C’è un nuovo nome da ricordare nell’atletica leggera italiana: Kelly Doualla. A soli 15 anni, la giovane sprinter lombarda ha già riscritto i libri dei record, conquistando l’oro nei 100 metri al Festival Olimpico della Gioventù Europea (EYOF) a Skopje con un tempo da capogiro: 11’’21, nuovo record europeo Under 18.
Una prestazione che non solo le regala il primo grande titolo internazionale, ma la proietta direttamente tra le migliori tre italiane di sempre sulla velocità.
Ma chi è davvero Kelly Doualla? Ecco il ritratto di una campionessa precoce che ha appena iniziato a stupire il mondo.
Una ragazza da record
Kelly Doualla è nata nel 2009 e vive in Lombardia. Tesserata per il Cus Pro Patria Milano, società storica del panorama atletico italiano, ha cominciato a far parlare di sé grazie ai suoi tempi impressionanti già nelle categorie giovanili. Ma è nel 2025 che la sua carriera subisce un’accelerazione repentina.
Il 18 gennaio, durante il Memorial Giovannini – tappa del World Athletics Indoor Tour Challenger – disputato ad Ancona, la giovane velocista ha impressionato tutti correndo i 60 metri in 7’’23. Si tratta del miglior crono europeo Under 18 di sempre sulla distanza, un risultato che le ha permesso di superare il precedente primato continentale giovanile (7’’24) appartenente all’olandese N’Ketia Seedo.
Ma Kelly non si è fermata lì. A distanza di meno di un mese, l’8 febbraio 2025, sempre ad Ancona, ha abbassato ulteriormente il suo primato personale nella finale dei Campionati Italiani Allievi, chiudendo la prova con un tempo sbalorditivo di 7’’19. Un risultato che ha confermato la sua capacità di migliorarsi gara dopo gara.
Invece, il 16 luglio scorso in un meeting a Brescia ha registrato 11’’29 nei 100 metri, migliorando il record italiano Under 20 nonostante abbia solo 15 anni. Un risultato che ha lasciato intravedere il potenziale di un’atleta fuori dal comune. Ma nessuno si aspettava che, appena una settimana dopo, Kelly avrebbe superato sé stessa.
Il trionfo a Skopje

L’occasione per confermarsi si è presentata al Festival Olimpico della Gioventù Europea (EYOF), evento che riunisce i migliori talenti sportivi del continente. A Skopje, capitale della Macedonia del Nord, Kelly Doualla ha affrontato avversarie di alto livello, tra cui la svizzera Xenia Buri, detentrice – fino a quel momento – del record europeo Under 18 insieme alla britannica Jodie Williams (11’’24).
Ma nella finale dei 100 metri, l’azzurra non ha lasciato spazio a nessuna: ha fermato il cronometro a 11’’21, limando altri 8 centesimi al suo personale e stabilendo il nuovo primato europeo di categoria. Una gara perfetta, che le ha consegnato la medaglia d’oro e l’attenzione dell’intero mondo dell’atletica.
Tra le grandi dello sprint italiano
Il tempo ottenuto da Kelly Doualla a Skopje non è solo un record giovanile. È anche una pietra miliare nella storia dell’atletica italiana. Con 11’’21, Kelly si colloca al terzo posto di sempre nella lista delle migliori italiane nei 100 metri. Meglio di lei solo due nomi illustri: Zaynab Dosso (11’’01) e Manuela Levorato (11’’14), due colonne dello sprint nazionale che hanno rappresentato l’Italia ai massimi livelli.
Questo dato rende l’impresa della giovane Doualla ancora più straordinaria: non si tratta solo di potenziale, ma di prestazioni reali, già paragonabili a quelle di atlete mature e affermate. E tutto questo alla sua prima apparizione in maglia azzurra.
La forza di una giovane campionessa
Dietro il cronometro, però, c’è molto di più. C’è una ragazza che ha costruito i suoi successi con passione, disciplina e il supporto di un ambiente tecnico attento. Al Cus Pro Patria Milano, Kelly Doualla è seguita da uno staff che ha saputo valorizzarne le qualità naturali senza bruciare le tappe, permettendole di crescere progressivamente.
Il futuro della giovane sprinter si annuncia luminoso, ma anche carico di aspettative. I prossimi anni saranno fondamentali per consolidare quanto di straordinario ha già dimostrato.
Con il record europeo U18 in tasca e il titolo continentale al collo, Kelly Doualla ha già scritto una pagina importante dell’atletica giovanile. Ma la sua storia è appena iniziata.
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