Il tabaccaio dal carcere: “Ho sbagliato, chiedo scusa”. Parla il figlio: “Lasciateci lavorare”

Tabaccaio pentito: l'uomo è in carcere e chiede scusa per quanto accaduto. Adesso l'avvocato è pronto a dimostrare i problemi di salute mentale del suo cliente, mentre il figlio dell'accusato chiede che la sua famiglia venga lasciata in pace.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Tabaccaio pentito. Prima la fuga col gratta e vinci da 500.000 euro sottratto ad un’anziana cliente, poi le ricerche della Polizia e il ritrovamento all’aeroporto di Fiumicino, direzione Fuerteventura: la vicenda di Gaetano S., tabaccaio di Napoli, è ormai nota a tutti.

A sorprendere ulteriormente erano state le parole che il tabaccaio 57enne aveva pronunciato di fronte alla Polizia di frontiera in occasione del suo ritrovamento a Fiumicino: sosteneva che fosse lui la vittima, in quanto il biglietto gli apparteneva, e che avrebbe denunciato l’anziana signora che lo accusava. Cercando di ribaltare le accuse, diceva: “L’anziana mente, quel biglietto è mio, la denuncio per calunnia”.

Dalle ultime indiscrezioni, emerge un altro elemento che non migliora la posizione del tabaccaio: l’uomo, durante la sua fuga, avrebbe telefonato all’anziana per proporle la spartizione del 50% del premio da 500mila euro. In cambio, l’anziana avrebbe dovuto ritirare la denuncia. Per questo, oltre al furto, il fermo è stato notificato al tabaccaio anche per tentata estorsione.

Poi, un altro colpo di scena: il tabaccaio aveva dichiarato agli agenti di non avere con sé l’agognato tagliando. Il ticket, infatti, era stato depositato in una banca di Latina, dove l’uomo aveva appositamente aperto un conto corrente sul quale aveva chiesto espressamente che venisse versato il denaro della vincita. Il tagliando sarebbe quindi stato sequestrato in via cautelativa dalle forze dell’ordine e l’operatività del conto corrente dove era stato depositato bloccata. L’uomo, invece, è sottoposto a fermo per furto e tentativo di estorsione e adesso ha fatto sapere di essere pentito per quanto accaduto.

Tabaccaio pentito, l’avvocato: “Si è scusato e ha chiesto perdono all’anziana. Valuteremo il suo stato di salute”

Il pentimento di Gaetano S. è stato testimoniato dalle parole del suo legale, Vincenzo Strazzullo, che stamattina, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ha incontrato per la prima volta il suo assistito dopo la notifica del fermo. Il penalista ha detto: “Ha capito dove ha sbagliato, è pentito e si è scusato con tutti per quello che ha fatto: in lacrime ha chiesto perdono all’anziana signora”. Il tabaccaio è in carcere dallo scorso lunedì e, sempre secondo l’avvocato, “ha intenzione di confermare queste sue dichiarazioni anche domani, in occasione dell’udienza di convalida e mi auguro fortemente che ciò avvenga”.

Adesso il legale è pronto a verificare lo stato di salute mentale dell’assistito: già in passato il tabaccaio è stato ritenuto incapace di intendere e di volere in occasione di alcuni procedimenti giudiziari a suo carico. Il 57enne accusato, stando alle parole dell’avvocato, non solo percepirebbe la pensione di invalidità, ma sarebbe pure sottoposto a cure specialistiche.

I suoi problemi di salute spiegherebbero perché, una volta giunto all’aeroporto di Fiumicino, abbia deciso di recarsi alla Polizia per denunciare l’anziana cliente, una decisione non certo astuta: “Una mossa stupida se l’obiettivo era uscire dall’Italia” ha commentato l’avvocato Strazzullo. Che, proprio in nome dello stato mentale del cliente, ha definito il suo arresto “eccessivo”.

Poi, c’è anche l’ipotesi che il tabaccaio non abbia agito da solo: non sarebbe stato lui ad acquistare il biglietto per le Canarie. Il legale Strazzullo ha espresso qualche perplessità anche riguardo i reati che vengono contestati al suo cliente, ovvero furto pluriaggravato e tentata estorsione. Ha detto: “Il biglietto vincente è stato consegnato dalla signora nelle mani del mio cliente, nessuno glielo ha sottratto con destrezza e neppure con forza. Solo attraverso queste due modalità si sarebbero potuti configurare i reati di furto o rapina. Nutro dei dubbi anche in merito all’ipotesi di tentata estorsione formulata dai pm” ha concluso Strazzullo.

Tabaccaio pentito, parla il figlio: “Lasciateci lavorare”

Ospite a Pomeriggio Cinque, ieri ha parlato il figlio di Gaetano S., che ha denunciato la situzione spiacevole che lui e la sua famiglia stanno vivendo a causa della vicenda del gratta e vinci: “Noi ci esterniamo da questa cosa, la Procura sta facendo delle indagini, ma noi non entriamo in questa vicenda. I miei figli stanno ricevendo attacchi e insulti: noi ci distacchiamo da questa realtà, la magistratura darà la propria verità, noi non risponderemo più a nessuna domanda ma lasciateci lavorare, lasciate lavorare questa famiglia”.

Nel frattempo, le ultime indiscrezioni parlano di una prova schiacciante che l’anziana signora avrebbe per dimostrare una volta per tutte di essere la vera proprietaria del biglietto: si tratterebbe di una foto del ticket vincente che la 70enne avrebbe inviato al figlio subito dopo la vincita, per assicurarsi di essere stata davvero baciata dalla fortuna. L’immagine è custodita nel suo cellulare. Ma ormai il tabaccaio si è pentito: il suo legale adesso cerca altre strade per tentare di salvare il salvabile. Si attendono ulteriori sviluppi.

Leggi anche: Gratta e Vinci rubato, trovato il tabaccaio in partenza: “Il ticket è in una banca a Latina, ma è mio”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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