Mai più violenza sulle donne, tutte le novità del nuovo disegno di legge: “Interventi severi”

Nella serata del 7 giugno, il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sulla violenza contro le donne e, con esso, alcune importanti novità.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Nella serata del 7 giugno, il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo disegno di legge sulla violenza contro le donne e, con esso, alcune importanti novità, col fine di dare una stretta alle norme sulla questione.

Tra queste, figurano l’introduzione dell’applicazione automatica del braccialetto elettronico, di una distanza minima di 500 metri in caso di divieto di avvicinamento alla vittima e di 30 giorni di tempo per le richieste di misure cautelari dei Pm e per la loro applicazione da parte dei Gip. Misura, quest’ultima, che sancisce la priorità nella trattazione dei processi relativi alla materia.

Ddl sulla violenza contro le donne, Nordio: “Ma serve un’operazione culturale per eliminare reati odiosi”

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva anticipato nel question time quanto la problematica della violenza contro le donne fosse “prioritaria” per il Governo e aveva promesso in questo senso “interventi estremamente severi”. D’altronde, i numeri sono sempre più allarmanti e parlano di quasi 50 donne uccise in sei mesi. Dopo l’approvazione del ddl da parte del Cdm, il Guardasigilli aveva affermato:

Per quanto elevate e irrogate rapidamente, le pene non costituiscono mai una deterrenza assoluta, soprattutto in questo tipo di reati. Solo con un’operazione culturale possiamo iniziare a ridurre se non eliminare i reati odiosi: deve iniziare nelle scuole e proseguire dappertutto, anche nelle carceri.

Anche la ministra alle Pari Opportunità Eugenia Roccella ha sottolineato come la necessità sia quella di un cambiamento culturale, portando come esempio proprio il “terribile caso” di Giulia Tramontano “in cui – ha sottolineato la ministra – nessuna legge avrebbe potuto salvarla”.

Ddl violenza contro le donne: intensificato braccialetto elettronico e ampliata sorveglianza speciale

Come anticipato, il provvedimento sulla violenza contro le donne approvato in Cdm intensifica l’uso del braccialetto elettronico per tutti coloro che si trovano agli arresti domiciliari. Oggi, infatti, la misura è a discrezione del giudice, previo consenso dell’indagato. Con la nuova normativa, invece, l’applicazione diventerebbe automatica, sempre con il consenso, a meno che il giudice non lo ritenga necessario.

Non solo: è pure previsto un ampliamento dei reati in merito all’applicazione dell’ammonimento, “il cartellino giallo dell’uomo violento”, lo aveva definito la ministra Eugenia Roccella.

Introdotta pure la sorveglianza speciale per tentato omicidio, revenge porn e per la deformazione permanente dell’aspetto (aggressioni con acido). Prima scattava solo per stalking e maltrattamenti.

Ddl violenza contro le donne: aumenti delle pene. Consentito arresto in flagranza differita

Ddl violenza contro le donne: il provvedimento ha previsto aumenti delle pene per i recidivi che si macchiano di violenza, lesioni personali, violenza privata, minacce, atti persecutori, revenge porn, violenza sessuale, violazione di domicilio e danneggiamento.

Si legge: “Le pene sono aumentate se il fatto è commesso, nell’ambito di violenza domestica, da soggetto ammonito” il che vale anche se “la persona offesa è diversa da quella per la cui tutela è già stato adottato l’ammonimento”.

Il ddl consente pure l’arresto in flagranza differita, a patto che si documenti il reato con foto, video o supporti telematici entro 48 ore dal fatto. Si legge in merito: “Si considera comunque in stato di flagranza colui che, sulla base di documentazione fotografica o di altra documentazione dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulta autore, sempre che l’arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e, comunque, entro le 48 ore dal fatto”.

Ddl sulla violenza contro le donne, Roccella: “Servono magistrati specializzati”

A commento del ddl sulla violenza contro le donne, la ministra alle Pari Opportunità Eugenia Roccella ha sottolineato la necessità di formare sulla materia magistrati specializzati e sempre più preparati. La ministra ha detto:

La formazione, un percorso lungo ma necessario, perché le competenze che si devono sviluppare per affrontare in modo adeguato una cosa così specifica come la violenza contro le donne ha bisogno di formazione.

Abbiamo stabilito che il magistrato debba essere abbastanza specializzato, che questo tipo di processi siano affidati sempre agli stessi magistrati in modo che Sviluppino le competenze con una formazione sul campo.

Poi, in riferimento ai recenti casi di cronanca, la ministra Roccella ha concluso:

Questo provvedimento avviene in giorni in cui accaduti femminicidi che hanno colpito, commosso e sconvolto l’opinione pubblica, ma il provvedimento era in cantiere già da tempo. Con i ministri Nordio e Piantedosi avevamo ritenuto necessario, nonostante abbiamo una buona legislazione contro la violenza sulle donne, intervenire su alcune smagliature.

Leggi anche: “Una manifestazione di soli uomini, perché il femminicidio riguarda solo noi”: la proposta di La Russa

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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