Chiunque abbia cercato un lavoro lo sa bene: l’esperienza è il requisito più importante, ma anche il più paradossale, considerando che un neolaureato o comunque un giovane non può essere già in possesso di esperienze rilevanti. Per tale ragione, redigere un curriculum vitae senza avere esperienze da elencare può creare qualche difficoltà e generare anche un po’ di ansia.
Ma non solo: anche per gli studenti che stanno per terminare le scuole superiori e desiderano candidarsi per un periodo di tirocinio, la prima regola è quella di redigere un cv preciso e dettagliato.
Ciò significa che avere a disposizione un curriculum vitae senza esperienza è comunque importante anche quando gli studi sono ancora in corso, così da avere accesso a periodi di stage formativi, lavori stagionali e opportunità di praticantato e apprendistato.
Vediamo quindi come realizzare un curriculum vitae senza esperienza, ma comunque interessante, creativo e spendibile sul mercato con successo.
Non è vero che le aziende richiedono sempre l’esperienza
In realtà non è del tutto vero che le aziende esigono sempre l’esperienza. Spesso anche le grandi società sono interessate ad assumere risorse giovani e che abbiano appena terminati gli studi, sia perché possono usufruire di agevolazioni economiche e incentivi vantaggiosi, sia perché i nuovi assunti potranno essere formati partendo da zero su un determinato tipo di prodotto o di procedure, crescendo successivamente insieme all’azienda stessa.
Inoltre, esiste sempre la possibilità di assumere a tempo determinato o di sfruttare un contratto atipico e, di conseguenza, di testare l’operatività, la volontà e le competenze di un nuovo assunto. È infatti molto importante non tralasciare le opportunità di lavoro a termine, i contratti a progetto, gli stage e i lavori stagionali, poiché costituiscono comunque un’esperienza documentabile.
Mettere in risalto il percorso formativo
Ovviamente, nel cv di una persona senza esperienze lavorative, è necessario mettere il più possibile in evidenza la formazione, dalle scuole superiori all’università, soffermandosi su quelle conoscenze acquisite che potrebbero essere importanti in riferimento alla specifica posizione a cui ci si sta candidando.
Sono importanti anche i risultati ottenuti durante gli studi, soprattutto nel caso di voti particolarmente elevati, oltre a tirocini e stage, specialmente se le mansioni sono le stesse della candidatura.
In alcuni casi possono essere interessanti da comunicare anche le attività di volontariato, qualora si trattasse di progetti complessi di carattere sociale o tecnico, e di lunghi periodi trascorsi all’estero. Anche i viaggi, in particolare se si tratta di viaggi studio, rappresentano un’informazione importante da comunicare ad un’azienda, poiché trasmettono la propria attitudine ad apprendere e ad ampliare il percorso culturale.
Riservare molta importanza alle conoscenze
Lingue straniere, strumenti digitali, applicazioni, linguaggi di programmazione, software gestionali: le conoscenze, anche se acquisite per passione personale, nel curriculum vitae scritto per la ricerca di un nuovo lavoro possono fare la differenza. Sviluppo web, programmazione, grafica e design, in particolare, sono competenze che spesso vengono perfezionate più con la sperimentazione che con lo studio.
Anche le discipline sportive, se praticate regolarmente o a livello agonistico, possono costituire un ottimo elemento per offrire un’immagine positiva ad un’azienda, poiché implicano forza di volontà, impegno e capacità di raggiungere gli obiettivi.
La pratica sportiva e i risultati ottenuti in tale contesto sono inoltre importanti per chi avesse intenzione di lavorare in un ambito simile, ad esempio per i fisioterapisti o i terapisti della riabilitazione.
Cos‘è meglio non inserire nel curriculum vitae
È una regola che vale non solo per la ricerca del primo lavoro, ma per qualsiasi cambiamento di carriera: esistono elementi che si consiglia vivamente di non inserire in un curriculum, poiché potrebbero compromettere la propria immagine.
Scrivere solo la verità
Un po’ di enfasi ci può stare, ma è bene evitare di esagerare, di inserire troppe informazioni o addirittura di falsarle, con l’intenzione di farsi notare con notizie che non corrispondono del tutto alla verità.
Attenzione all’indirizzo e-mail
L’indirizzo e-mail deve essere professionale, solo nome e cognome, evitando rigorosamente nickname e riferimenti troppo fantasiosi: per creare un indirizzo gratuito bastano pochi minuti. Inoltre, presentandosi alle grandi aziende potrebbe essere utile disporre anche di un indirizzo PEC.
Evitare lo stile troppo fantasioso
Specialmente chi fosse alla ricerca di un lavoro creativo, ad esempio designer, grafici, progettisti web, architetti o stilisti, può osare un po’ di più con font e colori, evitando però la presenza di elementi decorativi ridondanti, immagini, fotografie e disegni. Un curriculum vitae è comunque un documento, e come tale deve essere pulito, semplice ed essenziale.
Anche il linguaggio deve essere sobrio ma comprensibile, privo di espressioni dialettali o slang, ma anche di tecnicismi eccessivi e di troppi termini anglosassoni. L’ottima conoscenza dell’italiano è un elemento sempre importante per farsi notare da un’azienda, anche se spesso viene sottovalutato. Allo stesso modo, si raccomanda di evitare di rendere noti pensieri e opinioni su temi politici e sociali.
Non avanzare richieste economiche
Inserire subito nel primo curriculum un riferimento allo stipendio, non è proprio indice di buona educazione. Al primo impatto, fare una richiesta economica potrebbe essere anche controproducente: nel caso, si potrà discutere in merito alle condizioni contrattuali e al relativo compenso in fase di colloquio o negli step successivi della selezione.
