Caserta, 18enne promessa della boxe muore accoltellato in una rissa in pieno centro

Una nuova rissa ha sconvolto stanotte il centro di Caserta: una coltellata ha ucciso Gennaro Leone, pugile 18enne. Individuato il responsabile dell'omicidio.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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18enne muore accoltellato in una rissa. Una vera e propria tragedia quella che si è consumata nella notte a Caserta, quando Gennaro Leone, pugile di 18 anni di San Marco Evangelista, è stato ucciso in una rissa in pieno centro da una coltellata. Il decesso del giovane avverrà poco dopo il ricovero all’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta: troppo grave la ferita alla gamba, troppo il sangue perso. Stando alle prime ricostruzioni dei Carabinieri del comando provinciale di Caserta, Gennaro sarebbe rimasto coinvolto in una lite in Via Vico, nel centro storico del capoluogo.

Si tratterebbe della classica rissa tra giovani, nata forse per uno sguardo di troppo, ma il movente è ancora in fase di accertamento. Inizialmente a fronteggiarsi erano due ragazzi, poi si aggiungeranno allo scontro gli amici dell’uno e dell’altro. Sarà a questo punto che un ragazzo, residente nell’hinterland di Caserta, tirerà fuori un coltello a serramanico. La coltellata ha raggiunto Gennaro Leone alla coscia attorno alla mezzanotte.

Immediato il soccorso dei passanti e di due amici. La corsa d’urgenza in ospedale sarà vana: il 18enne arriverà al Pronto Soccorso e morirà all’alba per arresto cardiocircolatorio provocato dalla perdita eccessiva di sangue. Così sono state avviate le indagini e il responsabile dell’omicidio è stato già individuato: si tratterebbe di un coetaneo della vittima, che presto potrebbe essere fermato su disposizione dell’autorità giudiziaria. La strada dell’aggressione è sorvegliata dalle telecamere dei negozi e i filmati sono stati prontamente acquisiti dagli investigatori. L’indagine è coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

18enne muore accoltellato in una rissa: era una promessa della boxe. 3 comunità in lutto

18enne muore accoltellato in una rissa: era una promessa della boxe. 3 comunità in lutto
Gennaro Leone e il coach Antonio Coppola

La rissa che è scoppiata stanotte nel cuore della movida casertana ha portato Gennaro Leone alla morte. Un colpo fatale all’arteria femorale e il decesso del giovane tre ore dopo l’aggressione. Non si può morire così a 18 anni, per una rissa nata per futili motivi: questo è il pensiero di tutti oggi a Caserta. Ma Gennaro Leone non ce l’ha fatta. Il ragazzo era originario del comune casertano di San Marco Evangelista e praticava pugilato a Mercianise (Tixon Team), seguito dal maestro Antonio Coppola. Era piuttosto noto all’interno del movimento boxistico giovanile italiano.

Gennaro era considerato una promessa della boxe provinciale e non solo: con la sua palestra aveva gareggiato in categorie giovanili ottenendo ottimi risultati. Sono tre le comunità in lutto per la tragica morte del 18enne: San Marco Evangelista, dove Gennaro risiedeva, San Nicola la Strada, città d’origine della famiglia, e Caserta, dove coltivava la sua passione per la boxe. Sulla vicenda continuano a indagare senza sosta i Carabinieri, guidati dal capitano Pietro Tribuzio.

18enne muore accoltellato in una rissa: il “nuovo Bronx” di Caserta

Da tempo gli abitanti di Caserta hanno paura di uscire la sera. Le risse avvengono in pieno centro, di fronte all’incredulità dei residenti. L’ultima, prima di quella che ha ucciso Gennaro, è stata violentissima e risale ad appena due giorni fa: lo scontro ha coinvolto anche alcune donne e ha avuto luogo nella centralissima via Roma. Ma nell’ultimo mese episodi simili si sono susseguiti a cadenza giornaliera (e preoccupante). Il centro, stando alle testimonianze degli abitanti, si è praticamente trasformato in un nuovo Bronx e l’amministrazione comunale non sembra preoccuparsene.

Alla fine, in questo clima di violenza e mancanza di sicurezza, qualcuno avrebbe prima o poi perso la vita. Ed è toccato a Gennaro Leone. Inutili gli sforzi dei medici che hanno disperatamente provato a salvargli la vita. Il dolore dei familiari del 18enne è inconsolabile: le loro preghiere per un miracolo, che hanno risuonato per tutta la notte nell’ospedale casertano, sono state vane. Gennaro non è che un’altra vittima della movida violenta in una città violenta. Forse, adesso, si farà finalmente qualcosa.

Leggi anche: Vanessa Zappalà: le responsabilità di uno Stato che non tutela le donne perseguitate e uccise dagli ex

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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