Spetterà al cardinale Dominique Mamberti pronunciare il celebre “Habemus Papam” dal balcone di San Pietro, quando verrà decretato il nome del successore di Bergoglio.
Nato in Marocco ma cresciuto in Corsica, Mamberti è il capo del tribunale della Santa Sede. Il cardinale, infatti, ha una formazione giuridica e ha lavorato come diplomatico, specialmente in Africa.
Vita e formazione del cardinale Dominique Mamberti
Il cardinale Dominique Mamberti è nato il 7 marzo 1952 a Marrakech, nell’arcidiocesi di Rabat, in Marocco. Poco dopo la sua nascita, però, o genitori, francesi, sono tornati nella loro terra natale, la Corsica. È qui che Mamberti è cresciuto.
Una volta terminate le scuole superiori, si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza, a Strasburgo, per poi seguire i corsi di post-grado all’università di Paris II. Qui ha ottenuto i diplomi di studi superiori di Diritto pubblico e di Scienze politiche.
Dopo essere entrato nel Pontificio seminario francese a Roma, il 20 settembre 1981 è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Ajaccio, in Corsica. Successivamente, ha seguito i corsi della Pontificia accademia Ecclesiastica e si è formato alla Pontificia università Gregoriana, dove ha conseguito la laurea in Diritto Canonico, sotto la guida del gesuita Ignacio Gordon e di monsignor Bernard de Lanversin.
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Il servizio diplomatico

La formazione da giurista ha consentito al cardinale Dominique Mamberti di intraprendere la carriera diplomatica. L’1 marzo 1986 è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede e, nel corso degli anni, ha lavorato in numerosi Paesi.
Dal 1986 al 1990 è stato nelle rappresentanze pontificie in Algeria, dal 1990 al 1993 in Cile, dal 1993 al 1996 alle Nazioni Unite a New York, fino al 1999 in Libano e poi in Segreteria di Stato, nella sezione per i Rapporti di Stato, fino al 2002.
Il 18 maggio dello stesso anno, il cardinale è stato nominato da Papa Giovanni Paolo II arcivescovo titolare di Sagona e, allo stesso tempo, nunzio apostolico in Sudan e delegato apostolico in Somalia.
Il 3 luglio 2002, inoltre, ha ricevuto l’ordinazione episcopale nella basilica di San Pietro dal cardinale Angelo Sodano, allora segretario di Stato. Il 19 febbraio 2004, invece, Mamberti è stato nominato nunzio apostolico in Eritrea.
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Altre nomine del cardinale Mamberti
Il 15 settembre 2006, il cardinale Dominique Mamberti ha ricevuto, da Papa Benedetto XVI, l’incarico di segretario per i Rapporti con gli Stati, presso la Segreteria di Stato vaticana. Tale ruolo è stato confermato, successivamente, da Papa Francesco, il 31 agosto 2013.
Questo è ciò che si legge sul sito del Vaticano, alla pagina dedicata alla biografia di Mamberti, circa il suo incarico:
In questa veste ha guidato le delegazioni della Santa Sede a numerose riunioni e conferenze internazionali, in particolare all’assemblea generale delle Nazioni Unite e ai consigli ministeriali dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
Ha compiuto numerosi viaggi d’ufficio e ha sottoscritto a nome della Santa Sede vari accordi multilaterali o bilaterali, ultimi dei quali l’Accordo con la Repubblica di Capo Verde sullo statuto giuridico della Chiesa cattolica nel Paese africano (Praia, 10 giugno 2013) e l’Accordo con la Repubblica di Serbia sulla collaborazione nell’insegnamento superiore (Belgrado, 27 giugno 2014).
Mamberti è stato nominato prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica l’8 novembre 2014, mentre è stato creato e pubblicato cardinale da Bergoglio nel Concistori del 14 febbraio 2015, della Diaconia di Santo Spirito in Sassia.
È diventato, dunque, membro del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato e dei Dicasteri per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, della Cause dei Santi, per l’Evangelizzazione, per i Testi Legislativi. Il 28 aprile 2015, poi, Mamberti è divenuto presidente della Commissione per gli avvocati.
Dal 28 ottobre 2024, Dominique Mamberti è cardinale protodiacono, ossia il cardinale diacono nominato da più tempo. A tale figura, se elettore come in questo caso, spetta il compito di annunciare l’elezione del nuovo Pontefice, pronunciando la formula rinomata “Habemus Papam” e svelando il nome pontificio scelto.
Gli ideali di Mamberti
Il cardinale Mamberti è considerato un canonista ortodosso, oltre che un grande esperto di politica internazionale. In particolare, egli si interessa all’America Latina, alle Nazioni Unite, all’Africa, al Medio Oriente e all’Islam.
Per quanto riguarda i suoi ideali, il prelato ha una visione di diritto internazionale basato sulla dignità e sulla natura dell’umanità, intrinseca nel diritto naturale.
Un aspetto a cui il cardinale tiene particolarmente è la tutela della libertà religiosa, dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Secondo quanto dichiarato in un’intervista del 2013 alla Radio Vaticana dallo stesso Mamberti, egli sostiene la legittimità di una clausola di coscienza per i datori di lavoro cristiani che si rifiutano di dare servizi alle persone omosessuali, e ha condannato il crescente secolarismo.