Anna Foglietta è la regista del nuovo spot di Una Nessuna Centomila, la fondazione che si occupa di prevenire e contrastare la violenza sulle donne. Al centro del filmato, dal titolo È come sembra, viene raccontata una storia vera, a cui molte donne sono soggette ogni giorno.
Le immagini iniziali dello spot, infatti, riprendono la folla del concerto del Primo Maggio, dove una ragazza è stata molestata da alcuni uomini. Nel video, dunque, la finzione si sovrappone alla realtà, trattando il tema delle molestie in momenti della vita quotidiana.
La realtà si sovrappone alla finzione nello spot di Una Nessuna Centomila
Il nuovo spot della fondazione Una Nessuna Centomila vede come regista l’attrice Anna Foglietta e ha come titolo È come sembra. Vengono raccontate, quindi, vicende in cui ogni donna potrebbe essere soggetta a molestie da parte di uomini.
Sembra un caso amaramente ironico, inoltre, che le prime immagini del video siano state girate durante il concerto del Primo Maggio, fingendo degli atteggiamenti inopportuni nei confronti di una donna, mentre una vera molestia si stava verificando pochi metri più in là.
Una ragazza, infatti, ha denunciato un comportamento molesto nei suoi confronti, da parte di alcuni uomini. Anna Foglietta ha presentato così il filmato alla Casa del Cinema di Roma:
Mentre noi giravamo una finzione, in quel momento una ragazza è stata molestata da tre coetanei.
Alla fine è come se la finzione non arrivasse mai ai livelli della realtà, che è drammaticamente più urgente e fantasiosa.
Una denuncia a questi atteggiamenti da parte dell’attrice, che ha sottolineato come sia limitante e asfissiante vivere con il pensiero di poter essere vittime di molestie in ogni contesto:
Dobbiamo guardarci sempre le spalle.
Se non possiamo andare in discoteca con calma vuol dire che siamo in galera, se dobbiamo ballare in cerchio perché dobbiamo guardarci dietro.
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Di che cosa parla lo spot?

Il nuovo spot di Una Nessuna Centomila verrà proiettato prima dell’inizio dei grandi eventi musicali dell’estate 2025, organizzati dal circuito di AssoConcerti. I protagonisti sono quattro ragazzi, interpretati da Sofia Iacuitto, Nicole Rossi, Vittorio Magazzù e Lorenzo Zurzolo.
Accanto a loro, poi, Michela Cescon, Cristina Donadio, Maria Chiara Giannetta, Paola Minaccioni, Vittoria Puccini, Lidia Ravera e Giovanna Sannino. L’idea che vuol far passare lo spot è che molestare una donna è un atteggiamento da persona di poco valore.
Il video si articola in un serrato dialogo tra una ragazza e un ragazzo. Dopo aver subìto una molestia, la giovane afferma che non è la prima volta che le succede. Dal girato emerge, dunque, come le donne debbano sempre guardarsi le spalle per strada, a differenza degli uomini, perché aleggia sempre una sensazione di pericolo.
Il video termina con tutti i presenti nella scena che urlano, all’unisono, “Adesso basta!“. Foglietta ha spiegato meglio il senso dello spot:
Un racconto visivo che permetta ai ragazzi e alle ragazze di immedesimarsi, di capire cosa possono fare quando, come troppo spesso accade, si trovano al centro di una situazione ambigua o chiaramente violenta.
Anch’io ho subito molestie, più di una e non sempre ho avuto il coraggio di ribellarmi.
Il dolore che si prova quando non riesci a reagire alla violazione del tuo corpo non si può comprendere se non lo si è vissuto.
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Qual è la situazione in Italia?
Alla presentazione dello spot, Anna Foglietta si è lasciata andare ad alcune dichiarazioni inerenti alla situazione attuale in Italia, facendo un esplicito riferimento alle parole del ministro Nordio, secondo cui le donne vittime di violenze debbano proteggersi da sole:
I nostri esponenti sono anche un po’ anziani, c’è bisogno di parlare con i giovani, per capire il timore di una giovane donna di 17 anni che torna a casa la sera.
Forse il ministro Nordio non lo sa cosa prova.
Ma anch’io potrei essere vittima di violenze.
Gli esponenti della politica si informino, vengano da noi a chiedere: di certe affermazioni come quelle del titolare della Giustizia non ce ne facciamo niente, né uomini né donne.
Si è aggiunta anche la cantante Fiorella Mannoia, presidente onoraria di Una Nessuna Centomila, la quale ha affermato:
La sicurezza alle donne gliela dobbiamo dare con l’educazione, con i braccialetti che funzionano, con i finanziamenti dei centri antiviolenza.
Non dobbiamo entrare in chiesa per sentirci sicure o dentro le farmacie.
Ormai tutti aprono la bocca e dicono quello che vogliono.
Siamo in campo da sempre.
Non dobbiamo abituarci all’orrore: purtroppo ogni tre giorni viene ammazzata una donna.
Ma la nostra non è una guerra contro gli uomini e l’educazione deve iniziare sin da bambini, per imparare che la femmina non è una proprietà del maschio.
Infine, le parole di Giulia Minoli, presidente della Fondazione, la quale ha esposto l’impatto che il nuovo spot girato da Anna Foglietta ha sulle persone che lo guardano e ha sottolineato il modo in cui viene trattato il tema della violenza sulle donne:
Con È come sembra vogliamo entrare nei luoghi della musica con un linguaggio diretto, emozionale, capace di parlare ai giovani senza filtri.
Portare questo messaggio sui grandi palchi italiani significa affermare che la prevenzione della violenza sulle donne non ha confini, né orari, né stagioni: deve essere ovunque, anche dove si celebra la leggerezza.
Questo progetto nasce per interrompere il silenzio, per riconoscere che sì: a volte è proprio come sembra, per incoraggiare le donne a dire “basta!”.