Laurea ad honorem a Paola Cortellesi: “L’emancipazione femminile riguarda tutti”

Paola Cortellesi ha ricevuto la laurea ad honorem in Giurisprudenza per come ha affrontato il tema dell'emancipazione femminile nel film "C'è ancora domani". Con il suo lavoro è riuscita ad avere un forte impatto civile e culturale.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Paola Cortellesi ha ricevuto ieri, 27 novembre, la laurea magistrale ad honorem in Giurisprudenza, presso l’Università di Messina. Il motivo del riconoscimento riguarda il racconto dell’emancipazione femminile, che l’attrice ha descritto perfettamente nel film C’è ancora domani.

Una serie di intrecci ha riguardato la cerimonia, che si è svolta solo due giorni dopo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in un ateneo che ha a cuore il tema.

Lo scorso mese, infatti, l’Università di Messina ha consegnato la laurea alla memoria a Sara Campanella e proprio ieri ha dedicato il cortile del Rettorato alla 22enne e a Lorena Quaranta, entrambe ex studentesse del polo siciliano e vittime di femminicidio.

Laurea ad honorem a Paola Cortellesi

La cerimonia di consegna della laurea ad honorem in Giurisprudenza a Paola Cortellesi si è svolta presso l’Aula Magna dell’Università di Messina, con l’intento di riconoscere l’impatto civile e culturale del film C’è ancora domani.

Il motivo alla base del titolo consegnato all’attrice è la volontà di sottolineare il modo in cui Cortellesi ha affrontato temi rilevanti della storia repubblicana e dell’emancipazione femminile, unendo magistralmente sensibilità e consapevolezza giuridica nel linguaggio cinematografico.

Tra i posti a sedere nell’aula ne spicca uno vuoto, dedicato alle vittime di femminicidio, come Sara Campanella e Lorena Quaranta, alle quali è stato intitolato il cortile interno del Rettorato. Presenti anche i familiari delle due ragazze uccise.

La rettrice Giovanna Spatari ha commentato l’evento così, come riporta La Gazzetta del Sud: Non sono due eventi distinti, sono due gesti che raccontano una stessa visione, un’Università che non si limita a trasmettere sapere, ma educa alla consapevolezza, alla giustizia, alla cura dell’altro e alla libertà. Il professore Alessio Lo Giudice, invece, ha dichiarato:

Il mezzo cinematografico si è rivelato molto più efficace della lezione di un giurista nel far comprendere il senso stesso della promessa incarnata dalla nostra Costituzione, che rispetto ai diritti delle donne, seppur parzialmente mantenuta, rappresenta ancora oggi un programma da attuare.

Leggi anche: Dottorato ad honorem a Paola Cortellesi: “Un incoraggiamento al mio lavoro”

Il discorso di Paola Cortellesi

Al momento della consegna della laurea ad honorem in Giurisprudenza, Paola Cortellesi è apparsa visibilmente emozionata. Il suo discorso, quindi, è stato rivolto a tutte le donne e al mondo del cinema, attualmente in forte crisi. Ecco quanto dichiarato dall’attrice e ripreso da La Gazzetta del Sud:

Questo titolo prestigioso lo prendo in prestito per tutta la nostra categoria, che non ha titoli ma solo incarichi.

Si parla di fabbrica dei sogni, di magia del cinema, ma tutto è il risultato di un lavoro artigianale.

L’arte ci serve, è nutrimento delle nostre coscienze, rivela bellezza e conflitti, ci mostra che possiamo faticare e dissentire, mette in scena il coraggio e la capacità di fallire.

Ci racconta che non siamo soli, che è permesso cambiare idea, ci invita ad esercitare un pensiero critico e non omologato.

Questo titolo lo dedico a tutte le donne che stanno cercando il proprio spazio e il proprio valore, ai ragazzi e alle ragazze che impareranno a difendere ciò che è giusto, a credere che il racconto dell’emancipazione riguarda tutte e tutti noi.

Sono seguiti, poi, i ringraziamenti di Paola Cortellesi all’Università di Messina e a chi ha deciso di consegnarle il riconoscimento. L’attrice si è anche lasciata andare a qualche commento ironico:

Ringrazio la Rettrice Giovanna Spatari e tutta l’Università di Messina.

Sono molto emozionata.

Mi era già successo di ricevere un simile riconoscimento che già aveva suscitato anche un po’ d’indignazione.

Mi ritrovo adesso plurititolata senza aver discusso neanche una tesi.

Dedico questo riconoscimento a tutte le donne e a tutto il mondo dell’arte che è in grande crisi a causa dei continui tagli. 

Cortellesi, dunque, si riconferma essere una grande artista ma, prima ancora, una grande persona, in grado di coniugare il cinema con l’attualità, riuscendo in un prodotto dignitoso, elegante e sensibile.

Leggi anche: “C’è ancora domani” su Rai1, Paola Cortellesi: “Spero dia spunti di riflessione”

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