Il porto di Trapani si è tinto di significato con l’arrivo del catamarano Lo Spirito di Stella, la prima imbarcazione al mondo totalmente accessibile alle persone con disabilità.
Lo comunica Rai News: dopo 17 anni, il multiscafo torna a solcare le acque siciliane portando con sé storie, esperienze e la testimonianza di un viaggio che ha toccato i cuori di migliaia di persone nel mondo. A dargli il benvenuto il Comandante della Capitaneria di Porto, capitano di vascello Guglielmo Cassone, e il presidente della Lega Navale di Trapani, Piero Culcasi. Un approdo che non è solo una tappa tecnica, ma un momento simbolico.
Il multiscafo resterà ormeggiato fino al 25 agosto alla banchina Marinella, regalando a cittadini e visitatori la possibilità di avvicinarsi a una realtà che parla di coraggio e solidarietà. Un’imbarcazione che contiene storie, le quali mostrano quanto sia importante abbattere barriere, materiali e culturali. La sosta trapanese diventa quindi un’occasione per sensibilizzare e per ispirare: scuole, famiglie e semplici curiosi avranno l’opportunità di scoprire da vicino un progetto che ha già lasciato un segno indelebile nel mondo.
“Lo Spirito di Stella” e l’ambizione del giro del mondo

La storia di questa barca nasce da un dolore che si è trasformato in opportunità. Andrea Stella, velista vicentino, nel 2000 rimase paraplegico in seguito a una sparatoria a Miami. Da quell’esperienza drammatica nacque una nuova missione: dimostrare che la disabilità non deve mai essere un ostacolo ai sogni, neanche a quelli che sembrano impossibili. Così è nato Lo Spirito di Stella, il primo catamarano al mondo senza barriere architettoniche, un laboratorio galleggiante di inclusione che oggi rappresenta un modello unico per il suo messaggio umano e sociale.
Il ritorno a Trapani si inserisce nel più ampio progetto Wheels on Waves (WoW) – Ruote sulle Onde, sostenuto dal Ministero della Difesa e dal contributo della Marina e dell’Aeronautica Militare. Partito dal Porto Antico di Genova il 18 novembre 2023, il multiscafo ha intrapreso un viaggio di oltre 40.000 miglia, attraversando oceani, toccando continenti e portando ovunque il suo messaggio di uguaglianza. Durante la navigazione, Lo Spirito di Stella ha persino incrociato la nave scuola Amerigo Vespucci, simbolo della Marina Militare italiana, in un incontro che ha unito tradizione e innovazione sotto le vele della solidarietà.
Non si tratta soltanto di rotte e miglia percorse: il vero valore del progetto sta nelle persone. Più di 500 tra militari, velisti, atleti paralimpici e cittadini hanno avuto l’opportunità di vivere l’esperienza del mare a bordo del catamarano. Un equipaggio sempre diverso, accomunato dalla voglia di scoprire che la navigazione può diventare uno strumento di dialogo, uguaglianza e crescita personale. Questa apertura ha reso Lo Spirito di Stella una sorta di ambasciata itinerante, dove non contano le differenze ma la forza delle esperienze condivise.
Tappe simboliche da New York all’Australia
Il viaggio del catamarano ha toccato porti e luoghi carichi di valore simbolico. A New York, l’equipaggio ha incontrato António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, dando voce al messaggio di un mare aperto a tutti.
In Australia, nel cuore dell’Oceano Pacifico e più tardi nell’Oceano Indiano, la barca ha continuato a diffondere la sua missione, mostrando che l’accessibilità non è un limite, ma un’opportunità di crescita collettiva.
Ogni scalo ha rappresentato un momento di confronto, scambio culturale e diffusione di un’idea semplice ma potente: il mare appartiene a tutti, senza distinzioni.
Il ritorno a Trapani di Lo Spirito di Stella rappresenta il proseguimento di un viaggio che appartiene a tutti. Un viaggio che racconta la possibilità di trasformare la vita, anche dopo le difficoltà più grandi, in un’occasione per rendere il mondo migliore.
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