Otto anni fa moriva Pino Daniele, il dolore della figlia Sara: “Ho perso il mio punto di riferimento”

A piangere Pino Daniele, a 8 anni dalla morte, è la famiglia, una su tutti la figlia Sara, che ieri ha dedicato al padre un lungo post su Instagram.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Sara Daniele ricorda il padre scomparso nel 2015. Il 4 gennaio di otto anni fa moriva Pino Daniele e, con lui, se ne andava un’indimenticabile pagina della storia della musica italiana. La sua dipartita ha segnato un vuoto incolmabile, certo, ma ha anche lasciato in eredità un repertorio preziosissimo e da custodire, fatto di canzoni che sono piccoli gioielli sempre innovativi e originali.

Oggi a sentire la mancanza del cantautore napoletano sono ovviamente i suoi affezionatissimi fan, che non possono non lasciarsi travolgere da un moto di familiarità e nostalgia ogni qual volta risuona uno qualsiasi dei suoi capolavori. Ma a piangere Pino, dopo otto lunghi anni, è pure la famiglia, una su tutti la figlia Sara Daniele, che proprio ieri, in occasione dell’anniversario di morte del padre, gli ha dedicato un post su Instagram intriso di quel dolore ancora così vivo e presente nonostante il tempo.

Il ricordo di Sara Daniele a 8 anni dalla morte del padre: “Mi manchi sempre”

Sara Daniele, nata dall’unione tra Pino Daniele e Fabiola Sciabbarrasi, oggi ha 26 anni. Ha perso il padre quando ne aveva appena 18. Proprio alla giovane, il cantautore aveva dedicato nel 2001 l’omonima canzone “Sara”, divenuta presto un capolavoro della musica italiana. All’interno di un lungo post su Instagram, Sara Daniele, accanto alla foto di un bigliettino scritto dal padre (in cui si legge “io vi sono sempre vicino anche quando sono fuori”) e ad un’altra di un loro abbraccio, ha scritto:

Sono già passati 8 anni? A me sembra un’eternità. Non sono mai stata brava con le parole, penso sia l’unica cosa che non ho preso da te. Mi capivi solamente con uno sguardo, ti bastava guardarmi e trovavi sempre la parola giusta da dirmi in quel momento.

Mi manchi sempre. Il 4 gennaio 2015 è stato il giorno in cui ho perso il mio punto di riferimento, l’uomo della mia vita. Ti cerco ancora anche se non ti vedo e non penso che smetterò mai. “Io vi sono sempre vicino anche quando sono fuori”. Lo spero Pà.

Napoli ricorda l’amato Pino Daniele, tra tour guidati e omaggi gastronomici

Non solo Sara Daniele: ieri per le strade di Napoli, invase di turisti, molti cittadini hanno celebrato il ricordo dell’amato Pino. Sono stati organizzati per le vie della città appositi tour guidati nei luoghi del cantautore, con in sottofondo le sue canzoni: da Piazza Plebiscito ai vicoli con il suo murales, dal suo primo palcoscenico di Santa Maria la Nova a largo Ecce Homo, dove è esposta la sua prima chitarra.

Molti affezionati si sono ritrovati per celebrare Pino Daniele allo storico Gran Cafè Gambrinus, che per l’occasione (come ogni anno) ha offerto gratuitamente il “Pinuccio”, una creazione nata dalla rivisitazione di una ricetta originale del locale tutta dedicata al cantautore. Si tratta di un dolce a forma di cono che alla base ha una sfogliatella riccia con cioccolato bianco, panna, ricotta, pan di spagna e, nella parte superiore, presenta invece una copertura di cioccolato scuro. Un piccolo omaggio che rende ancora più “dolce” il ricordo di Pino.

Leggi anche: Madame: “Io vittima della paura dei miei genitori. Farò tutti i vaccini”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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