Naufrago a 67 anni, Federico a riva dopo 20 ore: “Sono stato sempre lucido”

Il miracolo di Federico Ottaviano, il 67enne disperso nel mare di Ragusa, ritrovato vivo dopo 20 ore. Seppure stremato, le sue condizioni sono stabili.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Federico Ottaviano è il veterinario 67enne di cui domenica scorsa, 15 giugno, si erano perse le tracce in mare. La sua, però, è una storia a lieto fine, perché dopo 20 ore è stato ritrovato vivo, alcune decine di chilometri più a sud.

Le sue condizioni sono apparse fin da subito discrete, seppure l’uomo fosse stremato. È stato lo stesso Ottaviano a spiegare come sia riuscito a sopravvivere: si è lasciato trasportare dalle acque calde del mare ragusano.

La storia di Federico Ottaviano

Federico Ottaviano è il veterinario 67enne che lo scorso 15 giugno, nel pomeriggio, è scomparso nelle acque del mare di Cava D’Aliga, in provincia di Ragusa.

A lanciare l’allarme era stato lanciato dagli amici, verso le 16 di domenica, quando l’uomo si è tuffato dalla sua barca a vela ed è stato trascinato dalla corrente, fino a far perdere le sue tracce.

Dopo la scomparsa, le ricerche sono scattate immediatamente. Vigili del fuoco e Guardia Costiera hanno perlustrato, attraverso i propri elicotteri, tutta la zona, fino alle 21, per poi proseguire all’alba del lunedì.

Nonostante l’impegno da parte delle Forze dell’ordine, fino al mattino seguente non sono state trovate tracce di Federico Ottaviano.

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Il ritrovamento di Federico Ottaviano

Quando ormai le speranze sembravano affievolirsi, Federico Ottaviano è riapparso lunedì mattina sulla riva di Punta Regilione, a Marina Modica, circa dieci chilometri più a sud di Cava D’Aliga.

Il 67enne, dunque, ha trascorso l’intera notte in mare, privo di salvagente o altro tipo di ausilio. A raccontare come è sopravvissuto è stato lo stesso Ottaviano, che ha detto a Videoregione, subito dopo il ritrovamento:

Gli elicotteri non mi vedevano, mi sono lasciato trasportate dalle correnti, fortunatamente l’acqua era calda.

Per fortuna non ho mai perso la lucidità.

La corrente tentava di allontanarmi dalla riva ma via via cercavo di recuperare.

Il 67enne, inoltre, ha raccontato di non aver nuotato ma di aver adottato la posizione del “morto a galla”, per evitare di affaticarsi troppo e per mantenere una respirazione regolare. Appena giunto sulla riva, nei pressi di un Resort, Ottaviano è stato soccorso da alcuni operai lì presenti.

La prima cosa che il velista ha fatto, dunque, è stata chiedere dell’acqua e un telefono per avvisare i familiari. Una volta appresa la notizia, immenso è stato l’entusiasmo di parenti e amici che hanno gridato al miracolo.

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Come sta ora il 67enne?

Dopo i primi soccorsi sul posto, Federico Ottaviano è stato preso in carico dai sanitari del 118, allertati dl personale della struttura in cui il 67enne aveva chiesto aiuto.

Successivamente, il velista è stato trasportato all’ospedale Maggiore di Modica, in ambulanza, per svolgere gli accertamenti del caso. L’uomo è apparso fin da subito molto provato da quanto trascorso ma le sue condizioni non sono critiche.

Grazie alla sua esperienza con il mare, infatti, Ottaviano è riuscito a conservare le proprie energie e, soprattutto, l’ossigeno per sopravvivere diverse ore in mare. Così, quindi, è riuscito a raggiungere la riva e a mettersi in salvo autonomamente.

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