“Polvere e gloria”, l’inno alla perseveranza di Andrea Bocelli e Jannik Sinner

Esce quest’oggi “Polvere e gloria”, il nuovo singolo del Maestro Bocelli con la collaborazione straordinaria di Jannik Sinner. Di che parla il brano?

Lorenzo Eugeni
Lorenzo Eugeni
Curioso, interessato alle innovazioni in ogni campo e da sempre attento al mondo dell'attualità. Informare in modo chiaro è il mio obiettivo.
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Polvere e gloria, può la musica incontrare il mondo dello sport? La risposta arriva nella nuova collaborazione musicale tra due volti simbolo dell’eccellenza italiana, Andrea Bocelli e Jannik Sinner.

Anticipato da un videoclip comparso nei giorni scorsi sui rispettivi profili social di Andrea Bocelli e Jannik Sinner, il brano scritto da Stephan Moccio, Giovanni Caccamo, Alfredo Rapetti Cheope, lo stesso Bocelli e prodotto da PPG Pierpaolo Guerrini, per Decca Records / Universal Music, è in uscita quest’oggi.

Polvere e gloria è un omaggio all’impegno necessario per raggiungere i propri obiettivi, ma allo stesso tempo anche alla bellezza del percorso, come affermato dallo stesso Maestro Bocelli:

È un inno al valore della perseveranza, alla nobiltà della fatica quotidiana che trasforma ogni passo incerto in parte di un disegno più grande.

Il significato di Polvere e gloria

Polvere e gloria è una conversazione tra generazioni, tra percorsi diversi ma guidati dalla passione.

Uno dei tenori più famosi e apprezzati al mondo e il prodigio del tennis italiano e internazionale si uniscono nella melodia, tra italiano e inglese, dove Bocelli presta la sua voce calda a versi intensi e solenni, mentre Sinner, con tono sincero, interviene esprimendo quelli che sembrano quasi pensieri ad alta voce e che suonano come appunti di vita: “All you have to do is to be yourself”, “Improve every day”, “Talent doesn’t exist, it has to be earned”.

La scelta di utilizzare l’inglese per le frasi pronunciate da Sinner viene dalla necessità di comunicare al maggior numero di persone possibile, essendo entrambi personaggi di fama mondiale.

Una canzone dalla forte carica simbolica, dove la “polvere” evoca la fatica, la terra battuta, la caduta, mentre la “gloria” è la conquista, il successo, la luce.

A dividerle c’è il percorso umano, quello che entrambi hanno vissuto e condividono, seppur in ambiti diversi. Non un semplice crossover, ma un inno all’autenticità, alle “prime volte” che segnano ogni percorso e alla libertà di essere sé stessi.

L’incontro fra due mondi diversi

Per quanto possa sembrare inaspettata, la collaborazione tra Andrea Bocelli e Jannik Sinner non nasce dal nulla. Nell’estate del 2024, il tennista era stato ospite al Teatro del Silenzio, a Lajatico, in provincia di Pisa, per l’evento Andrea Bocelli 30 – The Celebration, organizzato per celebrare i trent’anni di carriera del tenore.

Successivamente, la figlia di Bocelli, Virginia, aveva cantato You Raise Me Up e l’inno di Mameli alle ATP Finals di Torino, poi vinte proprio da Jannik Sinner.

Entrambi esempi di “fuoriclasse” italiani, e molto attivi in ambito filantropico:

  • Sinner è fondatore della Jannik Sinner Foundation, grazie alla quale viene offerto supporto ai giovani attraverso l’educazione e lo sport
  • Andrea Bocelli Foundation da anni aiuta persone in difficoltà a causa di malattie, condizioni di povertà ed emarginazione sociale e la scelta di unirsi in questo progetto comune è nata dalla reciproca stima, afferma Bocelli, aggiungendo:

Mondi diversi ma vicini nell’impegno.

Confesso di essere suo tifoso da sempre, affascinato non solo dal talento ma dalla sua umiltà e dalla forza interiore

Il videoclip, tra vecchie fotografie e campagne toscane

Il suggestivo videoclip, diretto da Gaetano Morbioli che accompagna il brano, alterna immagini inedite e private dell’infanzia e dell’adolescenza dei due protagonisti, con quelle attualissime girate nella tenuta toscana del Maestro Bocelli, che restituiscono la dimensione più autentica e intima dell’incontro: tra campi dorati e uno scenario che profuma di casa, entrambi si mostrano senza sovrastrutture.

Nelle nostre vite ci saranno molte prime volte, tutto ciò che devi fare è essere te stessoè il filo conduttore del brano, un messaggio ispirazionale accompagnato dalle immagini della carriera e dell’ascesa sportiva di Sinner.

A proposito di questa insolita collaborazione, il tennista ha poi dichiarato:

Sono molto onorato e felice di far parte di questo progetto con Andrea, che da trent’anni è una voce unica e straordinaria, bandiera del nostro paese nel mondo.

Non avrei mai potuto immaginare di sentire la mia voce in un suo brano, tutto questo è un’emozione forte.

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