Si è spento ieri, 24 giugno, Alvaro Vitali. L’attore 74enne è conosciuto soprattutto per il suo ruolo di Pierino nei film dedicati al personaggio, ma nella carriera di Vitali c’è molto di più.
Con la sua comicità e il suo essere grottesco, l’attore ha preso parte a una serie di commedie e film erotici italiani, rimanendo, però, destinato a non essere mai sulla cresta dell’onda per troppo tempo.
Dal lavorare come elettricista all’essere scoperto da Federico Fellini, ripercorriamo la vita e la carriera di Alvaro Vitali.
Gli inizi di Alvaro Vitali
Alvaro Vitali è nato a Roma il 3 febbraio 1950, in una famiglia piccolo-borghese. Il padre, infatti, era il titolare di una piccola impresa edile a conduzione familiare, mentre la madre gestiva uno stabilimento della casa di produzione cinematografica e televisiva Titanus.
A causa di alcuni malumori con la donna, all’età di 8 anni Vitali si è trasferito a casa della nonna, dove è rimasto a vivere fino ai 32 anni. Dopo aver abbandonato la scuola in terza media, l’attore ha lavorato inizialmente come elettricista.
Ad aver scoperto Vitali è stato Federico Fellini e dietro al loro incontro c’è un aneddoto particolare. È stato lo stesso attore a raccontare, diverse volte, il momento delle selezioni per una piccola parte in Fellini Satyticon:
Stavo facendo un provino e dopo tre ore di attesa Federico ha chiamato me e un ragazzo di Napoli.
Come siamo entrati ho notato questa presenza con la sciarpetta e il cappello, stava su questa scala con una macchina da presa enorme e ho sentito la sua voce: “Chi di voi due sa fare il fischio del merlo?“.
Io ho cominciato a fischiare alla pecorara come un pazzo.
Fellini si è messo a ridere e ha detto: “Prendete quello là, ché l’altro sta ancora aspettando il merlo“.
Grazie a quel provino, Vitali è potuto approdare per la prima volta nel mondo del cinema italiano.
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Il ruolo chiave di Fellini

Federico Fellini è stato, si può dire, lo scopritore di Alvaro Vitali. Dopo la sua piccola interpretazione in Fellini Satyricon del 1969, infatti, il regista lo volle ne I clowns, del 1971, e in Roma, dell’anno seguente.
In quest’ultimo film, Vitali interpretava un ballerino di tip-tap, ruolo ricoperto anche nel 1973 in Polvere di Stelle, diretto da Alberto Sordi, e in Amarcord, con Ciccio Ingrassia.
Fellini, dunque, ha permesso ad Alvaro Vitali di farsi conoscere dal pubblico e dai registi cinematografici, come dimostrato dai successivi lavori compiuti dall’attore.
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La commedia sexy all’italiana
Nel 1974, Alvaro Vitali ricopre il suo primo ruolo in una commedia sexy all’italiana, La poliziotta. Nel film l’attore recita accanto a Mariangela Melato e Renato Pozzetto ma, soprattutto, ha la possibilità di essere notato dal produttore Luciano Martino. Da questo momento, Vitali inizia a lavorare con la Diana Film.
L’attore è conosciuto soprattutto per i personaggi nelle commedie erotiche con protagonisti Lino Banfi, Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Barbara Bouchet. In tutti questi film, però, Vitali ricopre sempre un ruolo grottesco, ironico e di spalla, mai di protagonista.
La vera fama arriverà poi con il ruolo di Pierino, dove l’interprete romano manterrà sempre le sue caratteristiche attoriali ma spiccherà come personaggio principale.
Pierino e gli altri ruoli
Il personaggio per cui Alvaro Vitali è stato maggiormente conosciuto dal grande pubblico è Pierino, nei film Pierino contro tutti, del 1981, e Pierino colpisce ancora, dell’anno seguente, diretti da Marino Girolami, e Pierino medico della S.A.U.B., sempre del 1981, di Giuliano Carnimeo.
Nei film, l’attore interpreta un ragazzino furbo ma buffo, discolo e spesso scostumato, alle prese con la scuola e tutto ciò che riguarda la vita di un giovane. Eroe delle barzellette, il personaggio si deve confrontare con i suoi principali antagonisti, gli adulti.
Nei film su Pierino, di cui Vitali è stato protagonista, si uniscono commedia ed erotismo, con al suo fianco Nadia Cassini, Edwige Fenech, Barbara Bouchet. Eppure, nonostante sia diventato un personaggio iconico nella cultura popolare italiana, Pierino non ha avito vita lunga.
Proprio per questo motivo, Vitali ha inventato degli spin-off della serie, con soggetti simili come Gian Burrasca, Giggi il bullo e Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento. Già a metà degli anni Ottanta, però, il nome di Vitali inizia a essere sempre meno pronunciato.
Gli ultimi lavori di Alvaro Vitali
Le ultime apparizioni di Alvaro Vitali sono state in un contesto differente rispetto a quello cinematografico. L’attore, infatti, ha iniziato a raccontare barzellette negli hotel, portando in scena sempre quella comicità iconica che lo contraddistingueva.
Vitali ha partecipato anche al reality La Fattoria, nel 2006, ritirandosi, però, poco dopo l’inizio del programma, a causa di problemi legati all’asma. È apparso, poi, a Striscia la notizia, nei panni di Jean Todt, allora direttore della Scuderia Ferrari, e di altri personaggi.
Alvaro Vitali, spontaneo, irriverente e versatile, si è spento ieri, 24 giugno, a causa di una broncopolmonite recidiva. A confermare le condizioni di salute precarie dell’attore era stata l’ex moglie Stefania Corona, che in un’intervista di alcuni giorni fa aveva raccontato del ricovero di Vitali per la malattia.