Stop all’obbligo di accettare bancomat sotto i 30 euro: cosa cambia dopo la manovra

Con la manovra il Governo elimina l'obbligo di accettare i piccoli pagamenti con carte e bancomat, stabilito lo scorso giugno. Vediamo cosa succede adesso.

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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Stop all’obbligo, per i commercianti, di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito per pagamenti sotto i 30 euro. Anche questa norma, che ridimensiona i pagamenti con il Pos, compare all’interno della manovra approvata in Consiglio dei ministri martedì.

Dallo scorso 30 giugno commercianti e professionisti erano tenuti ad accettare i pagamenti elettronici tramite Pos, micro-transazioni comprese, pena una sanzione pecuniaria di 30 euro, a cui va aggiunto il 4% del valore della transazione per cui è stato rifiutato il pagamento non in contanti. Tuttavia, dopo l’esenzione per i tabaccai sulle marche da bollo, ecco che arriva una nuova norma che non dispiacerà ai commercianti. Vediamo cosa succede nell’immediato e cosa cambierà in seguito.

Le proteste dei commercianti No Pos

Le sanzioni per coloro che rifiutavano di accettare pagamenti con bancomat erano state introdotte con il decreto legge n. 36. Tutto questo rientrava come uno degli obiettivi previsti dal Recovery Plan, da centrare a giugno 2022.

Tuttavia, l’obbligo in vigore non ha reso contenti i commercianti. Da qui è nato il fronte degli oppositori ai pagamenti elettronici per non “ingrassare” le banche. Altri hanno polemizzato sul costo per l’affitto del Pos. Parallelamente, si sono accumulati i racconti di categorie che rifiutavano di usare il Pos, primi fra tutti i tassisti.

Bancomat, a quanto ammonta la commissione

Secondo uno studio su La Stampa, la commissione media pagata è dello 0,9%. Lo 0,54% finisce ai circuiti internazionali come Visa o Mastercard. Il resto è delle banche italiane.

Per i piccoli esercenti il conto ammonta all’1,32%. Lo 0,78%, in questo caso, finisce agli istituti di credito.

Pagamenti con bancomat: cosa succede adesso

Secondo quanto previsto dalla bozza della manovra approvata in consiglio dei ministri, sono però in arrivo delle esenzioni per i pagamenti sotto i 30 euro. Secondo quanto previsto dalla manovra approvata in Cdm il ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilirà entro giugno (180 giorni):

I criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse.

Nel frattempo “sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni”. Queste ultime prevedevano, per chi non accettava pagamenti con bancomat, un fisso di 30 euro più il 4% della transazione negata.
Di conseguenza i commercianti potranno rifiutare i pagamenti con carta se inferiori a 30 euro, senza rischio di essere sanzionati. La sospensione delle multe dovrebbe diventare effettiva una volta che la manovra di bilancio sarà legge, probabilmente da gennaio.

Leggi anche: Manovra, misure per 35 miliardi: “L’Italia riparte”

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