Chi è Maria Elena Delia, attivista e portavoce della Flotilla: cerca un dialogo con le Istituzioni

Maria Elena Delia è la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria impegnata nel sostegno alla popolazione palestinese. Tornata da pochi giorni in Italia, il suo intento è dialogare con le Istituzioni sulla pace a Gaza.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
spot_img

Maria Elena Delia è la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla. Per circa un mese è rimasta a bordo di una delle barche coinvolte nella missione umanitaria per Gaza. Il 26 settembre scorso, però, ha fatto rientro in Italia, con il fine di dialogare con le Istituzioni.

La 55enne, infatti, come fa sapere Il Fatto Quotidiano, è nettamente contraria rispetto alle azioni del Governo circa la questione palestinese, in particolare sulla poca attenzione rivolta alle leggi internazionali.

Delia, quindi, è una figura di grande spicco nel mondo dell’attivismo, sempre pronta a porsi in prima linea, attraverso azioni concrete o discorsi pubblici.

Chi è Maria Elena Delia

Maria Elena Delia è torinese, ha 55 anni e una laurea in Fisica. Come riportato su Q Code Magazine, ha trascorso alcuni anni in Gran Bretagna, per poi fare rientro in Italia e dedicarsi alla difesa dei diritti umani e alla promozione della cultura.

Fa parte dell’International Solidarity Movement, l’organizzazione non violenta a sostegno della causa palestinese, nel conflitto israelo-palestinese. Dal 2012 è Consigliere nel board della Fondazione Vittorio Arrigoni, promotrice di interventi umanitari in Italia e nel mondo.

Delia, inoltre, dal 2009 al 2013 è stata referente per l’Italia nella Coalizione Internazionale della Freedom Flotilla, quindi è coinvolta nell’ultima missione umanitaria a favore di Gaza.

Leggi anche: Adam a scuola grazie a un benefattore anonimo: “È tornato a essere un bambino”

Il pensiero di Maria Elena Delia

Ieri, in occasione della conferenza stampa alla Camera, in sostegno della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia ha descritto coloro che fanno parte della missione umanitaria con queste parole, riportate da Il Fatto Quotidiano:

Le persone a bordo delle barche meritano rispetto.

A bordo ci sono 400 persone, casalinghe, giornalisti, insegnanti, gente di ogni tipo che non ne ha potuto più.

Siamo noi che chiediamo alle istituzioni di essere responsabili perché la legge, non solo non vale per tutti, ma non esiste più.

Il suo, quindi, è stato un appello alle Istituzioni, affinché possano assumersi le proprie responsabilità, circa il rispetto del diritto internazionale. Dopo la conferenza, quando ancora la Flotilla non era stata intercettata dalla Marina israeliana, Delia ha espresso questo pensiero su Giorgia Meloni:

La presidente Meloni sa che quel blocco navale è illegale?

Sa la presidente Meloni che le 150 miglia dalle quali ci chiede di tornare indietro sono acque internazionali nelle quali non c’è alcun motivo per cui non dobbiamo navigare?

Gli aiuti internazionali potevano essere portati liberamente in altri modi?

E come mai il popolo palestinese sta morendo di fame se era così facile portare questi aiuti?

Leggi anche: La nuova vita del piccolo Adam, da Gaza in Italia: “Ora voglio studiare”

L’abbordaggio della Flotilla

Maria Elena Delia ha dichiarato solo ieri, 1 ottobre, come riportato su La tecnica della scuola, la situazione in cui versavano le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla:

Imbarcazioni non identificate si sono avvicinate nella notte a diverse barche della Flotilla, alcune con le luci spente.

I partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione a un possibile abbordaggio.

Le imbarcazioni si sono ora allontanate dalla Flotilla.

Continuiamo a navigare verso Gaza, avvicinandoci al limite delle 120 miglia nautiche, vicino all’area in cui le precedenti flottiglie sono state intercettate e attaccate.

Nella notte, però, le navi sono state abbordate dalla Marina israeliana e numerosi attivisti sono stati fermati, per poi venire espulsi. La risposta a ciò è stata una mobilitazione in tutta Italia.

Migliaia di persone, infatti, sono scese nella notte tra l’1 e il 2 ottobre nelle strade italiane per manifestare sulla fine immediata del genocidio. Solo poche ore prima, in un video pubblicato sui social, Maria Elena Delia invitata a questa reazione, nel caso in cui le imbarcazioni della Flotilla fossero state bloccate:

Nel momento stesso in cui qualcosa dovesse succedere a quelle barche, nel momento stesso in cui perderemo il contatto con loro, nel momento stesso in cui dovessimo avere anche soltanto la certezza che una o uno di loro sia stato arrestato, ferito, o non potremo più metterci in contatto con loro, vi preghiamo, a nome di tutti coloro che sono su quelle barche, scendiamo nelle strade, scendiamo nelle piazze, creiamo dei presidi, andiamo a chiedere che venga applicato il diritto internazionale e che vanga applicato nello stesso modo nei confronti di tutti, compreso lo stato di Israele.

La scelta di lasciare la Flotilla

Maria Elena Delia, quindi, sta seguendo la Global Sumud Flotilla da remoto, dopo aver lasciato l’imbarcazione lo scorso 26 settembre. Il suo compito, ora, sarà trovare delle soluzioni dall’Italia, dialogando con le Istituzioni.

Su Torino Today è stata riportata la nota in cui viene spiegato il motivo di tale decisione:

La delegazione italiana del Global Movement to Gaza ha ritenuto opportuno richiedere la presenza in Italia della portavoce Maria Elena Delia, al fine di condurre un dialogo diretto con le istituzioni per garantire l’incolumità dei membri italiani dell’equipaggio e il raggiungimento degli obiettivi della missione nel rispetto del diritto internazionale.

spot_img

Correlati

Chi è Francesco Acquaroli, eletto presidente delle Marche per la seconda volta

Francesco Acquaroli, 51 anni, è stato eletto ieri, 29 settembre, per la seconda volta...

Chi è Giancarlo Devasini, l’imprenditore sarà il quinto uomo più ricco al mondo

Tra gli uomini più ricchi del pianeta sta per comparire un nome italiano. Si...

Dalla sclerosi multipla al triathlon: la rinascita di Fabiana con lo sport

Fabiana Memini, 30 anni, nel 2023 ha ricevuto la diagnosi di sclerosi multipla, come...
Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
spot_img