio, proprietà di Nicolò Peroni, rimane epicentro dell’intera attività per ragioni storiche e affettive, anche se quest’anno, alla sua seconda edizione, la commissione esaminatrice si riunisce per gli scrutini e per assegnare i punteggi al Teatro delle Api, teatro della stessa città, ironicamente ribattezzato Apiston, ovviamente a porte chiuse.

Il FantaSanremo è un gioco nato per gioco, per poter seguire il Festival divertendoci con gli amici. Tutti noi, chi in un modo e chi in un altro, siamo lavoratori del settore dello spettacolo e in quest’anno abbiamo visto il nostro lavoro calare vertiginosamente.

Entrare in teatro è una bella soddisfazione e speriamo che questo sia un modo per riflettere sul problema e trovare una soluzione.

Aveva commentato uno degli organizzatori.

Il FantaSanremo è un modo del tutto innovativo per vivere la kermesse, forse l’unico che permette di godere dello spettacolo in maniera davvero dilettevole.

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