Stato di emergenza fino al 31 dicembre: perché è diverso da quello dichiarato per la pandemia

Se a fine marzo termina lo stato di emergenza per la pandemia ce n'è un altro dichiarato dal governo per la guerra in Ucraina. Quest'ultimo prevede diversi aiuti.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Il governo ha dichiarato, in relazione alla guerra in Ucraina, lo stato di emergenza fino al 31 dicembre per “assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale”.

La misura quindi, a differenza di quella indetta per la pandemia, mira ad assicurare soccorso e assistenza agli ucraini sul territorio nazionale, tramite il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Dai tre mesi iniziali si è deciso per un prolungamento per tutto il 2022, con possibilità di revoca se non fosse più necessario.

Lo stato di emergenza Covid invece scadrà il 31 marzo. Questo nuovo stato di emergenza, dichiarato per la guerra tra Russia e Ucraina, non avrà ripercussioni sugli italiani e nessun impatto sul territorio italiano.

Stato di emergenza e decreto Ucraina

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Oltre alla promulgazione dello stato di emergenza sono state indette diverse iniziative a favore dell’Ucraina, come il decreto Ucraina, che prevede:

  • stanziamento di fondi per gli aiuti umanitari
  • invio di soldati e mezzi militari sul fronte della Nato
  • rafforzare l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri per la tutela degli italiani all’estero e la Protezione civile

L’Italia avrebbe già inviato verso l’Ucraina 1.350 soldati, appartenenti ai corpi speciali, dal costo di 154 milioni di euro per l’operazione. Mentre per i mezzi militari si intende missili Spike controcarro, mitragliatrici Browning, missili Stinger antiaerei, mitragliatrici Mg e munizioni. Sarà la NATO, la quale sta organizzando un ponte aereo, ad occuparsi della consegna e della parte logistica.

Tra le altre misure previste da Palazzo Chigi c’è l’istituzione di un apposito Fondo da 500mila euro per finanziare l’attività presso università di studenti, ricercatori e docenti ucraini.

Pur non essendoci per l’Italia in senso stretto uno stato di emergenza il nostro Paese potrebbe avere dei problemi per il funzionamento normale del sistema di gas naturale. Per questo sono state autorizzate misure di aumento dell’offerta e riduzione della domanda di gas. Si mira ad una riduzione del consumo di gas nelle centrali elettriche attraverso la produzione da altre fonti, comprese le energie rinnovabili.

Leggi anche: L’esercito ucraino: “I russi hanno colpito decine di civili”

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