
La rinascita di Maria Teresa Gullino a Roma. La 30enne, originaria di Messina, ha condiviso la sua storia in un post su Instagram nel 2022.
A soli tre giorni di vita Maria Teresa viene ricoverata all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e sottoposta a un delicato intervento al cuore, necessario per correggere un’anomalia all’aorta.
La sua è una malattia genetica rara nota come “sindrome da delezione del cromosoma 22q11”, conosciuta anche come Sindrome di DiGeorge. Si tratta di una condizione complessa, non ereditaria, che può influenzare funzionamento del cuore, sistema immunitario, sviluppo cognitivo e comportamento.
È stato proprio l’impatto di questa diagnosi a segnare l’inizio di un percorso che l’ha portata a vivere a Roma. Da quel momento, la capitale rappresenta per lei molto più di una città: è il luogo della sua seconda vita.
La battaglia di Maria Teresa Gullino
L’infanzia di Maria Teresa è stata vissuta in un contesto estremamente protetto, come ha raccontato su Instagram: “Fino ai 18 anni, i miei genitori mi hanno salvaguardata da tutto”.
Questo isolamento, però, ha comportato anche difficoltà sociali, dal contatto con l’esterno al percorso scolastico: “Il mio problema principale è stato apprendere le cose in maniera più lenta rispetto agli altri”. La giovanissima, però, non si è mai arresa di fronte a nessun ostacolo.
Dall’intervento al cuore al trasferimento a Roma

Dopo aver conseguito la laurea triennale in giurista d’impresa in Sicilia a marzo 2022, Maria Teresa si è trasferita a Roma per frequentare un secondo corso di laurea e diventare assistente sociale.
Tornare nella città dove tutto è iniziato per studiare ha rappresentato una vittoria personale e simbolica, come racconta ancora nel post su Instagram: “A Roma ho superato l’ostacolo più duro che la vita mi potesse mettere davanti”, scrive.
Ogni volta che torna al Bambino Gesù, si sente accolta: “Trovo i miei medici pieni di vita”. Quell’ospedale, che ancora oggi sente come casa, è stato il punto di partenza di una lunga battaglia che ha richiesto coraggio, resilienza e amore per la vita.
L’esempio di Maria Teresa
Condividere la propria storia non è stato facile, ma Maria Teresa ha deciso di farlo nella Giornata Internazionale della sindrome da delezione del 22, per lanciare un messaggio di speranza a chi vive situazioni simili.
Inoltre, ha partecipato anche al podcast Ma non Sembri Malata, ideato da Allison Dye e Nicole Calvani, che condividono le loro esperienze e quelle di altri ospiti con malattie rare e invisibili. Qui la 27enne ha raccontato la sua esperienza in un contesto intimo e autentico, contribuendo a rompere il silenzio che spesso circonda queste condizioni.
La raccolta fondi
Inoltre, in occasione del suo trentesimo compleanno, avvenuto il 24 aprile, ha lanciato una raccolta fondi sul sito della Fondazione Bambino Gesù, con l’obiettivo di sostenere la ricerca sulle malattie rare, come si legge sul sito ufficiale del nosocomio:
Io sono nata con la Sindrome di De George e voi, al quinto giorno di vita, mi avete salvato.
Sono guarita e oggi sto bene, vorrei aiutare tanti altri bambini che stanno male.
Questa è la promessa di Maria Teresa, che ha scelto di affrontare la vita con il cuore, anche quando quel cuore ha dovuto essere aggiustato.
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