Esce oggi, 6 giugno, La vita è adesso – Il sogno è sempre, una rivisitazione dell’album di successo di Claudio Baglioni, a 40 anni dalla pubblicazione. Il cantautore si avvia, così, verso la fine di quelli che lui stesso ha definito gli ultimi “mille giorni”.
Il ritiro dalle scene avverrà il prossimo anno e Baglioni ha deciso di celebrarlo con un Grand Tour estivo di 40 date, in cui verranno ripercorsi i numerosi progetti portati avanti negli anni.
Il “nuovo” album di Claudio Baglioni
Esce oggi, 6 giugno, il “nuovo” album di Claudio Baglioni La vita è adesso – Il sogno è sempre. Si tratta di una versione rivista de La vita è adesso, che con 4,5 milioni di copie è decretato l’album più venduto in Italia, pubblicato 40 anni fa.
Questo è il primo passo dell’artista verso il ritiro dalle scene, annunciato in precedenza e confermato in occasione dell’uscita del lavoro. Nell’estate del prossimo anno, infatti, Baglioni sarà in giro per l’Italia con il suo ultimo Grand Tour, che si comporrà di 40 date. La prima avrà luogo a Lampedusa.
Durante una conferenza stampa a Roma, il cantante ha raccontato le emozioni provate dopo aver dichiarato la conclusione dei suoi ultimi “mille giorni”, cioè il ritiro dalla musica:
Appena ho annunciato che mi sarei fermato, ho pensato che stavo facendo una cazzata.
Ma confermo quello che dissi.
Penso di aver fatto bene: ho incorniciato tanti progetti che altrimenti sarebbero stati meno identitari.
Mille è una cifra simbolica, magari si sfora, ma mi piace aver dato un senso a queste cose.
Per celebrare l’anniversario de La vita è adesso, dal 18 giugno sarà disponibile un cofanetto in edizione limitata contenente non solo il disco, ma anche un volume illustrato da Emiliano Ponzi, in cui vengono reinterpretati i temi dei testi. Per quanto riguarda il sottotitolo aggiunto all’album “Il sogno è adesso“, invece, lo stesso Baglioni ha spiegato il suo significato, oltre che quello di tutto l’album:
Perché se non ci fosse la possibilità di sognare, non ci sarebbe un attimo che valga la pena vivere.
Il mio sogno?
Avere sempre un sogno.
Ancora oggi non so spiegarmi il perché del successo che ha avuto.
È evidente che mi sono sbagliato.
All’inizio il titolo era un altro: Un bar sulla città.
L’avevo immaginato e scritto seduto a un tavolino all’aperto allo Zodiaco accanto all’Osservatorio di Monte Mario.
Davanti c’era tutta la città da guardare.
Un milione di storie, teste, volti, cuori, voci.
Restavo finché il sole non scendeva dietro e se avevo combinato qualcosa di buono mi offrivo un bicchiere di spumante.
Fu così che, brindando con me stesso e tutta quella gente lontana e sconosciuta, mi venne da esclamare “Evviva la vita! La vita è adesso“.
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Il Grand Tour nel 2026
Il Grand Tour di Claudio Baglioni del 2026 sarà anticipato da una data a ingresso gratuito, il prossimo 27 settembre, a Lampedusa. È in questa occasione che il cantautore annuncerà tutte le 40 tappe italiane che toccherà durante l’estate.
Ciò che è certo è che i concerti avranno luogo all’aperto, in spazi prestigiosi, come lo stesso artista ha raccontato: “Dopo 15 anni torno agli spazi aperti, seguendo un itinerario parallelo oltre a quello musicale, per cercare di vedere come è messo oggi il nostro Paese“.
Proprio per la bellezza dei paesaggi italiani, l’intento di Baglioni sarebbe quello di realizzare un reportage fotografico del tour, così da collezionare i ricordi di un momento importante della sua carriera.
Per quanto riguarda il ritorno a Lampedusa, città che ha visto il cantante come promotore del festival O’ Scià, per 10 anni, dal 2003 al 2012, l’artista ha dichiarato:
Sono contento di partire non da un luogo conosciuto per il bel teatro o per un parco naturale, ma da un’isola straordinariamente bella, anche per le vicende che ha avuto.
Tutti quelli che si avvicinano a una causa, lo fanno per farsi perdonare il successo.
Tanti firmano petizioni e costruiscono eventi di cui sanno poco: più che soldati sono trombettieri che suonano la carica.
Per O’ Scià non è stato così: 10 anni di festival con oltre 300 artisti.
Lo portiamo nel cuore.
Forse è il mio ultimo giro vero, e sono entusiasta che parta da qui.
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Gli ultimi “mille giorni” di Claudio Baglioni
Giunto quasi al termine della carriera musicale, a quelli che lui stesso ha definito più volte come gli ultimi “mille giorni”, riprendendo un suo celebre brano, Claudio Baglioni ripercorre i passi compiuti in 60 anni di attività:
Per me che ero timido, introverso, ripiegato su me stesso, con quegli occhiali spessi, fare questo mestiere è stata una stranezza della vita.
Alla fine gli artisti sono persone imperfette, la cui funzione è avere antenne sensoriali per captare quello che accade attorno a loro.
Oggi forse quello che ci circonda è meno stimolante e non c’è capacità di descrivere a passo largo: vedo meno artisticità e più furbizia in ciò che si fa.
Per quanto riguarda i festeggiamenti con cui salutare il pubblico che lo ha accompagnato per tutti questi anni, il cantautore ha voluto omaggiare i fan non con una semplice rimasterizzazione del disco, ma con una versione completamente nuova, cantata e suonata “come si faceva una volta”.
Da qui, dunque, è nata l’idea per La vita è adesso – Il sogno è sempre, che fa tornare la mentre indietro al 1985 ma con uno sguardo al presente e, soprattutto, al futuro, ricordandosi di sognare sempre.
