Si è spenta a 46 anni Alessia Monti, animalista bolognese che ha speso la propria vita per la cura e il rispetto di cani, gatti, cavalli e ogni singolo essere vivente. Per lei, fa sapere Fanpage, non esistevano animali di serie A e altri di serie B, ma solo esseri viventi meritevoli di amore.
Durante l’emergenza Covid, per esempio, la donna è stata accanto alle famiglie in difficoltà, offrendo un sostegno a loro e ai cuccioli. Monti era da tempo una volontaria della sezione bolognese della Lav, la Lega Anti Vivisezione, che l’ha ricordata per il suo nobile impegno nell’ambiente animalista.
Nel cuore di Alessia c’era spazio soprattutto per i randagi, che salvava anche a tarda note, come fa sapere chi l’ha conosciuta e chi ci ha lavorato insieme. Un’anima gentile, quindi, sempre a disposizione per “gli ultimi degli ultimi“.
Chi era Alessia Monti

Alessia Monti è stata una delle principali figure nel mondo del volontariato animalista bolognese. La 46enne è ricordata soprattutto per il proprio impegno con la Lav, la Lega anti vivisezione, finalizzata alla salvaguardia della vita e dei diritti degli animali.
Il suo soprannome, fanno sapere le persone che hanno collaborato con lei, era “agendina”, date la precisione e la dedizione che la caratterizzavano. Monti, infatti, riporta Fanpage, ha passato la vita al servizio dei proprietari di cani e gatti, fornendo addirittura supporto alle famiglie in difficoltà durante la pandemia da Covid-19.
Tra le attività che svolgeva Alessia rientrano l’organizzazione di eventi volti a sensibilizzare sull’importanza della protezione degli animali, di raccolte fondi a favore dei rifugi e di iniziative per l’adozione, la formazione di volontari che potessero offrire un aiuto efficace e professionale.
In particolare, l’animalista era attenta alla cura dei randagi. Un volontario del rifugio La casa di Geronimo ha ricordato un aneddoto che dimostra l’animo nobile di Alessia, riportato da Fanpage:
Una notte tardissimo, quasi le undici, abbiamo fatto un salvataggio di cani, di quelli che ti restano nel cuore.
Quella sera Alessia era ancora lì, pronta ad aiutare.
Mi ha dato una mano a metterli in salvo, e da quel momento è iniziata un’altra avventura: ho fatto da balia, come spesso succede, occupandomi di loro giorno e notte.
Erano dodici cuccioli, solo nove sono arrivati vivi, e alla fine sei sono sopravvissuti.
Una lotta lunga, dura, ma piena d’amore, e Alessia era sempre presente, a trovare le case, a portare quello che serviva, a non lasciarci mai soli.
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Il cordoglio per Alessia Monti
La scomparsa di Alessia Monti ha lasciato un grande vuoto nella vita di tutti coloro che la conoscevano e che hanno lavorato con lei. Fanpage, a tal proposito, ha ripreso quello che era il pensiero della volontaria sui cuccioli, testimoniato dall’Oasi felina di Pianoro:
Se Alessia ci ha insegnato qualcosa è che amare gli animali e l’impegno devono essere la stessa cosa.
Non basta dire “mi piacciono i gatti o i cani“: servono presenza, gesti concreti e responsabilità, quelli che Alessia ha donato a dismisura nella sua vita.
Ciao Alessia, grazie per quello che hai fatto, non ti dimenticheremo.
Il rifugio La casa di Geronimo, invece, ha ricordato un aneddoto legato non a un cane o a un gatto, ma a un cavallo, a testimoniare l’amore sconfinato di Alessia Monti per gli animali:
La nostra collaborazione è iniziata con il recupero di Velázquez detto Velino, un cavallo che aveva perso un occhio.
Era un caso difficile, ma Alessia mi è stata vicina fin dal primo giorno.
Insieme alla Lav, associazione unica con cui ho sempre collaborato bene con stima reciproca negli anni e che considero famiglia, ha seguito e sostenuto per mesi il suo stallo, preoccupandosi ogni volta che non gli mancasse nulla.
La sua amica Anto, infine, l’ha ricordata così: “La storia di Alessia è fatta di cuore e di umanità. Abbiamo perso tutti qualcuno di veramente importante. Una donna che ha fatto tanto, che ha aiutato tanti, senza mai far rumore“.
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Iniziative in ricordo di Alessia Monti
L’Oasi felina, fa sapere Fanpage, organizzerà presto delle iniziative in memoria Alessia Monti. Tra queste rientrano eventi che ricordino il suo impegno, campagne di sensibilizzazione contro abbandono e trascuratezza degli animali, programmi di formazione dedicati ai nuovi volontari.
L’obiettivo è mantenere vivo non solo il nome di Alessia ma anche portare avanti il suo amore per gli animali, in particolare quelli randagi. L’auspicio è che l’esempio di Monti potrà ispirare le generazioni future nella cura verso tutto il mondo animale.


