Covid, morta bambina di 11 anni a Palermo. Aveva una patologia rara e genitori no vax

Muore la bambina di 11 anni a Palermo, dopo aver contratto la variante Delta del virus. Era affetta da una malattia metabolica rara congenita.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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A Palermo morta bambina di 11 anni. Da molti giorni era ricoverata all’ospedale pediatrico Di Cristina, nel reparto di terapia intensiva Covid.

A riportare la notizia il sito Insanitas, specificando che la piccola aveva contratto la variante Delta del virus ed era stata contagiata dalla sorella, di ritorno da una vacanza in Spagna. Anche i genitori sono risultati positivi al Covid e non erano vaccinati.

Per la piccola, essendo già affetta da una malattia congenita rara, le è stato fatale contrarre il virus. Migliorano invece le condizioni del bimbo di due mesi, positivo al Covid e ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cervello di Palermo.

Morta bambina di 11 anni: aveva malattia metabolica rara

morta bambina di 11 anni_ospedale

Morta bambina di 11 anni, che aveva contratto il Covid a Palermo. Dopo aver contratto il virus è stata trasferita in ospedale e le sue condizioni si sono progressivamente aggravate, tanto da dover ricorrere alla respirazione artificiale.

La piccola da circa dieci anni era in cura proprio nell’ospedale dove è deceduta, a motivo della malattia metabolica rara di cui era affetta fin dalla nascita.

Inoltre nessun componente della famiglia era stato vaccinato, tanto che il presidente della Regione Musumeci aveva dichiarato “Sono no vax”, sottolineando l’importanza della campagna vaccinale per prevenire le forme più gravi della malattia.

Morta bambina di 11 anni. Fanella: “Nei soggetti fragili i familiari siano immunizzati”

Anche Desiree Farinella, referente sanitario dell’ospedale Di Cristina, si è espresso riguardo alla questione, ribadendo l’importanza della vaccinazione non solo per se stessi ma come forma di tutela per i propri familiari, soprattutto quelli più fragili:

I bambini e i soggetti fragili saranno protetti solo quando si svilupperà l’immunità di comunità. Ricordiamo che si possono vaccinare tutti i bambini dai 12 anni in su, sia presso la nostra struttura dedicata ai bambini che presso i centri vaccinali.

In caso di soggetti fragili che non possono vaccinarsi è necessario che i nuclei familiari siano immunizzati a loro protezione.

Leggi anche: Chi era Marco De Veglia, il manager no vax morto di Covid a Miami

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