giovedì, 16 Ottobre 2025
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L’Italia è tutta zona rossa: “Vietati tutti gli spostamenti”

L’Italia è tutta zona rossa, tutti devono rimanere a casa salvo motivi lavorativi e di salute. Sono vietati tutti gli spostamenti, non solo dunque in Lombardia e nella 14 province ma in tutte le regioni italiane, comprese le isole. Il sistema sanitario è ormai al collasso e l’Italia deve sacrificarsi per salvare vite umane. Le misure sono nel DPCM che andrà in Gazzetta ufficiale questa stasera e entrano in vigore domani mattina. Confermate scuole chiuse fino al 3 aprile.

Le nuove restrizioni anti-coronavirus

Queste le dichiarazioni di Conte di qualche minuto fa durante la conferenza stampa in diretta da Palazzo Chigi:

Vi comunico che abbiamo adottato una nuova decisone come Governo. Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, ho la massima comprensione per tutti gli Italiani. Purtroppo tempo non ce n’è. I numeri ci dicono che stiamo avendo un aumento dei contagi e delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate. Ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia, dei nostri cari, dei nostri genitori e dei nostri nonni. dobbiamo fare subito. Ci riusciremo solo se ci adatteremo tutti a misure più stringenti. Per riuscire a contenere il più possibile l’avanzata del coronavirus. Per questo sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione #iostoacasa.

Non sono consentiti gli spostamenti

Continua il premier Conte:

Non ci sarà più una zona rossa. Ci sarà l’Italia, un’Italia zona protetta. Da evitare gli spostamenti a meno che non siano motivati da 3 specifiche circostanze: per necessità, per lavoro o per motivi sanitari. Aggiungiamo divieto di assemblamento all’aperto e in locali aperti al pubblico. Non ci possiamo permettere più queste occasioni di aggregazione che diventano occasioni di contagio. Sono consapevole della gravità ma sono costretto a intervenire in modo più deciso per proteggere tutti noi. E soprattutto le persone più fragili. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia, è il momento della responsabilità. Noi tutti abbiamo una responsabilità.

Leggi anche: Coronavirus, siamo vicini al vaccino    

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