Cos’è l’effetto igloo? E chi è lo scialpinista sopravvissuto sotto la neve per 24 ore

L'uomo, 54 anni, è stato salvato dal cosiddetto "effetto igloo", anche se è rimasto comunque per molto tempo a una temperatura di 15 gradi sottozero.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Carluccio Sartori, scialpinista 54enne di Villanova Marchensana (Rovigo), è ancora vivo dopo aver passato quasi 24 ore sotto una valanga in Val Badia. L’uomo è stato salvato dal cosiddetto “effetto igloo“, anche se è rimasto comunque per molto tempo a una temperatura di 15 gradi sottozero.

Quando i soccorritori l’hanno ritrovato, il 54enne aveva una temperatura corporea di appena 24 gradi, ma nonostante questo è riuscito a capire e a parlare con i soccorritori che l’hanno salvato.

Scialpinista salvo grazie all’effetto igloo: l’allarme

L’escursione di Carluccio Sartori sulle Dolomiti era cominciata il 26 gennaio scorso. È stata la figlia Irene a dare l’allarme perché il padre, che avrebbe dovuto passare la notte al Camping Stass Dlacia a San Cassiano, non si era presentato presso la struttura.

La ragazza, che gioca nella Spal femminile in Serie C, ha detto: “Abbiamo allarmato i soccorsi quando abbiamo visto che a papà non arrivavano i messaggi dal primo pomeriggio e non rispondeva alle chiamate. Ho chiesto a mia mamma e ai miei zii se lo avessero sentito. Nulla. A quel punto ho contattato il campeggio Sass Dlacia di San Cassiano dove alloggiava: hanno bussato al camper e non c’era nessuno. Inevitabile, dunque, sentire il Soccorso Alpino che ha attivato la rete di ricerca“.

Salvo grazie all’effetto igloo: le ricerche

Le ricerche del soccorso alpino di Alta Badia e San Cassiano, svoltesi perlopiù di notte, si sono rivelate piuttosto complesse, anche perché lo scialpinista non aveva comunicato dove fosse diretto.

Tra l’altro, nell’area delle ricerche si registra un elevato pericolo di valanga (3 su 5) e i distaccamenti spontanei degli ultimi giorni hanno costretto i soccorritori ad agire con ulteriore cautela. Ma, per forturna, Carluccio Sartori aveva con sé il dispositivo Arva, che aiuta a localizzare i sepolti sotto le valanghe. Poi, l’effetto igloo ha fatto il resto.

Scialpinista salvo grazie a effetto igloo: il ritrovamento e le condizioni

Hubert Messner, uno dei soccorritori dell’Aiut Alpin Dolomites, ha raccontato come il loro elicottero abbia captato i segnali dell’Arva: “Avevamo ancora poco carburante e abbiamo deciso di sorvolare solo il Setsass, prima di tornare alla base a Pontives e in cuffia abbiamo sentito il bip-bip dell’Arva, prima singolo poi a intervalli sempre più regolari“.

Così i soccorritori hanno individuato Sartori, ritrovato bloccato sotto una slavina, con solo un braccio rimasto fuori dalla neve, in una sorta di camera strettissima tra cubi di neve duri come il cemento. Proprio questo gli ha permesso di continuare a respirare. Si tratta appunto del cosiddetto “effetto igloo”, che ha consentito allo scialpinista di sopravvivere anche senza giacca a vento (che era rimasta nello zaino).

È stato davvero un miracolo – ha detto Fabian Oberbacher del Soccorso Alpino Alta Badia al Corriere veneto – perché le valanghe che si scorgevano dall’alto erano diverse. Una di queste slavine ci restituiva un segnale Arva e ci siamo concentrati su quella zona. A un certo punto abbiamo scorto una mano e abbiamo iniziato a disseppellire il corpo. Eravamo increduli di trovarlo ancora vivo dopo venti ore sotto la neve. Incredibile“.

Le condizioni del 54enne rimangono comunque gravissime: l’uomo è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Bolzano in prognosi riservata. Stamattina dall’ospedale sono arrivate notizie di un miglioramento delle condizioni di Sartori, che è stato risvegliato dal coma farmacologico, rimanendo pur sempre in terapia intensiva.

Leggi anche: Cassino, donna si lancia dalla finestra: passanti le fanno da cuscino umano e la salvano

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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