Vermiglio (2024) di Maura Delpero trionfa con sette premi alla 70ª edizione dei David di Donatello, tra cui miglior film e miglior regia.
La pellicola si afferma come l’opera più premiata della serata, confermando la sua forza espressiva e l’armonica coesione tra profondità storica e delicatezza narrativa.
Il successo di Vermiglio
Ambientato nel 1944 in un paesino del Trentino, il film racconta la vita della famiglia Graziadei scossa dall’arrivo di un disertore siciliano durante la Seconda guerra mondiale, offrendo uno sguardo intenso sulle dinamiche familiari e sul ruolo delle donne in una società rurale e patriarcale.
Dopo il successo alla Mostra del Cinema di Venezia, Vermiglio è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2025 come Miglior Film Internazionale, consolidando la sua posizione di opera significativa nel nuovo cinema italiano.
I premi vinti nella serata di ieri, ai David di Donatello, sono sette:
- Miglior Film
- Miglior regia per Maura Delpero
- Migliore sceneggiatura originale a Maura Delpero
- Miglior autore della fotografia a Michail Kričman
- Miglior suono a Dana Farzanehpour, Hervé Guyader e Emmanuel de Boissieu
- Miglior casting a Stefania Rodà e Maurilio Mangano
- Miglior produttore a Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema in collaborazione con Charades (coproduzione con la Francia) e Versus (coproduzione con il Belgio).
L’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco, commenta con entusiasmo e ammirazione i trionfi di Vermiglio:
Vermiglio di Maura Delpero è il Miglior film dell’anno e trionfa ai David di Donatello con sette statuette.
La giuria ha premiato la limpidezza del suo sguardo e la capacità di sollecitare una memoria collettiva che intorno a questa storia è riuscita a raccogliersi e a riconoscersi in tutto il mondo.
I nostri complimenti al suo brillante talento e alla bellezza delle immagini che ha saputo creare, alla sua voce originale e nitida.
Per Rai Cinema e Cinedora, seguire il percorso di Vermiglio è stata un’esperienza di enorme complessità produttiva, già dal set con il freddo e la neve, e un cast numeroso, con molti bambini.
Ma abbiamo sempre creduto che un talento come quello di Maura Delpero ci avrebbe permesso di ottenere grandi soddisfazioni.
La Mostra del Cinema di Venezia dove il film ha vinto il Gran Premio della Giuria, la Shortlist degli Oscar come Miglior film internazionale, finalista ai Golden Globes e agli European Film Awards, solo per citarne alcuni, fino ai David di Donatello ricevuti ieri sera, rappresentano le migliori risposte a tutte le sfide affrontate.
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Maura Delpero, prima donna a vincere il premio Miglior regia ai David di Donatello

Maura Delpero è la prima donna, nella storia dei David di Donatello, a vincere la categoria Miglior regia. Un traguardo sociale arrivato un po’ tardi, ma che fa riflettere sui piccoli passi che si stanno compiendo per ridurre il gender gap e garantire pari diritti in diversi ambiti, compreso quello artistico e autorale.
Appena proclamata vincitrice da Luca Zingaretti, Maura Delpero raggiunge il palco emozionata e incredula. Il suo ringraziamento va, in particolare, ai registi del cinema documentario, perchè come afferma lei stessa:
È grazie al cinema del reale che, negli ultimi anni, c’è una maggiore pluralità di sguardi e più intersezionalità.
ha aperto le periferie del sistema. prima il cinema era po’ inaccessibile e, per esempio, una persona come me senza documentario non sarebbe qua.
ora è aperto a persone che vengono dalle periferie geografiche, da economie diverse, alle donne e questa cinquina ci dice che stiamo andando un po’ meglio.
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