Chi era Edoardo Boncinelli, coi geni-architetto rivoluzionò la scienza di oggi

Addio a Edoardo Boncinelli, genetista e divulgatore italiano. Ha scoperto i geni che regolano il corretto sviluppo dell'organismo umano.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Si è spento ieri, 20 luglio, a 84 anni, Edoardo Boncinelli, fisico e genetista italiano, conosciuto per l’importante contributo nel mondo della divulgazione. Nello specifico, Boncinelli ha scoperto i cosiddetti “geni-architetto”, implicati nel corretto sviluppo dell’organismo umano.

Coinvolto nell’organizzazione di numerosi laboratori didattici, l’attività del genetista è entrata in varie università italiane. Accanto a tale carriera, l’84enne si è dedicato alla scrittura di saggi scientifici.

Chi era Edoardo Boncinelli

Edoardo Boncinelli è nato il 18 maggio 1941 a Rodi, in Grecia, da genitori fiorentini. La sua vita, infatti, si è concentrata maggiormente nel capoluogo toscano, dove si è laureato in Fisica, presso l’Università di Firenze, con una tesi sperimentale di elettronica quantistica, con relatore il fisico italiano Giuliano Toraldo di Francia.

Grazie anche al sostegno di quest’ultimo, Boncinelli si è dedicato all’attività di ricerca dal 1968 al 1992, concentrandosi soprattutto sul campo della genetica, presso l’Istituto di genetica e biofisica del Cnr di Napoli.

Contemporaneamente, il ricercatore ha intrapreso la carriera didattica. Ha tenuto, infatti, corsi nella Facoltà di Scienze e nella prima Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. È proprio in questo periodo che Boncinelli ha fatto la sua principale scoperta, insieme al collega Simeone.

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I “geni-architetto”

Nel 1985, nel Centro Nazionale delle Ricerche di Napoli, Edoardo Boncinelli ha scoperto, insieme al collega Antonio Simeone e ad altri collaboratori, i cosiddetti “geni-architetto”, considerati una delle scoperte più importanti della biologia del XX secolo.

Questa famiglia di geni, detti omeogeni, fa parte della regione di DNA omeobox ed è presente in tutti gli esseri viventi animali, umani e non. In particolare, essi controllano il corretto sviluppo corporeo dell’organismo.

In seguito alla scoperta, Boncinelli ha intensificato la propria attività accademica, insegnando Fondamenti biologici della conoscenza, presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, e curando la rubrica Appunti di laboratorio, per la rivista del Corriere della Sera “Le Scienze”.

È stato Direttore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA). Nel 2016 viene insignito della Laurea Magistrale honoris causa in Scienze Filosofiche all’Università di Palermo.   

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L’attività di divulgazione

Oltre che ricercatore e professore, Edoardo Boncinelli è stato anche un grande divulgatore italiano. Nel 2006 ha vinto il Premio letterario Merck Serono, con L’anima della tenacia. Il riconoscimento si riferisce ai saggi e ai romanzi in italiano, che creino un confronto tra scienza e letteratura, rendendo la cultura scientifica accessibile a chiunque.

Due anni più tardi, invece, ha pubblicato una raccolta di lirici di grandi classici, partendo da Mimnermo fino ad arrivare a Saffo, per un totale di 365 liriche, una per ogni giorno dell’anno. Nel 2011, in occasione dei 100 anni dell’Unità d’Italia, il Correre della Sera ha inserito le scoperte di Boncinelli tra le dieci più significative nella storia del Paese.

Tra le opere del genetista si ricordano, poi, Lettera a un bambino che vivrà 100 anni, pubblicato nel 2010 e incentrato sulle nuove frontiere della genetica, l’autobiografia Una sola vita non basta. Storia di un incapace di genio, del 2013, e Contro il sacro. Perché le fedi ci rendono stupidi, del 2016.

Nel suo ultimo libro, pubblicato nel 2024, L’animale inquieto, Boncinelli approfondisce con il saggista Marco Furio Ferrario, le relazioni tra Filosofia, Arte e Scienza, sottolineando soprattutto come la “scontentezza” sia il carburante dell’evoluzione cognitiva e culturale della specie Homo sapiens. Edoardo Boncinelli è morto il 20 luglio 2025, dopo aver lottato per molto tempo contro il Parkinson.

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