In arrivo un terzo vaccino a Rna: supera Pfizer e Moderna

Sviluppato un terzo vaccino a Rna, chiamato ARCT-154, che si conserva a temperatura ambiente e richiede dosi minori per essere efficace, abbattendo costi di produzione e distribuzione.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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È in arrivo un terzo vaccino a Rna, chiamato ARCT-154, che a differenza di Pfizer e Moderna potrà essere conservato a temperatura ambiente, oltre a essere in grado di autoamplificarsi.

Il vaccino è stato sperimentato dalla Arcturus Therapeutics, azienda di San Diego specializzata in tecnologie a Rna, su 17 mila partecipanti in Vietnam.

I risultati raggiunti, nella sperimentazione di fase III del farmaco anti-Covid, sono stati condivisi in una nota ufficiale dell’azienda, e mostrano come il vaccino sia risultato efficace al 55%, contro la malattia sintomatica, e al 95% nella protezione rispetto alla malattia in forma grave.

Terzo vaccino a Rna: in cosa si differenzia ARCT-154

terzo vaccino a Rna_

Deborah Fuller, esperta di vaccini presso l’Università di Washington School of Medicine, secondo quanto riportato da skytg24, ha sottolineato le particolarità del terzo vaccino a Rna sviluppato da Arcturus Therapeutics, che avrebbe la capacità di trasformare le molecole di mRNA in una polvere tale da permettere la conservazione a temperatura ambiente. Rispetto agli altri vaccini ARCT-154 riesce a rimanere più tempo nel corpo, copiando il filamento genetico presente all’interno di una cellula.

Questo farà sì che saranno necessarie dosi minori di vaccino per essere efficace, abbassando i costi della produzione e della somministrazione.

Inoltre nella composizione del farmaco vi sono alcuni enzimi che favorirebbero la replicazione della proteina Spike, in modo da favorire in pochi giorni l’eliminazione del materiale genetico virale.

Terzo vaccino a Rna: l’iter di sperimentazione

Durante i trial di sperimentazione i pazienti hanno ricevuto due dosi di vaccino da soli 5,0 mg, a distanza di 28 giorni una dall’altra, rispetto alle dosi di 30 mg e 100 mg di Pfizer e Moderna, mentre un gruppo di controllo è stato trattato con placebo.

I 43 casi gravi di Covid-19 riportati sono emersi tra gli individui del secondo gruppo, trattati con placebo. Per quanto riguardo gli effetti indesiderati sono stati riscontrati in modo equo sia tra i pazienti trattati con vaccino a Rna sia tra quelli con placebo.

Si è verificato un solo decesso tra i vaccinati, un anziano particolarmente fragile, rispetto ai nove decessi del gruppo di controllo.

Leggi anche: Quanto guadagna Pfizer dai vaccini? Gli attivisti: “È ora di sospenderne il monopolio”

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