Green pass e mascherine al chiuso: cosa cambia dal 1 maggio

Dal 1 maggio entreranno in vigore nuove regole riguardo al Green pass e mascherine al chiuso. Se il primo sarà quasi del tutto abbandonato l'uso delle mascherine verrà ancora richiesto in diversi luoghi.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Il 1 maggio è il giorno in cui terminano le restrizioni per il Covid ma Green pass e mascherine al chiuso saranno ancora obbligatori in alcuni luoghi, almeno fino all’inizio di giugno o al massimo fino all’inizio dell’estate.

Il presidente Draghi un mese fa aveva già parlato della possibilità di prorogare alcune restrizioni in base all’andamento della pandemia. Il Governo infatti sta valutando un provvedimento che abbia valenza per i prossimi mesi, e si dovrebbe riunire in cabina di regia mercoledì o giovedì, ma non è chiaro se si tratti di un decreto legge o di un’ordinanza del ministro Speranza.

Vediamo nello specifico dove saranno ancora necessari Green pass e mascherine al chiuso.

Green pass e mascherine al chiuso: i luoghi in cui saranno ancora necessari

Green pass e mascherine al chiuso_

Dal 1 maggio cambiano le regole per il Green pass e mascherine al chiuso. Il Green pass sarà eliminato ad eccezione di alcuni luoghi, come gli ospedali e le Rsa, dove rimane obbligatorio fino alla fine dell’anno sia per il personale sia per coloro che faranno visita ai pazienti ricoverati. Sull’eliminazione del Green pass il Governo sembra essere concorde e sono da escludere ripensamenti a riguardo.

Discorso diverso invece per le mascherine al chiuso. Gli esperti nelle scorse settimane, per via dell’alto numero di casi Covid registrati, consigliano di proseguire nell’utilizzo delle mascherine.

I luoghi in cui dal 1 maggio dovranno essere utilizzate saranno valutati in settimana da Governo ed esperti, ma probabilmente si tratterà dei mezzi di trasporto pubblici, sia locali che a lunga percorrenza come metro e aerei, dove si continuerebbe a richiedere la Ffp2, e delle strutture ricettive come cinema, teatri e palazzetti dello sport, in cui potrebbe bastare la mascherina chirurgica.

Sui posti di lavoro il dibattito è ancora aperto ma anche qui è possibile che l’obbligo delle mascherine potrebbe essere richiesto solo negli uffici pubblici e a coloro i quali svolgono un lavoro a contatto con il pubblico. Anche sulle scuole potrebbero esserci dei cambiamenti, nonostante il decreto di marzo abbia stabilito l’obbligo di indossare le mascherine in aula fino alla fine dell’anno scolastico.

Leggi anche: Flop quarta dose, Ricciardi: “In autunno per tutti, mascherine resteranno”

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