Operatore sanitario pagato per quindici anni senza aver mai lavorato: minacciava i suoi responsabili

Scoperto assenteista dell'ospedale di Catanzaro, per quindici anni ha beneficiato del suo stipendio senza mai lavorare.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Stipendio per quindici anni senza lavorare neanche un giorno. Gli accertamenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno rilevato che l’uomo, Salvatore Scumace nel 2005 era stato assegnato al Centro Operativo Emergenza Incendi dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.

Analizzando l’esame dei tabulati di presenza dei turni di servizio e ascoltando le testimonianze di alcuni suoi colleghi e superiori Scumace avrebbe percepito lo stipendio per quindici anni senza lavorare.

Le indagini della Guardia di finanza hanno portato all’iscrizione a vario titolo sul registro degli indagati di sette persone compreso Scumace, tra dipendenti, funzionari e dirigenti dell’Ospedale, per abuso d’ufficio, falso ed estorsione aggravata.

Si tratta Nino Critelli (66), Vittorio Prejanò (64), Maria Pia De Vito (68), Domenico Canino (62), Laura Fondacaro (52) e Antonio Molè (53).

La strategia per ricevere lo stipendio per quindici anni senza lavorare

La strategia per ricevere lo stipendio per quindici anni senza lavorare

Per completare l’obiettivo e ricevere lo stipendio per quindici anni senza lavorare Salvatore Scumace (66 anni) avrebbe ovviamente richiesto la cooperazione terze persone avvalendosi della forza intimidatrice di alcuni personaggi poco chiari.

Nel 2005 infatti secondo quanto ricostruito dalle indagini una persona non ben identificata ma definita “molto distinta” si era presentata senza preavviso nell’ufficio della responsabile del Centro Operativo Emergenza Incendi C.O.E.I. (oggi in congedo ed estranea alle indagini) rivolgendo all’indirizzo di quest’ultimo inequivocabili minacce all’incolumità sua e dei suoi familiari.

Così agendo avrebbe costretto il responsabile a non segnalare le condotte assenteiste di Scumace. Questo atto gravissimo avrebbe quindi contribuito a far si che l’assenteista selvaggio percepisse lo stipendio per quindici anni senza lavorare.

Circostanze che si sarebbero ripetute in seguito quando Nino Critelli (indagato) è subentrato come responsabile del C.O.E.I. Critellii insieme ad altri due dirigenti pro tempore dell’Ufficio Risorse Umane (Prejanò e De Vito) avrebbero omesso di adempiere ai controlli.

Il procedimento disciplinare contro Scumace nel 2020

Il procedimento disciplinare contro Scumace nel 2020

Pare inoltre che lo scorso anno l’azienda ospedaliera abbia avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Salvatore Scumace, affidando la questione a un’apposita commissione, che però non ha preso provvedimenti specifici contro il dipendente fantasma che ha preso lo stipendio per quindici anni senza lavorare un singolo giorno.

A causa di questa negligenza disciplinare sul posto di lavoro anche il presidente della commissione, Domenico Canino, e due membri della stessa Laura Fondacaro e Antonino Molè, sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di falso in atto pubblico e abuso d’ufficio.

Tra l’altro Salvatore Scumace sempre nel 2020, stando alle indagini, dopo un secondo procedimento disciplinare è stato licenziato per giusta causa e ora dovrà rispondere anche di estorsione aggravata.

Stipendio per 15 anni senza lavorare: la cifra guadagnata da Sumace

Stipendio per 15 anni senza lavorare: la cifra guadagnata da Sumace

Stipendio per quindici anni senza lavorare preso da dipendente ospedaliero. Sumace non sarà diventato ricco ma negli anni sicuramente il complessivo della cifra che non si è guadagnato non sarà poco. Secondo la Guardia di Finanza l’uomo ha guadagnato più di 538.000 euro complessivi pur non essendosi mai presentato al nosocomio.

La Procura di Catanzaro alla fine ha quindi chiuso le indagini proprio negli scorsi giorni nei confronti del dipendente dell’azienda Pugliese Ciaccio, Salvatore Scumace di anni 66, ma anche verso i già citati i suoi superiori, che di fatto non avrebbero preso provvedimenti, così come nei confronti dello stesso.

Impedendogli tutte queste assenze ingiustificate e permettendogli di fatto una condotta immorale nei confronti dei suoi colleghi ma soprattutto contro la legge avendo percepito lo stipendio per quindi anni senza mai aver messo piede sul posto di lavoro ed esercitando intimidazioni ed estorsione senza l’opposizione di nessuno.

Minacce relative all’incolumità dello stesso responsabile e anche a quella dei suoi famigliari, il che ha contribuito a costruire il silenzio intorno alla sua condotta.

Le minacce sarebbero poi state allargate anche ad altri dipendenti dell’azienda, così come da indagini effettuate.

Leggi anche: Congedo mestruale: quando una legge in Italia?

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