Terminato il progetto di pet therapy presso il Centro di Salute Mentale di Osimo, Ancona, che ha coinvolto istruttori, personale sanitario e pazienti. Come fa sapere AnconaToday, l’iniziativa ha preso avvio lo scorso giugno, con l’intento di migliorare il benessere psico-fisico di chi è ricoverato nel centro.
L’importanza del rapporto tra esseri umani e animali è stata sottolineata dall’introduzione dei cuccioli nel percorso riabilitativo dei pazienti del CSM di Osimo, che ha riportato un aumento di qualità nell’assistenza.
Il progetto è stato reso possibile grazie agli istruttori cinofili dell’associazione Il Naso di Carlotta, oltre che agli operatori del CSM e del Servizio Sollievo dell’Ambito 13. Al centro dell’iniziativa, la Terapia Assistita con Animali (IAA).
L’importanza della pet therapy per la mente
Il progetto di pet therapy che ha coinvolto il Centro di Salute Mentale di Osimo, in provincia di Ancona, è stato avviato a giugno 2025 ed è terminato nelle scorse settimane. Alla base la volontà di migliorare il benessere psico-fisico dei pazienti avvalendosi della compagnia degli animali.
Tra sorrisi e forti emozioni, fa sapere AnconaToday, il progetto sperimentale ha sottolineato quanto il rapporto tra essere umano e cucciolo possa essere fondamentale nel percorso di riabilitazione. Il tutto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il Servizio Sollievo dell’Ambito 13 e il CSM di Osimo della AST Ancona, che hanno puntato sulla Terapia Assistita con Animali (IAA).
Attraverso quest’ultimo, è stata stimolata la sfera emotiva, relazionale e psico-fisica delle persone affette da disabilità psichica. Gli istruttori cinofili hanno guidato i pazienti nella relazione con i cani, che fosse un semplice contatto o un vero e proprio gioco da fare insieme. In questo modo, gli esperti hanno analizzato le emozioni delle persone.
Leggi anche: Pet therapy al Rizzoli di Bologna, arrivano cani e gatti per i piccoli pazienti
Chi ha collaborato al progetto

Nella giornata conclusiva del progetto sono state presentate tutte le figure che vi hanno preso parte, iniziando da chi ricopre ruoli istituzionali, come la vice sindaca di Osimo, Paola Andreoni, e dalla coordinatrice dell’Ambito Territoriale, Alessandra Cantori.
Ruolo centrale hanno avuto, senza ombra di dubbio, gli istruttori cinofili dell’associazione Il Naso di Carlotta, che hanno lavorato a stretto contatto con gli operatori del CSM e del Servizio Sollievo, condividendo con i pazienti momenti non solo produttivi ma anche profondi ed emozionanti.
La speranza, e la richiesta, ora è che si possa assistere alla stessa esperienza anche il prossimo anno, con la volontà di ampliare il numero di realtà coinvolte, così da raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. Innanzitutto, ciò vuole essere fatto per garantire assistenza a un numero maggiore di persone. L’assessore alla Sanità della Regione, Paolo Calcinaro, come riporta AnconaToday, ha sottolineato:
Una iniziativa degna di plauso e per la quale tengo a ringraziare tutti coloro che hanno permesso la sua realizzazione.
L’approccio terapeutico che utilizza l’interazione con animali è finalizzato a migliorare il benessere fisico, emotivo e cognitivo dei pazienti per migliorare la qualità dell’assistenza.
Leggi anche: Gaslini Beach, la spiaggia dove i bimbi ricoverati possono andare al mare


