Salento, accesso alle spiagge per i bambini con autismo: per loro la quarantena è un trauma

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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L’isolamento sociale della quarantena è una dura prova per tutti, anche per chi ha una psicologia stabile e un carattere forte. A pagare caro, e spesso inconsciamente, lo scotto di questa situazione sono i bambini. Senza la possibilità di correre e giocare all’aperto, senza gli amici di scuola e la complicità dei nonni, la quarantena chiusi in casa pesa molto. L’isolamento può essere un trauma per soggetti affetti da patologie gravi, per i bambini con disabilità intellettiva e con il disturbo dello spettro autistico. Si rischinoa atti di autolesionismo.

A Salve nel Salento, accesso alle spiagge comunali

Interessante l’iniziativa del Comune di Salve, in provincia di Lecce, dove il sindaco Francesco Villanova ha disposto una deroga alle limitazioni previste dall’attuale emergenza sanitaria concedendo la possibilità di accesso alle spiagge alle persone affette da autismo e da altre problematiche psichiche, con un famigliare. Sui social, il sindaco ha scritto che:

L’idea di offrire alle persone diversamente abili la possibilità di assaporare la dolcezza delle giornate primaverili all’aria aperta, sul manto dorato della nostra costa, nasce da un autentico sentimento di fratellanza, di reciproco affetto, da un saldo legame con l’immensa famiglia umana.

Leggi anche: La prolungata chiusura delle scuole può avere effetti dannosi sui bambini

Il valore della condivisione

Le parole del sindaco di Salve affidate ai social sono una forza di superamento di ogni disuguaglianza, anche in una condizione paritaria come l’emergenza sanitaria da coronavirus che ci ha colti tutti all’improvviso chiusi in casa, in un tempo sospeso. Emerge il valore della condivisione anche nel dovere di amministrare una comunità, e infatti il primo cittadino Villanova afferma:

Amministrare, ne sono da sempre convinto, vuol dire esprimere sensibilità e condivisione, istituzionalizzando scelte solidali e socialmente giuste. Quando si lavora con e per gli altri, nessuno ostacolo è insormontabile. Avanti tutta, dunque. A piccoli grandi passi verso il superamento di ogni diseguaglianza.

Leggi anche: La solitudine, quel bene condiviso che è patrimonio di tutti   di Catiuscia Ceccarelli

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