Israele chiede all’ONU tutte le sanzioni possibili per l’Iran: qual è stata la risposta?

Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, condanna gli attacchi di Israele e dell'Iran, invocando alla massima moderazione: "Ora è il momento di smorzare le tensioni e di fare un passo indietro dal precipizio".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Secondo il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, il Medio Oriente si trova attualmente “sull’orlo del baratro”. Questa è la sua opinione, espressa durante un nuovo incontro straordinario del Consiglio di Sicurezza, convocato nella giornata di ieri da Malta, ― che ha ora la presidenza di quest’ultimo ― in merito all’attacco dell’Iran a Israele avvenuto lo scorso fine settimana.

A invocare tale riunione è stato lo stesso Israele, in particolare Gilad Erdan, ambasciatore israeliano all’ONU, come riporta ANSA: “Confermo la richiesta di Israele di convocare un Consiglio di sicurezza immediatamente per condannare in modo inequivocabile l’Iran per le gravi violazioni” e ha chiesto “tutte le sanzioni possibili” contro l’Iran, poiché “l’escalation senza precedenti di ieri sera mostra cosa succede quando gli avvertimenti non sono ascoltati”.

L’ambasciatore americano, Robert Wood, si è mostrato d’accordo con le parole di Erdan, dichiarando: “Nei prossimi giorni discuteremo con i nostri partner nuove misure punitive per rendere l’Iran responsabile in accordo con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e per ora vogliamo la condanna dell’attacco dell’Iran a Israele”.

Guterres, invece, invita a mettere in campo una “massima moderazione”, per evitare un’ulteriore escalation del conflitto: “I popoli della regione stanno affrontando il pericolo reale di un devastante conflitto su larga scala. Ora è il momento di smorzare le tensioni e di fare un passo indietro dal precipizio. Abbiamo la responsabilità condivisa di coinvolgere attivamente tutte le parti interessate per prevenire un’ulteriore escalation”. Non ha, infine, mancato di sottolineare:Né la regione né il mondo possono permettersi altre guerre“.

Perché l’Iran ha attaccato Israele?

L’attacco dell’Iran, avvenuto nella tarda serata di sabato 13 aprile con oltre 300 missili e droni, ha destato nuovi timori in merito a una controffensiva che potrebbe essere pianificata da Israele.

Ma perché l’Iran ha deciso di mettere in atto tale azione? Si è trattato di una risposta a un attacco aereo mortale del 1 aprile contro l’edificio del consolato di Teheran a Damasco, nella capitale, di cui il colpevole sembra essere proprio Israele. Hanno qui perso la vita sette Guardie rivoluzionarie iraniane, motivo per cui l’Iran ha dichiarato di aver attaccato per “legittima difesa”.

Cos’altro ha rivelato il segretario dell’ONU in merito all’attacco iraniano?

Il segretario generale dell’ONU Guterres, durante la riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza a New York ha ribadito la sua ferma condanna sia all’attacco israeliano a Damasco sia quello iraniano contro lo stesso Israele, sottolineando quanto sia necessario “evitare qualsiasi azione che possa portare a grandi scontri militari su più fronti in Medio Oriente”.

Guterres, infatti, ha ricordato come lo Statuto dell’ONU “vieta l’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualunque stato e vige inoltre il principio dell’inviolabilità delle sedi diplomatiche e consolari e il personale deve essere rispettato”.

Inoltre, ha invocato a un “cessate il fuoco umanitario”, in quanto “I civili stanno già sopportando il peso maggiore e pagando il prezzo più alto. Abbiamo, quindi, la responsabilità condivisa di lavorare per la pace. La pace e la sicurezza regionale e globale vengono compromesse di ora in ora”.

Leggi anche: Attacco Iran a Israele: qual è la posizione dell’Italia

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Ilaria De Santis
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Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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