Mamma con tumore ovarico in stadio avanzato salvata dopo intervento di 10 ore: “Forte e combattiva”

La vita della donna era in serio pericolo, visto che la chemioterapia non era riuscita a fermare e a combattere il brutto male, ma solo a frenarlo, per quanto possibile.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Era un tumore ovarico esteso e preoccupante quello di Patrizia Inselvini, 51enne brianzola e madre di due figli. La sua vita era in serio pericolo, visto che la chemioterapia non era riuscita a combattere il brutto male, ma solo a frenarlo, per quanto possibile.

Provvidenziale, però, un intervento di dieci ore presso l’Asst Brianza – definito “straordinario” – che ha permesso alla donna di sconfiggere il carcinoma. È solo grazie ai medici che la 51enne – una volta terminata l’operazione – è riuscita a tornare a casa dopo due giorni in rianimazione, potendo finalmente riabbracciare la sua famiglia. Quel tumore terribile, infatti, era ormai solo un ricordo spiacevole. A raccontare la storia di Patrizia Inselvini è oggi MonzaToday.

Affetta da tumore ovarico esteso, salvata da operazione record: “Era la sua unica chance”

Mamma con tumore in stadio avanzato salvata dopo intervento di 10 ore: "Forte e combattiva"

L’operazione condotta dai medici della Asst Brianza è stata a dir poco salvifica per Patrizia Inselvini, affetta da un tumore ovarico che aveva raggiunto uno stadio avanzato. A commentare l’intervento è stata Loredana Giacomantonio, direttrice di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale di Vimercate, che in team con i chirurghi generali, diretti dal primario Christian Cotsoglou, ha operato la donna.

Giacomantonio – interrogata sull’intervento – ha spiegato: “E’ stato un gran bel lavoro di squadra: ci ha permesso di valutare bene il caso clinico, promuovere il percorso diagnostico giusto, decidere quello terapeutico più adeguato”.

Inizialmente, dopo una serie di procedure, si è intervenuti con un trattamento chemioterapico, senza che ciò determinasse, però, nella paziente, una risposta efficace alla malattia: nessuna remissione del tumore, ma soltanto una sua lieve riduzione”, hanno spiegato i medici della Asst Brianza.

Così, è stata presa la decisione – non semplice – di procedere con un intervento chirurgico importante: un’operazione molto estesa ed estremamente demolitiva, necessaria, tuttavia, “per la sopravvivenza della paziente che non avrebbe avuto ulteriori chance rispetto alle sue aspettative di vita”, ha sottolineato la dottoressa Loredana Giacomantonio.

Abbiamo asportato il tumore, la massa ovarica dell’utero. Poi, con l’opera di Christian Cotsoglou e dei suoi collaboratori, si è intervenuti anche nella cavità addominale della donna, tanto s’era diffusa la malattia tumorale. Il risultato è stato la rimozione complessiva della patologia oncologica, consegnando la donna ad una successiva terapia chemioterapica di mantenimento che inizierà nei prossimi giorni”, ha aggiunto la specialista.


Salvata da tumore ovarico esteso, l’operazione: “Donna forte e combattiva”

Per rimuovere il tumore ovarico di Patrizia Inselvini è stata quindi necessaria una chirurgia radicale, di quelle che di solito si vedono nei grandi centri di eccellenza e che però – nei giorni scorsi – è stato possibile utilizzare anche presso il presidio di via Santi Cosma e Damiano. Motivo per cui l’Asst Brianza non ha esitato a parlare di un intervento “straordinario”.

A monitorare la vicenda clinica della donna, il Gruppo Oncologico Multidisciplinare, che si confronta ogni qual volta ci si trovi di fronte a casi oncologici particolarmente complessi e delicati. Non a caso, ne fa parte un gran numero di professionisti: l’oncologo, il radiologo, il ginecologo, il chirurgo generale, l’urologo, l’anatomopatologo – per citare soltanto alcune figure – che collaborano insieme e molto strettamente per definire la scelta diagnostica e l’iter terapeutico migliore per il paziente.

Patrizia Inselvini è stata ormai dimessa dall’ospedale ed è tornata a vivere nella sua casa in Brianza assieme ai suoi due figli. “E’ una donna combattiva e forte”, così l’ha descritta la primaria di Ginecologia, che ha avuto modo di conoscerla.

In ogni caso, quello a cui è stata sottoposta la 51enne brianzola non è il primo intervento record per asportare un tumore ovarico. Basti ricordare l’operazione portata a termine a Torino nel novembre 2022, quando i medici delle Molinette avevano asportato un tumore ovarico che pesava oltre 70 kg, più della giovane paziente. Anche in quel caso, si trattava di un carcinoma in stadio avanzato. La ragazza, infatti, era arrivata al pronto soccorso in condizioni gravissime: il cistoadenoma di tipo benigno si era talmente esteso nel suo organismo da riempirle completamente l’addome fino a comprimere i polmoni.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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