Al Parco Schuster, nel cuore di Roma, è stata lanciata, insieme a Valerio Mastandrea, una campagna dirompente per sostenere i “Tetrabondi”, fondazione impegnata nello sfatare lo stigma sulla disabilità.
Toni forti, irriverenti, autentici per dare voce senza nessuna retorica. Raccontarsi con ironia e dignità. Come recita la loro campagna, realizzata pro bono dell’agenzia SuperHumans: a volte, la disabilità è l’ultimo dei problemi.
“A volte la disabilità è l’ultimo dei miei problemi”: di cosa parla la campagna?

Sirio, Gaia, Oly e Theo sono tra i volti che compongono l’esercito sgangherato e irriverente di “Tetrabondi”. Storti, sordi, sbilenchi, ipovedenti, ma soprattutto sorridenti ed entusiasti. Attraverso video, spot radiofonici e immagini potenti, la loro quotidianità, spesso stereotipata, diventa protagonista assoluta di questa campagna geniale.
La voce narrante delle réclame, dirette, alternative e scherzose, è di Valerio Mastandrea, convinto sostenitore della campagna:
Da questa esperienza, da questi racconti, dalla visione di questo mondo straordinario, inserito dentro al mondo reale, ma più reale di quello reale, io imparo sempre tantissimo, anche oggi.
Come nasce l’idea di Tetrabondi?
È nata grazie a Valentina Perniciaro, autrice del libro Ognuno ride a modo suo, per garantire a tutti una vita serena. Ma soprattutto, per abbattere le barriere tra ciò che viene superficialmente definito “normale” o “diverso”.
Nel loro evento ormai ricorrente, che si è nuovamente tenuto venerdì 23 maggio, ancora una volta le persone con disabilità hanno potuto muoversi senza difficoltà, e provare sport non praticabili in carrozzina. Lo dimostra la creazione di uno skatepark per le sedie a rotelle. Ce lo racconta Valentina:
Abbiamo pensato di costruire questo skatepark per modificare Parco Schuster e dare la possibilità anche a chi è in sedia a rotelle di fare questo sport urbano, a loro completamente inaccessibile.
Questa piccola idea dello skatepark, ci ha portato a immaginare di invitare tutte le realtà a noi vicine che si occupano di disabilità.
L’intento è quello di creare una grande piazza, in cui tutte le discipline sportive adattabili sono le benvenute.
Le famiglie sono molto contente, i ragazzi anche, perché possono provare cose difficilissime da trovare.
Qui, le hanno tutte insieme e, magari, riuscire a capire qual è lo sport che più li affascina.
È un’occasione di divertimento, di mescolanza, di collettività.
Come è arrivato il supporto di Valerio Mastandrea?
L’attore racconta l’incontro con Valentina Perniciaro di Tetrabondi:
Io non l’ho cercata, non mi ricordo neanche come ci siamo incontrati. Sono una di quelle cose che nella vita ti capitano e le considero degli incontri meravigliosi.
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La disabilità raccontata senza filtri: qualche estratto dalla campagna

“Mi sono presa una cotta pazzesca per il migliore amico del mio ex. A volte la disabilità è l’ultimo dei miei problemi“. Questa, una delle esilaranti frasi scritta sulle coloratissime immagini sponsorizzate dalla campagna. Ironica e sfacciata, racconta un momento di vita quotidiana che appartiene a tutti. Una situazione semplice, reale, in cui ciascuno può riconoscersi.
Le grafiche e gli slogan sono ideati dall’agenzia pubblicitaria Super Humans, da un’idea nata quasi per caso durante un brainstorming. L’obiettivo di restituire normalità, senza retorica e oltre gli stereotipi, è stato centrato grazie al tono diretto e quotidiano che contraddistingue la campagna.
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