Emanuel Cosmin Stoica spiazza Fedez: “Cosa diresti a tuo figlio vedendo una persona disabile”

Emanuel Cosmin Stoica intervistato da Fedez e Luis Sal a Muschio Selvaggio spiazza i conduttori per il suo modo di parlare e affrontare la disabilità.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Emanuel Cosmin Stoica è un TikToker affetto da SMA che conta oltre 193mila followers. Sulla sua pagina social racconta gioie e dolori della sua vita in carrozzella, e con autoironia si auto definisce ‘Il King della 104’.

Ospite del podcast Muschio Selvaggio ha spiazzato i conduttori con la sua ironica intelligenza. Dal suo modo di esporsi si evince come la disabilità, se vissuta con maturità, da debolezza può divenire un punto di forza. E Stoica ne è un esempio, con i suoi 28,8K di follower su Instagram che lo seguono e lo vedono come modello a cui ispirarsi.

Emanuel Cosmin Stoica a Muschio Selvaggio: l’ironia regna sovrana

Emanuel Cosmin Stoica, classe ’99, è uno studente di Giurisprudenza a Torino, oltre a occuparsi di attivismo e diritti. È presidente di Educivica, associazione che si occupa di educazione civica. Ospite di Muschio Selvaggio, con i conduttori ha ironizzato su diversi argomenti e questioni. Quando Fedez ammette di non utilizzare più jet privati perché “inquinato e rompono le scatole”, Stoica risponde:

Usa la scusa della disabilità, io sono costretto a prenderli, perché sui voli di linea la mia carrozzina andrebbe in stiva.

E ancora alla domanda del rapper sulla necessità o meno dell’assistenza sessuale per disabili, anche lì la sua ironia è lampante:

Beh, servirebbe anche un’assistenza affettiva, ma per il resto siamo un po’ degli ‘sugar daddy’, no? La pensione c’è, siamo in fin di vita…

Emanuel Cosmin Stoica: “Cosa diresti a tuo figlio vedendo per strada una persona disabile?”

Il momento topico è arrivato quando lo stesso Emanuel pare mettere in difficoltà il marito di Chiara Ferragni. Alla domanda: “Cosa diresti a tuo figlio vedendo per strada una persona disabile?” Fedez risponde, tentennando:

È già successo sicuramente, ma non ricordo bene cos’ho detto…

Probabilmente direi che è una persona meno fortunata.

Stoica ribatte, concludendo: “Dillo in maniera scherzosa, dì che è stanco e gli fanno male le gambe”. Non vi è questione il cui filo rosso dell’ironia non possa essere utilizzato per far sì che si abbattano quei muri di pietismo, che a volte le stesse persone con disabilità erigono. La chiave giusta è quella usata da Stoica.

Emanuel Cosmin Stoica: “Non cadere nella banalità di dare una escort ai disabili”

Abbiamo intervistato Emanuel, dopo l’esperienza a Muschio Selvaggio, chiedendogli cosa ne pensa in merito all’assistenza affettiva, di cui ha accennato esserci la necessità, e come dovrebbe essere. Stoica racconta in esclusiva a Il Digitale il suo punto di vista:

Penso che debba sicuramente esistere un’assistenza sessuale e affettiva in Italia, ma non bisogna cadere nella banalità del dare una escort ai disabili.

Bisogna comprendere che esistono persone con disabilità che non riescono ad avere una vita sociale attiva e assistenza affettiva non vuol dire solo “fare sesso”, ma anche poter scambiare dei momenti intimi in compagnia.

Emanuel però è consapevole che anche questo servizio potrebbe avere delle ripercussioni negative:

D’altro canto però ci sono persone con disabilità che hanno già una vita sociale e sessuale attiva. Ecco, un servizio del genere ho paura che possa scoraggiare alcune persone con disabilità dal provarci con una ragazza, o un ragazzo.

Una riflessione importante sulla disabilità

Abbiamo chiesto a Emanuel se gli sia piaciuto quello che ha detto Fedez, in merito alla risposta da dare al figlio se per strada vedesse un disabile, il quale ci ha fornito un’interessante riflessione sul tema:

La risposta di Fedez in merito alla risposta da dare al figlio la possiamo anche prendere per giusta. In fondo siamo tutti più sfortunati di Fedez e suo figlio.

Però la sua risposta ci ha fatto capire che c’è una grossa barriera culturale da abbattere. Perché si pensa che le persone con disabilità siano sfortunate.

Non è vero, e non lo dico per la pensione. Lo dico perché la fortuna non sta nel camminare ed essere autonomi, ma bensì nel poter vivere la propria vita divertendosi e facendo ciò che si adora.

Leggi anche: Emanuel Cosmin Stoica: “Ho sconfitto i pregiudizi sulla disabilità con l’ironia”

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