Sorpresa di Natale: chi sono gli scontenti della prima Manovra di Giorgia Meloni

La legge di Bilancio è arrivata all'approvazione a Montecitorio. Ora dovrà essere approvata dal Senato entro il 31 dicembre. Diverse le persone scontente.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La prima manovra di Giorgia Meloni ha portato scontento in diverse categorie. A perdere maggiormente sono stati i percettori del reddito di cittadinanza, i medici, i sanitari e i pensionati.

Manovra: i primi scontenti sono i percettori del Reddito di cittadinanza

I primi ad essere scontenti per questa Manovra sono coloro i quali non riceveranno più il reddito di cittadinanza. A luglio a 400mila nuclei familiari, il 39% circa degli attuali beneficiari, verrà tolto il sussidio tra i soggetti che risultano occupabili. I beneficiari dovranno accettare qualsiasi offerta di lavoro, anche se non “congrua” e in qualsiasi zona d’Italia, altrimenti perderanno subito il Reddito.

Le persone che ne subiranno le peggiori conseguenze sono soprattutto uomini e donne sole di mezza età. Un esempio è Antonio Fucile, di Napoli, come riportato da Mow, il quale ha raccontato la sua condizione precaria, che verrà presto aggravata ulteriormente. L’uomo, oggi separato, vive in una stanza ammobiliata di un’amica, alla quale paga parte delle bollette, e ha un figlio di vent’anni, a cui da 50 euro ogni mese:

Ho ricevuto sempre la stessa cifra: 500 euro.

Ed è grazie al reddito che riesco a pagare quelle e anche i farmaci che assumo per qualche disturbo che ho, oltre naturalmente al cibo e ogni tanto un paio di scarpe.

Pochi aiuti alla sanità pubblica a vantaggio di quella privata

manovra-scontenti-Di-Silverio

Per il Fondo sanitario nazionale stanziati solo 2 miliardi in più di cui 1,4 miliardi solo per coprire i maggiori costi energetici.

Al riguardo Pierino Di Silverio, che guida il sindacato dei dirigenti medici Anaao-Assomed, ha dichiarato, come riportato da Il Fatto Quotidiano:

Gli ospedali continueranno a svuotarsi di medici e a riempirsi di pazienti, si allungheranno le liste d’attesa e chi può sarà costretto a rivolgersi ai privati.

Il primo punto è eliminare il tetto di spesa per il personale altrimenti le aziende ove possibile continueranno ad affidarsi alle cooperative.

Mentre Fabio De Iaco, presidente della Società italiana, ironizza così sui social:
Anche quest’anno abbiamo avuto le nostre palle di Natale”.

Pochi vantaggi di fatto ai pensionati

Anche tra i pensionati, oltre alle pensioni a 600 euro per gli over 75, vi è malcontento. Quota 103 riguarderà una platea molto ristretta, afferma la Cgil, come pure la nuova Opzione Donna, che offre la possibilità di uscita a 60 anni con sconti di un anno per ogni figlio.

Mentre chi è ancora in pensione verrà colpiti dalla norma che riduce l’indicizzazione all’inflazione degli assegni a partire da quattro volte il minimo.

Leggi anche: Reddito di cittadinanza: tutti i limiti previsti dalla nuova manovra per il 2023

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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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