Giada Tognocchi sfida la disabilità: la carrozzina, la passione per il fioretto e il sogno della scherma

Chi è Giada Tognocchi, giovane vicecampionessa nazionale paralimpica: dalla vittoria a Busto Arsizio nel 2018 al sogno di vincere gli assoluti di scherma.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Giada Tognocchi è la giovanissima vicecampionessa nazionale paralimpica, affetta dalla nascita da una grave malattia neuromuscolare. Nata a Pietrasanta, nella provincia di Lucca, la 25enne ha sempre avuto la passione per lo sport, come racconta a “Startupitalia”: “Ho sempre amato lo sport, ma in Versilia, per una persona costretta su una sedia a rotelle non è per niente facile praticarlo, soprattutto perché mancano le strutture. Il caso ha voluto che a Pisa incontrassi un maestro di scherma che mi propose di provare questa disciplina. […] da quando ho iniziato è stato amore a prima vista”.

Tra i traguardi si annoverano la prima medaglia, di bronzo, a Busto Arsizio, nel 2018, un altro bronzo di spada ai primi campionati italiani nel 2019 a Palermo, e nel 2022, quando ha conquistato i primi posti alla prima prova nazionale a Fermo. Ha poi aggiunto: “Nel 2023 ero partita forte, con una doppia vittoria alla prima prova nazionale a Siena, poi a Busto Arsizio con i 2 primi posti, nella spada e nel fioretto, e poi i campionati italiani”.

Due anni fa, però, Giada Tognocchi, a seguito di un intervento chirurgico ha rischiato la vita, ma non si è mai arresa e continua a collezionare importanti vittorie.

Giada Tognocchi, la pandemia e il recupero post-intervento

La scherma è stata per Giada Tognocchi una fedele compagna di viaggio oltre che una sfida sotto ogni aspetto: Sottoponevo il mio corpo a un continuo stress, la malattia mi presentava sempre nuove difficoltà. Ma sono riuscita a superare i momenti più difficili cercando i dettagli da poter migliorare. La scherma mi ha riempito quel vuoto di cui avevo paura e mi ha dato le risposte che in quel momento cercavo, soprattutto durante l’adolescenza”.

Giada Tognocchi, oltre alla spada, pratica anche il fioretto, ma non nasconde che ha dovuto affrontare alcune difficoltà, soprattutto durante il periodo dell’emergenza pandemica: Il momento più difficile, a livello psicologico, è arrivato con la pandemia, perché non si sapeva quando ci sarebbero state le gare e per le persone portatrici di handicap prendere il Covid era molto rischioso”.

Lo scorso ottobre, inoltre, come già accennato la giovane vicecampionessa paralimpica ha subìto un’importante operazione, in seguito a cui ha avuto delle gravi complicazioni:Sono andata in arresto respiratorio. Ho avuto paura di non poter riuscire a tornare in pedana e non sapevo se il mio fisico avrebbe ancora retto. La convalescenza mi ha lasciato delle conseguenze non da poco, con cui tutt’oggi devo fare i conti e che implicano una facile apnea”.

Quali sono gli obiettivi futuri?

Nonostante un recupero non facile e la mononucleosi, Giada Tognocchi pensa già alle prossime gare ed ecco qual è il suo sogno: “Spero di vincere gli assoluti. Vorrei continuare a lavorare su entrambe le armi e quest’anno punto a piazzarne una per, poi, arrivare allo stesso livello anche con l’altra. […] Si dovrebbe insegnare ai bambini a capire che non è una carrozzina, né una protesi, né un ausilio a dare dei limiti, ma che si può fare tutto in maniera diversa”.

Leggi anche: Bebe Vio, la mamma Teresa: “Dopo la meningite ora siamo noi che incoraggiamo gli altri”

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