Gli uomini partoriscono: la promessa biologica di Miroslav Djordjevic

Che gli uomini partoriscono in un prossimo futuro è l'obiettivo di Miroslav Djordjevic, chirurgo ricostruttivo urogenitale, che opera tra Stati Uniti e Belgrado.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Che gli uomini partoriscono oggi rappresenta un’utopia ma per Miroslav Djordjevic presto può divenire una realtà, realizzabile tramite il trapianto dell’utero e delle ovaie nei corpi maschili.

Molto si può dire riguardo alla sua idea, se un essere innalzandosi quasi a Padreterno, abbia un’ambizione da concepire l’essere umano come mero oggetto, manipolabile. Dal punto di vista etico ci sarebbe molto su cui obiettare.

Il chirurgo, specializzato in falloplastica e metoidioplastica, fa la spola tra tra Belgrado e New York, dove opera presso una delle migliori strutture sanitarie al mondo, il Mount Sinai, e ha portato a termine oltre 6 mila interventi.

Uomini partoriscono: l’idea del chirurgo Djordjevic

Uomini partoriscono_Djordjevic

Secondo la visione del mondo del dottor Miroslav Djordjevic, 57enne serbo e uno dei massimi esponenti al mondo di cambio di sesso, in futuro “Le donne trans potranno avere dei figli, saremo i primi“, aggiungendo che “i diritti non si possono fermare”. Un paziente uomo diventando donna sarà in grado di partorire un bambino: questa è l’idea di Djordjevic.

Nonostante la Serbia non sia molto aperta nei confronti della Comunità Lgbt+, il chirurgo nel suo studio di Belgrado riceve pazienti provenienti da ogni parte del mondo, sia da Paesi dove il cambio di sesso è legale ma con liste d’attesa troppo lunghe, come l’Italia, sia da altri dove è illegale anche ammettere la propria omosessualità, come l’Iran.

Djordjevic ha dichiarato a La Stampa:

Non ho un attimo di tregua fino a fine anno. Nel prossimo mese e mezzo opererò 35 pazienti.

Portiamo a termine tra i 150 e i 200 interventi l’anno.

Come vuole realizzare la sua idea

I pazienti di Miroslav Djordjevic, dopo l’operazione di cambio di sesso, riescono ad avere una vita sessuale normale, con degli organi sensibili, riuscendo anche a raggiungere l’orgasmo.

Il dottore ha anche in mente come poter concretamente realizzare il progetto di far partorire le donne trans, dando maggior attenzione allo spreco. In pratica l’intenzione è quella di creare un database mondiale dei candidati interessati a sottoporsi al cambio di sesso.

Partendo da una base dati il chirurgo vuole recuperare gli organi rimossi, peni, vagine, ovaie e uteri, per trapiantarli su altri pazienti.

Djordjevic e il paragone con dottor Frankenstein: cosa c’è di sbagliato se gli uomini partoriscono

Secondo il periodico Tempi il solo fatto che Djordjevic, nel dire “Farò partorire chi era uomo“, utilizzi la prima persona singolare mostra il suo voler ergersi sul trono dei destini come manipolatore della realtà. Molto ci ricorda il dottor Frankenstein, il quale pur avendo eccellenti intenzioni va a disseppellire cadaveri e crea quello che si sarebbe poi rivelato un mostro.

In seguito invece, prosegue il periodico, l’utilizzo del plurale maiestatis in “Vogliamo essere noi i primi al mondo“, pare voglia includere tutta la comunità Lgbt+, ma lascia dei dubbi su quale sia realmente il suo intento, ossia se si tratti solo di un riconoscimento personale.

I corpi dei trans, grazie alla tecnica del chirurgo, diventano come mosaici di carne da montaggio e la persona è ridotta a mero oggetto. Essere fautore o fautrice dei diritti, anche Lgbt+, non significa questo e il progetto pare rientri solo in una mira individualistica.

Leggi anche: Entro il 2030 potremmo vivere sulla Luna: le fasi previste per lo storico allunaggio

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