È arrivato mercoledì notte, 11 giugno, a Milano Adam al Najjar, il bambino di 11 anni sopravvissuto insieme alla madre a un bombardamento a Gaza. Nel raid hanno perso la vita il padre e i 9 fratelli del piccolo.
Adesso Adam è giunto in Italia, dove sarà curato all’ospedale Niguarda di Milano. A causa delle importanti ferite riportate nell’esplosione, gli zii del bambino avevano lanciato un appello accolto dal Governo italiano, affinché potesse ricevere tutte le cure adeguate.
La storia del piccolo Adam
È arrivato nella notte di mercoledì all’aeroporto di Linate, a Milano, Adam al Najjar, il bambino di 11 anni sopravvissuto al bombardamento della sua casa, lo scorso 23 maggio. Figlio di una coppia di medici della Striscia di Gaza, è atterrato in Italia insieme alla mamma.
Nell’esplosione, infatti, Adam ha perso i 9 fratelli e il padre, Hamdi al Najjar, mentre la madre, Alaa al Najjar, si è salvata perché stava prestando servizio come pediatra nell’ospedale Nasser di Khan Yunis, a sud della Striscia.
L’esercito israeliano aveva giustificato l’attacco affermando di aver bombardato un palazzo presente nella zona di combattimento, per la quale aveva emesso un ordine di evacuazione.
Si tratta di una tipica giustificazione di Israele a eventi in cui rimangono feriti o muoiono centinaia di civili, siccome quasi tutta la Striscia è sottoposta a ordini di evacuazione, senza però avere scadenza. Ciò vuol dire che i cittadini non sanno quando possa essere sicuro rientrare nelle proprie abitazioni.
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L’accoglienza di Adam a Milano

La storia di Adam aveva ottenuto una grande risonanza sui media nazionali, non solo per la sua tragicità, ma anche per l’appello dello zio del piccolo, pubblicato sul quotidiano La Repubblica.
La richiesta avanzata era quella di accogliere il bambino in Italia, così che potesse ricevere le cure adeguate. Il Governo italiano, dunque, ha risposto prontamente e in maniera positiva.
Adam, insieme alla mamma, alla zia e a quattro cugini, oltre che ad altre persone palestinesi rimaste ferite nel conflitto, sono arrivati a Milano. Ad attenderli c’era il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il cerimoniale della Farnesina e della Croce Rossa.
Adam, quindi, sarà ricoverato presso l’ospedale Niguarda di Milano, dove riceverà tutte le cure per rimettersi appieno il prima possibile. Insieme all’undicenne, sono giunti a Milano altri sei minori. Tajani, quindi, ha detto queste parole dopo averli accolti:
Le guerre purtroppo provocano questi disastri.
Ho visto negli occhi delle mamme e dei bambini l’orrore della guerra, ci hanno detto “Non voglio tornare a Gaza, possiamo rimanere in Italia?“.
Sono contento del fatto che questi bambini possano ritrovare un po’ di serenità insieme alle loro famiglie qui nel nostro Paese.
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L’impegno dell’Italia
Mercoledì notte, dunque, sono arrivati a Milano circa settanta civili, provenienti da Gaza. Non è la prima volta, però, che il Governo italiano compie un tale gesto di accoglienza.
Dall’inizio della guerra, a ottobre 2023, infatti, l’Italia ha fatto entrare nel Paese più di 500 persone palestinesi, molte delle quali minorenni e bisognose di cure mediche, quindi ricoverate in diversi ospedali italiani.
A tal proposito, mercoledì notte, all’aeroporto di Linate, il ministro Tajani ha ribadito quale sia il suo punto di vista, e quello dell’Italia, circa la situazione attuale a Gaza:
Deve finire la guerra, abbiamo detto “basta bombardamenti“, non si può vedere morire i bambini, non sono soldati combattenti, sono vittime innocenti.
Bisogna rispettare il diritto umanitario.
Stiamo facendo di tutto dal punto di vista umano, politico e diplomatico.
Le guerre purtroppo provocano questi disastri.