Pisa, Meloni alle Forze dell’Ordine: “Indaghiamo per far emergere errori o abusi”

Giorgia Meloni incontra oggi i rappresentanti dei sindacati delle Forze dell'Ordine: "Sacrosanto il diritto di manifestare, ma anche quello di rispettare le regole. Vogliamo capire insieme cosa si può fare per una migliore gestione dell'ordine pubblico".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Giorgia Meloni è stata oggi a colloquio con i rappresentanti dei sindacati delle Forze dell’Ordine a Palazzo Chigi per discutere del nuovo pacchetto sicurezza e sul rinnovo del contratto di lavoro. In quest’occasione ha poi voluto chiarire, ancora una volta, le sue posizioni in merito agli scontri di Pisa e Firenze avvenuti tra le Forze di Polizia e gli studenti, di cui alcuni sono rimasti feriti.

Come riportano “Adnkronos” e “Repubblica”, la premier ha, però, voluto rassicurare: Nel 97% delle manifestazioni che si sono svolte in questi mesi non c’è stata alcuna criticità. Solo nel 3% dei casi ve ne sono riscontrate alcune e questo dimostra l’ottima gestione dell’ordine pubblico e la vostra capacità di proteggere i siti sensibili”.

Giorgia Meloni ha ritenuto necessario sottolineare questi dati in quanto ritiene che sia stata ingiusta “la sistematica campagna di denigrazione” a cui le Forze dell’Ordine sono state sottoposte a seguito degli avvenimenti di Pisa e Firenze.

Giorgia Meloni e il punto sulle manifestazioni a Pisa e Firenze

La premier Meloni vuole mettere a tacere le polemiche che si sono susseguite in questi giorni, in seguito agli scontri e ha oggi sostenuto a Palazzo Chigi quanto sia necessario attenersi alle regole:

Non esiste solo il diritto a manifestare, che nessuno mette in discussione, ma esiste anche il dovere di rispettare delle regole, che sono state fissate e più volte sono state ritenute conformi alla Costituzione per ridurre i rischi di incidenti.

Il rispetto delle regole è democrazia, chi lo nega sta barando.

Le manifestazioni vanno comunicate per dare modo a voi di calibrare le forze in campo e i mezzi da adoperare.

Ha poi spiegato che il non rispetto delle norme ostacola il lavoro e l’operato delle Forze dell’Ordine: “È ovvio che se, come è di recente accaduto per più di una protesta, gli organizzatori non danno alcuna comunicazione, questo aumenta le vostre difficoltà, qualunque sia l’età di partecipanti”.

Giorgia Meloni ha, inoltre, sottolineato qual è il duplice ruolo principale del Questore, in questi particolari casi: Quando il responsabile dell’ordine pubblico, cioè il Questore, detta prescrizioni sullo svolgimento della protesta, per esempio tenendo a distanza da obiettivi sensibili, lo fa non per negare il diritto a manifestare, ma per garantirlo al meglio, e al tempo stesso per non negare diritti egualmente sanciti dalla Costituzione”.

Cosa è necessario fare per garantire più sicurezza nell’ordine pubblico?

La premier Meloni ha precisato durante l’incontro con i rappresentanti dei sindacati delle Forze dell’Ordine che il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il Capo della Polizia, Vittorio Pisani, stanno dimostrando una piena collaborazione “con l’autorità giudiziaria per far emergere errori o abusi”.

Non solo Piantendosi e Pisani, ma, stando a quanto detto dalla presidente del Consiglio, tutto il Governo aspetta di ricevere proposte da parte delle stesse Forze dell’Ordine, affinché possa dare il suo contributo significativo, scongiurando il rischio di ulteriori scontri: “Vogliamo capire insieme cosa si può fare per una migliore gestione dell’ordine pubblico”.

Leggi anche: La lettera di una prof agli studenti di Pisa: “Scusateci, non siamo riusciti a proteggervi”

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