Allarme Chernobyl, Aiea: “Il livello di radiazioni è anormale”

In occasione della ricorrenza dell'anniversario di Chernobyl il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha rivelato le sue preoccupazioni alla stampa.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Oggi in occasione della visita a Chernobyl e nel giorno dell’anniversario della tragedia, Rafael Grossi, capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), avrebbe dichiarato che la situazione dopo l’occupazione russa, è diventata molto pericolosa. Nell’area si sarebbe rilevato un preoccupante livello di radioattività, commentato così dallo stesso Grossi:

La situazione era assolutamente anormale e molto, molto pericolosa.

Sono trascorsi 36 anni da quell’esplosione, che il 26 aprile 1986 provocò una nube tossica sull’Europa, causata da un errore di procedura nel corso di un test di sicurezza al reattore n.4, e che resta il più grave incidente nella storia dell’energia nucleare. Oggi mai come prima sentiamo questa data così vicina a noi. La preoccupazione che possa verificarsi un episodio analogo è palpabile.

Chernobyl: cosa ha causato l’innalzamento dei livelli di radioattività

Chernobyl

Oggi Rafael Grossi è giunto sul sito dell’ex centrala atomica e ha parlato ai giornalisti rivelando la situazione allarmante che ha riscontrato con il suo team. Il capo dell’agenzia atomica sta guidando una missione di esperti con l’obiettivo di “consegnare equipaggiamento, condurre valutazione radiologiche e ristabilire i sistemi di monitoraggio delle salvaguardie”.

Alla Bbc Grossi ha spiegato le ragioni che avrebbero causato l’innalzamento del livello di radiazioni, e confermato l’intenzione di monitorare la zona giorno per giorno:

Ci sono stati momenti in cui i livelli sono aumentati a causa dello spostamento dei mezzi pesanti da parte delle forze russe.

Chernobyl: l’intervento di Josep Borrell e Kadri Simon

Josep Borrell, Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, e Kadri Simon, commissaria per l’Energia, in una dichiarazione congiunta, avrebbero condannato la Russia per aver occupato illegalmente una delicata istallazione nucleare. Ecco quanto hanno dichiarato:

Nell’anniversario dell’incidente di Chernobyl del 1986, ribadiamo la nostra massima preoccupazione per i rischi per la sicurezza nucleare provocati dalle recenti azioni della Russia nell’area dell’impianto.

L’occupazione illegale e l’interruzione delle normali operazioni, come il blocco della rotazione del persone, ha minato la sicurezza delle operazioni negli impianti nucleari in Ucraina, aumentando in modo significativo il rischio di incidenti e mettendo a rischio la sicurezza nucleare nel nostro continente.

Borrel e Simon chiedono a Mosca la restituzione e il controllo dell’area dove si trova la centrale di Chernobyl, e di “astenersi da altre azioni contro istallazioni nucleari”.

Leggi anche: Blackout a Chernobyl: “Rischio perdite radioattive”. Cosa sta succedendo davvero?

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